“Non io, ma Dio”, il mantra del giovane Carlo Acutis

Nel secondo incontro dei Quaresimali di Soresina la testimonianza del del padrino della Cresima. Prossimo appuntamento il 27 marzo con don Pozza

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“Non io, ma Dio”. Questo ripeteva Carlo Acutis quando parlava della fede, normalmente e quotidianamente con tutti, perché “Dio viene prima di tutto ed è tutto”. Il venerabile Carlo Acutis è stato il “personaggio” trattato in occasione del secondo appuntamento (svoltosi giovedì 21 marzo) dei Quaresimali proposti dalla Parrocchia di Soresina per la preparazione alla Pasqua. Di questa figura nota, amata e venerata in tutto il mondo, come se fosse già santa, ha parlato il dottor Sidi Perin, padrino della Cresima di Carlo Acutis.

A introdurre la serata è stato il parroco don Angelo Piccinelli che, ricordando il precedente Quaresimale e gli esercizi spirituali di tutta la Zona pastorale 2, ha sottolineato come l’intervento del dott. Perin offra un’altra figura di santità su cui meditare e a cui ispirarsi nella quotidianità di ciascuno. Anche Carlo Acutis, infatti, come Chiara Corbella Petrillo, è un esempio di “santità della porta accanto”.

Il dott. Perin ha così descritto la persona di Carlo: “Carlo era un ragazzo semplice, alla mano, con moltissimi interessi, come tutti i ragazzi amava la musica, lo sport, aveva degli hobby, studiava con profitto e aveva una dote innata per l’informatica. In questa sua normalità Dio, però, era sempre al primo posto, tanto che Carlo testimoniava la sua fede nella vita quotidiana, in particolare a scuola e con gli amici”. Per Carlo – come spiegato attraverso numerosi esempi, citazioni, ricordi personali – mettere Dio al primo posto significava fare almeno sei cose che consigliava a tutti: desiderare la santità (e pregare per desiderarla se già non si possedeva questo fuoco interiore); partecipare quotidianamente alla Messa; recitare quotidianamente il rosario; dedicarsi all’adorazione eucaristica quotidiana; accostarsi settimanalmente al sacramento della Confessione per scaricare l’anima anche dai peccati veniali; pregare l’angelo custode, il migliore amico di ciascuno. Carlo era convinto che “la santità è per tutti e che tutti siamo chiamati ad essere santi, in base al disegno straordinario che Dio ha per ciascuno”. Allo stesso tempo il peccato distoglie dal progetto divino e dalla santità e da qui l’importanza della confessione e dei sacramenti.

Costituiscono un elemento della crescita spirituale di Carlo anche i pellegrinaggi, in particolare quello di Lanciano. Proprio lì Carlo matura l’idea di una mostra sui miracoli eucaristici (per far vedere a tutti il miracolo di Gesù Eucarestia) che realizza solo anni dopo, quando ha circa 12 anni, sfruttando le potenzialità di internet.  A questo progetto se ne affiancano altri come quello sulle apparizioni mariane, angeli e demoni, Paradiso – Purgatorio – Inferno. Sembra anche maturare l’idea di entrare in seminario una volta completati gli studi classici, ma, a 15 anni, dietro a quella che sembra una banale febbre si nasconde una forma di leucemia fulminante. Inutili sono le cure prestate a Carlo a cui  i medici dicono che non sopravvivrà più di una settimana. La fede di Carlo resta la sua forza: accetta la malattia, la diagnosi, la sofferenza e nei giorni dell’agonia prega … non per sé, ma per gli altri, per i peccatori, per la Chiesa, per i sacerdoti, per il Papa.

L’eco intorno alla figura di Carlo si diffonde velocemente, grazie anche agli amici che lo ricordano e testimoniano le sue virtù. Il mondo parla del ragazzo che ispirava la conversione parlando apertamente della fede. Non a caso, attraverso Carlo, i genitori, cattolici non praticanti, si riavvicino alla fede. Il suo domestico, induista bramino, sceglie di farsi battezzare e di diventare cristiano. E come loro, altri riscoprono la fede attraverso l’esempio di Carlo.

I genitori scelgono di fondare l’Associazione Carlo Acutis e di utilizzare internet come voleva il figlio, come mezzo di evangelizzazione e di conversione. Il sito propone tutte ricerche di Carlo, in particolare quelle sui miracoli eucaristici e sulle apparizioni mariane, che vengono continuamente arricchite da nuovi miracoli e nuove apparizioni.

Per Carlo è in corso la causa di beatificazione. Il primo processo è stato superato e Carlo è stato proclamato venerabile. Ora sono al vaglio due distinti miracoli e se saranno inequivocabilmente attribuiti a Carlo potrebbe essere proclamato Santo. E c’è già chi si sbilancia e scrive che sarà il futuro il patrono di internet e il protettore dei giovani cybernauti.

La serata si è conclusa con un breve dibattito in cui Perin ha risposto alle domande del pubblico e la preghiera per chiedere la beatificazione e la canonizzazione del servo di Dio Carlo Acutis.

 

Photogallery della serata

 

Il prossimo appuntamento dei Quaresimali sarà dedicato alla Madonna. Interverrà don Marco Pozza, cappellano del carcere di Padova, commentatore del Vangelo festivo per RAI 1, coautore, con papa Francesco, del libro-intervista “Ave Maria”. L’incontro si svolgerà mercoledì 27 marzo alle 20.45 presso il Salone parrocchiale “Mons. Natale Mosconi”, accanto alla chiesa di San Siro in Soresina.

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