Papa Francesco: udienza, “i malati non sono da scartare, sono da curare e da accudire”

image_pdfimage_print

“Nel capitolo 5 degli Atti la Chiesa nascente si mostra come un ‘ospedale da campo’ che accoglie le persone più deboli, cioè i malati”. Lo ha detto Papa Francesco nella catechesi dell’udienza di oggi, durante la quale – davanti a circa 10mila persone – ha proseguito il ciclo di catechesi sugli Atti degli Apostoli, incentrando la sua meditazione sul tema “‘Quando Pietro passava…’ (At 5,15).

Pietro principale testimone del Risorto”. “La loro sofferenza attira gli Apostoli, i quali non possiedono ‘né argento né oro’ (At 3,6) ma sono forti del nome di Gesù – ha aggiunto il Pontefice -. Ai loro occhi, come agli occhi dei cristiani di ogni tempo, i malati sono destinatari privilegiati del lieto annuncio del Regno, sono fratelli in cui Cristo è presente in modo particolare, per lasciarsi cercare e trovare da tutti noi”. E poi il Papa ha sottolineato, parlando a braccio, che “i malati sono dei privilegiati per la Chiesa, non sono da scartare”. “Al contrario, sono da curare, da accudire”. Segnalando che “tra gli apostoli emerge Pietro”, Francesco ha evidenziato come l’apostolo “si accosta alle barelle e passa tra i malati, così come aveva fatto Gesù prendendo su di sé le infermità e le malattie”. “Il testimone, infatti, è colui che manifesta Cristo, sia con le parole sia con la presenza corporea, che gli permette di relazionarsi e di essere prolungamento del Verbo fatto carne nella storia”.

 

AgenSir
Facebooktwittermail