Misano, sabato pomeriggio l’ingresso del nuovo parroco don Stefano Zoppi

Dopo l'accoglienza alle 16.30 a San Rocco, alle 17 la Messa di insediamento nella chiesa parrocchiale presieduta dal vescovo Napolioni

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Sabato 25 settembre, alle 17, a Misano Gera d’Adda è in programma l’insediamento di don Stefano Zoppi, nuovo parroco della parrocchia di “San Lorenzo martire”.

In preparazione all’evento lunedì 13 alle 20.30 Messa presieduta da don Michele Martinelli, vicario di Rivolta d’Adda; mercoledì 22 settembre alle 20.30 dal misanese don Franco Sudati, parroco di Calvenzano. Venerdì 24, alle 20.30, celebrazione penitenziale guidata da don Marco Leggio, neo-parroco di Agnadello e vicario zonale.

Sabato l’ingresso di don Zoppi, che nella parrocchia di San Lorenzo Martire prende il posto di don Gianfranco Castelli, nominato collaboratore parrocchiale a Brignano Gera d’Adda, suo paese natale. Il programma inizia alle 16.30, con il ritrovo presso la chiesetta di San Rocco da dove poco dopo partirà un corteo diretto alla chiesa parrocchiale. Sul sagrato il sindaco di Misano, Daisy Pirovano, saluterà il nuovo parroco. Subito dopo la Messa solenne presieduta dal vescovo Antonio Napolioni. Al termine un momento di festa nell’adiacente oratorio dove don Stefano potrà incontrare e salutare la comunità misanese.

 

Biografia del nuovo parroco

Don Stefano Zoppi, nato a Cremona nel 1971, originario della parrocchia “Ss. Clemente e Imerio”, è stato ordinato il 21 giugno 1997. È stato vicario parrocchiale ad Antegnate dal 1997 al 2002 e delle parrocchie di Soncino e di quella di Isengo dal 2002 al 2009. Dal 2009 era parroco di Cavallara e Villastrada e dal 2017 anche di quelle di Correggioverde e Dosolo.

 

Saluto di don Zoppi

Carissimi amici

Con gioia scrivo a tutti voi come vostro nuovo parroco della comunità di San Lorenzo in Misano di Gera d’Adda dove mi appresto ad iniziare il mio ministero.

Ho accolto volentieri la proposta del Vescovo mons. Antonio Napolioni che, dimostrandomi amicizia e stima, mi ha affidato il servizio a questa vostra comunità.

Desidero entrare con discrezione e rispetto in questa realtà per me nuova, nelle vostre storie, nelle vostre famiglie e, confortato dai vostri suggerimenti, mi metterò da subito nell’atteggiamento dell’ascolto, per svolgere al meglio il mio ministero in mezzo a voi, nella consapevolezza dei miei limiti. Cambiano i parroci, ma le comunità restano e soprattutto è il Signore che rimane ed è sempre lo stesso. Il Signore sia davvero sempre con noi! Lui che ci ha detto “Senza di me non potete fare nulla”. Consapevole di questo, con grande serenità, vivo questi giorni nell’attesa di potervi incontrare e conoscere.

A voi rivolgo il mio primo saluto e se nei miei pensieri e nelle mie preghiere siete già entrati con una straordinaria forza di affetto e di simpatia, ancor più desidero questo nostro cammino insieme. Certo non posso nascondere il naturale e umano dispiacere nel distaccarmi dalle comunità in cui ho trascorso dodici anni del mio ministero parrocchiale: mi è di conforto la certezza di non poter dimenticare il bene che ho ricevuto e i legami di collaborazione, di amicizia e di affetto che lì sono maturati, sicuro che il mio venire tra voi non sarà che continuare nella fede quel cammino che il Signore, giorno dopo giorno, traccia davanti a me e, soprattutto, sarà una nuova occasione per servirlo con gioia e buona volontà in questa comunità cristiana che egli stesso affida alla mia cura pastorale.

In questa nostra parrocchia, io sono l’ultimo arrivato, eppure ne sono posto alla guida: un grande impegno di responsabilità e di testimonianza richiesto ad ogni pastore nella certezza che “Come Dio ci ha trovati degni di affidarci il vangelo, così lo predichiamo, non cercando di piacere agli uomini, ma a Dio, che prova i nostri cuori” (1 Tess. 2,4).

Per questo desidero ricordare e ringraziare i sacerdoti che mi hanno preceduto, con un pensiero particolare al caro Don Gianfranco. Ogni sacerdote, posto alla guida della comunità, porta con se i doni che Dio gli ha dato, l’esperienza della sua vita e della sua fede, i suoi pregi e difetti, la sua sensibilità e il proprio carattere, il vigore proporzionato alla salute del corpo e all’età… la propria umanità.

Mi affido quindi fin d’ora alla vostra preghiera, alla vostra benevolenza, alla vostra comprensione e collaborazione.

A ciascuno di voi giunga indistintamente il mio più affettuoso abbraccio, in particolare ai bambini e ai giovani, alle persone anziane, malate e sole, ai collaboratori parrocchiali, a quanti sono impegnati nelle realtà civili e di volontariato operanti nei diversi ambiti della comunità, al Signor Sindaco e all’amministrazione comunale e a quanti avrò la gioia di incontrare presto. Vengo dunque in mezzo a voi con grande gioia e con grande trepidazione, invocando dal Signore la grazia di saper vivere in quell’amore gli uni per gli altri che ci rende veramente fratelli “Da questo si riconoscerà che siete miei discepoli: se avrete amore gli uni per gli altri”. E’ l’avvertimento di Gesù! Mio è l’augurio all’intera comunità perché tutti possiamo vivere l’amore di Cristo.

In attesa di incontrarvi Sabato 25 Settembre nella chiesa di San Lorenzo martire, alla Santa Messa presieduta dal nostro Vescovo, vi abbraccio con affetto e vi dono la mia benedizione. San Lorenzo, nostro patrono, e la Madonna del Fonte, nostra vicina di casa, ci sostengano e ci accompagnino.

Don Stefano

TeleRadio Cremona Cittanova
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