ll grazie di don Giampaolo nella Messa celebrata col Vescovo

Venerdì 9 settembre mons. Napolioni ha presieduto una Eucaristia presso la casa di cura Ancelle della Carità di Cremona

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Prima del trasferimento in una nuova struttura ospedaliera della Bergamasca, specializzata per la riabilitazione, don Giampaolo Rossoni ha voluto ringraziare tutti coloro che si stanno prendendo cura di lui. L’occasione è stata la Messa presieduta venerdì 9 settembre dal vescovo Napolioni presso la casa di cura Ancelle della Carità di Cremona.

In particolare la gratitudine è stata rivolta alle suore, ai medici, al personale infermieristico e a tutti gli operatori della clinica, che ospita don Rossoni dallo scorso 13 giugno.

Il ricordo è andato anche al 2 agosto scorso quando l’ex parroco di Torre de’ Picenardi, per la prima volta, era uscito dalla clinica. Meta il Palazzo vescovile di Cremona per far visita al Vescovo appena tornato dalla Gmg in Polonia.

La disabilità motoria, causata dall’incidente stradale avvenuto ad aprile, non ha impedito a don Rossoni di poter far visita al suo vescovo.

L’incontro, gradito quanto inaspettato, ha avuto anche una grande valenza terapeutica poiché, oltre al momento di per sé emotivamente e toccante, ha lasciato grande gioia nel cuore di tutte le persone coinvolte.

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Motore dell’iniziativa proprio don Rossoni che ricorda così quella giornata: «È stata per me una giornata ricca e serena, anche se è durata solo un’ora. Devo ringraziare tutta l’equipe che lavora nel nucleo Gravi disabilità dalla Casa di Cura “Ancelle” se sono riuscito a realizzare un progetto da tempo pensato: rendere la visita al vescovo Antonio, che ogni settimana non ha mancato di venire a trovarmi».

Presenti all’incontro, insieme al sacerdote vailatese, il medico responsabile, dott. Alessandro Morandi, la fisioterapista e il terapista occupazionale.

«C’è stato – continua don Rossoni – un grande lavoro di sinergia, a mio avviso veramente straordinario. Io sono in debito con tutti loro, soprattutto perché non hanno temuto questa avventura fatta di contenuto».

La visita è stata importante non solo per i motivi già detti sopra, ma anche perché è stata la prima uscita di don Rossoni dalla clinica e non vi è stata alcuna conseguenza. Anche lo stupore del vescovo ha sottolineato questo momento.

L’incontro tra l’ex parroco di Torre e il Vescovo ha avuto una risonanza non solo nella clinica stessa, ma anche nei diversi ambiti sociali, come testimoniato dai diversi messaggi di stupore. Si è trattato dunque di un piccolo avvenimento che a una attenta lettura porta con sé un messaggio sociale di grande significato e rilevanza.

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