Pastorale missionaria, il nuovo incaricato diocesano in visita a Salvador de Bahia

Don Umberto Zanaboni, che ha ricevuto il testimone da don Maurizio Ghilardi, in terra brasiliana insieme al rettore del Seminario don Marco D'Agostino

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L’inizio di settembre ha segnato il passaggio di consegne tra don Maurizio Ghilardi e don Umberto Zanaboni alla guida dell’Ufficio missionario diocesano. Un avvicendamento che idealmente ha avuto luogo proprio in terra di missione, a Salvador de Bahia, in Brasile, nella parrocchia di Gesù Cristo Salvatore, che ormai si può considerare come la 222ª comunità della Diocesi di Cremona.

Il “Progetto Bahia”, pur con le difficoltà dettate dal tempo di pandemia e di conseguenza negli spostamenti, non si è mai fermato e a don Davide Ferretti, dopo il rientro in Italia di don Emilio Bellani, si sono affiancati due laici “fidei donum”. Gloria Mandredini, partita lo scorso ottobre, ha concluso il suo anno di servizio il 31 agosto, lasciando oltreoceano Marco Allegri che rientrerà in Italia all’inizio del 2023.

Ma la presenza cremonese a Salvador de Bahia durante l’estate ha potuto contare anche sull’esperienza di volontariato di cinque giovani di diversi oratori, accompagnati da don Maurizio Ghilardi. Ulteriore tassello di un progetto missionario che prosegue attraverso il coinvolgimento e il supporto delle parrocchie cremonesi, con gesti di solidarietà e momenti di condivisione e testimonianza anche a distanza.

Finita l’esperienza di volontariato estivo a Salvador de Bahia è giunto don Zanaboni, accompagnato nella sua visita da don Marco D’Agostino, rettore del Seminario vescovile di Cremona.

«Ho voluto iniziare il mio nuovo incarico – spiega don Zanaboni – proprio da Salvador de Bahia per conoscere da vicino ciò che rappresenta questa realtà, ciò che di bello è stato fatto in questi anni e quello che ancora la comunità di Gesù Cristo Salvatore si aspetta da noi. E non a caso mi accompagna il rettore del Seminario: anche i seminaristi come i preti più giovani devono giocare un ruolo da protagonisti in questo progetto e questo viaggio ci è servito per continuare a dare forma a questo desiderio della nostra Chiesa».

Una visita, quella del nuovo incaricato per la Pastorale missionaria, partito lo scorso 29 agosto, utile per conoscere a fondo la realtà di Salvador de Bahia, attraverso un confronto diretto con il parroco, don Ferretti, e i suoi più stretti collaboratori, prendendo maggiore confidenza con una realtà così particolare come è quella della favela.

«L’esperienza a Salvador, accanto a don Davide e Marco, nelle case dei poveri, mostra un volto della Chiesa che è, per me, da scoprire e sa contemplare – racconta don D’Agostino –. Attira, provoca, manda in crisi. Venire qui è come tornare alla sorgente. Abbiamo bisogno di bere molto per ritrovare la purezza e la freschezza dell’acqua».

Il “Progetto Bahia” sin dal suo esordio ha voluto essere prima di tutto relazione tra persone e comunità, per uno scambio missionario reciproco, capace di contagiare reciprocamente nella sequela del Vangelo. Un cammino che vuole continuare, passo dopo passo, con sempre nuove prospettive per venire incontro alle necessità che man mano si presentano.

TeleRadio Cremona Cittanova
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