Nuovi ambulatori per la Fondazione Ospedale Caimi di Vailate: l’inaugurazione con il Vescovo

Il taglio del nastro dopo la Messa presieduta da mons. Napolioni nell'area esterna della struttura

image_pdfimage_print

Una Messa solenne, il saluto delle autorità, ed il taglio del nastro con successiva visita guidata ai locali. Questi i vari momenti che nella mattinata di sabato 14 settembre hanno caratterizzato la cerimonia d’inaugurazione a Vailate dei sei nuovi ambulatori della Fondazione Ospedale Caimi Onlus, che vanno ad aggiungersi ai cinque già esistenti ampliando, nella struttura poliambulatoriale, un’offerta di spazi sempre più necessaria a soddisfare al meglio l’utenza di ben ventisette branche specialistiche.

La Messa presieduta dal vescovo Antonio Napolioni è stata allietata dai canti della corale della Fondazione diretta da Frida Bilardo.

«Oggi è la ricorrenza dell’Esaltazione della Santa Croce – ha detto Napolioni – ma si può esaltare la croce in un luogo di sofferenza come un ospedale? Tutti siamo pronti a correre verso la croce per abbracciarla? Ci aiuta a capire questo mistero il modo con cui è stata disposta la croce per questa celebrazione: disposta su un lenzuolo. Ma è giusto che ci sia un lenzuolo, perché è con questo segno che Gesù salì sulla croce. Allora ecco che la croce quasi scompare, perché da strumento di tortura lascia il posto al corpo di Cristo. Noi non usiamo la croce come un vessillo contro altri, ma ci sentiamo salvati dal sangue di Gesù che dalla croce penetra nella storia degli uomini e, grazie a questa infinita solidarietà di Dio con l’uomo, ci salva. Se Dio ha accettato di sperimentare il dolore e la morte significa che essi possono nascondere qualcosa di grande: l’amore. E quando hanno cominciato a comprendere tutto ciò, i cristiani hanno iniziato a dare vita alle cure, all’assistenza. Questa è la trasformazione del dolore umano in un’occasione di dignità e questo fa la croce: non ci tappa la bocca ma ci dà le energie per lottare contro il male, come accade qui al Caimi, un luogo che ci insegna che è possibile avere cura di chi non va scartato, di chi custodisce quel tesoro che è la nostra memoria storica».

Prima di concludere la Messa, dando la benedizione solenne, il Vescovo, a nome dei presenti, ha espresso un ringraziamento a Pierantonio Brusa, 91enne presidente onorario della Fondazione, per i tanti anni passati a servizio di questa struttura, anche come presidente.

Dopo la celebrazione, gli interventi delle autorità, a cominciare da quello del presidente del Caimi, Mario Berticelli: «Grazie all’impegno di tante persone – ha spiegato – si compie un piccolo miracolo. Uno dei tanti della nostra lunga storia. Raggiungendo un grande traguardo, siamo riusciti a completare l’offerta dei servizi, con domiciliarità, semiresidenzialità e residenzialità ed abbiamo creato sinergie col territorio. Oggi inauguriamo una nuova opera che tuttavia non deve farci dimenticare tutte le altre iniziative promosse recentemente. Devo dire grazie all’impegno e alla perseveranza di tanti».

Da parte del sindaco Paolo Palladini la soddisfazione per il fatto che non soltanto i vailatesi ma tanti cittadini del circondario possono quotidianamente usufruire di quello che lui ha definito «un patrimonio del benessere», ricordando come l’amministrazione comunale, in questi ultimi dieci anni, abbia lavorato con armonia assieme al Caimi per accompagnare ed agevolare la realizzazione delle sua iniziative di espansione.

Marco Ermentini, l’architetto cremasco che ha progettato l’ampliamento dei poliambulatori realizzato dalla ditta vailatese “Taglietti Giuseppe & C.” ha spiegato come si sono svolti i lavori.

Infine, il taglio del nastro, affidato al presidente onorario Brusa e al sindaco Palladini.

Photogallery

Luca Maestri
TeleRadio Cremona Cittanova
Facebooktwittermail