Santità giovane, la storia di Carlo Acutis giovedì ai Quaresimali di Soresina

Alle 20.45 nel salone parrocchiale “Mons. Natale Mosconi” interverrà Sidi Perin, padrino della Cresima del ragazzo morto nel 2006 all'età di 15 anni

image_pdfimage_print

Giovedì 21 marzo, per il secondo dei Quaresimali proposto dalla parrocchia di Soresina, si guarderà alla “santità giovane” con la figura di Carlo Acutis (1991 – 2006) per cui è in corso la causa di beatificazione e di cui si dice che sarà il futuro il patrono di internet e il protettore dei giovani cybernauti. L’appuntamento è alle 20.45 nel salone parrocchiale “Mons. Natale Mosconi”. Interverrà il dottor Sidi Perin, padrino della Cresima di Carlo Acutis.

Carlo nasce a Londra il 3 maggio 1991: i suoi genitori, Antonia e Andrea Acutis, si trovano in Inghilterra per lavoro, ma sono milanesi. Una famiglia benestante. La mamma racconta che, fin da piccolissimo, Carlo ha qualcosa di speciale: passando davanti alle chiese, trascina anche lei, non particolarmente assidua nella pratica religiosa, a pregare. Per lui Gesù è davvero un amico, anzi l’Amico.

A sette anni, infatti, di sua iniziativa, Carlo chiede di poter ricevere la Prima Comunione: il parroco, verificata la “strana” richiesta, acconsente e, il 16 giugno 1998 Carlo accoglie, per la prima volta, Gesù Eucaristia nel silenzio del Monastero della Bernaga, vicino a Lecco. Da allora la Messa quotidiana diventa un “punto fermo” per lui: “L’Eucaristia è la mia autostrada per il Cielo”.

La fede è il punto fermo della sua vita che non nasconde, anzi manifesta a chi ha vicino, anche attraverso il web di cui non è solo appassionato, ma un vero e proprio genio. Tant’è che, dopo un’esperienza al Meeting di Rimini, nel 2002, Carlo concepisce l’idea di creare una “mostra” sui miracoli eucaristici: “Questa mostra gli sembra un modo nuovo per far ragionare sul Mistero eucaristico”. Ci vogliono tre anni di lavoro per documentarsi, raccogliere il materiale, ordinarlo, organizzarlo, ma il risultato è eccellente.

Ai primi di ottobre del 2006, però, Carlo si ammala. Sembra una normale influenza. Ricoverato al San Gerardo di Monza, però, gli viene diagnosticata una leucemia fulminante, il tipo M3, la peggiore. “Offro le sofferenze che dovrò patire – confida ai genitori – al Signore per il Papa e per la Chiesa”. Muore il 12 ottobre.

La sua “mostra eucaristica” sta girando il mondo ed è già un modello di santità per tantissimi adolescenti: in Italia, in Egitto, negli USA, in Brasile, negli Emirati Arabi, nelle Filippine, in Indonesia, in Germania, in Olanda, in Russia e in Cina.

Il racconto che farà Sidi Perin sarà certamente una testimonianza toccante: “Un appuntamento imperdibile per i nostri giovanissimi e per tutti i genitori”, dichiara il  parroco di Soresina, don Antonio Piccinelli.

Facebooktwittermail