L’ingresso di mons. Feudatari a Rivolta d’Adda

Domenica 4 settembre l'arrivo del successore di mons. Pianazza. Alle 17.30 la Messa di insediamento presieduta dal vescovo Napolioni

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Dopo la celebrazione con cui in mattinata mons. Napolioni darà ufficialmente avvio all’unità pastorale di Pizzighettone con l’insediamento dei nuovi parroci, nel pomeriggio di domenica 4 settembre l’appuntamento è a Rivolta d’Adda per l’ingresso di mons. Dennis Feudatari.

 

Il programma dell’ingresso

Tutto avrà inizio alle 17 dalla chiesa intitolata a S. Alberto Quadrelli, vescovo lodigiano originario di Rivolta. Da qui partirà il corteo che accompagnerà il nuovo parroco sino a piazza Vittorio Emanuele II. Presente la banda civica S. Alberto.

La Messa di ingresso del nuovo parroco (ore 17.30) sarà preceduta sul sagrato della chiesa parrocchiale dalle parole del sindaco Fabio Calvi, che porgerà al Vescovo e al nuovo parroco il saluto della comunità civile.

Quindi in chiesa, dopo il saluto liturgico da parte di mons. Napolioni, il vicario zonale, mons. Giansante Fusar Imperatore, darà lettura del decreto di nomina del nuovo parroco che, al termine, aspergerà l’assemblea con l’acqua benedetta e incenserà la mensa eucaristica.

Poi un rappresentante del Consiglio pastorale parrocchiale, porgerà il saluto della comunità parrocchiale. In dono al nuovo parroco un icona dipinta a mano raffigurante sant’Alberto Quadrelli nella tipica iconografia di uomo di carità e con le immagini delle chiese di Lodi e Rivolta. L’immagine sacra è stata realizzata dall’artista rivoltana Donatella Beltrami.

Alla celebrazione saranno presenti le autorità civili e militari. E naturalmente non mancheranno neppure le Suore Adoratrici del SS. Sacramento, che a Rivolta d’Adda hanno la Casa madre. Tra i concelebranti, invece, il vicario don Luca Bosio e il collaboratore parrocchiale don Mauro Felizietti.

Al termine dell’omelia, tenuta da mons. Napolioni, il nuovo parroco reciterà da solo la professione di fede (il Credo), segno che sarà lui il primo responsabile della diffusione e della difesa dei contenuti della fede nella comunità.

Alla fine della celebrazione, supportata con il canto della corale parrocchiale diretta da Dario Pettenon, mons. Feudatari prenderà la parola per il saluto ai nuovi parrocchiani e i ringraziamenti. Dopo la Messa la firma degli atti ufficiali da parte del Vescovo, del nuovo parroco e di due testimoni.

La festa continuerà quindi in piazza, dove sarà offerto un rinfresco che alle 21 culminerà con un benvenuto attraverso le suggestive immagini del paese realizzate con i droni da un gruppo di appassionati.

Da segnalare anche la sottoscrizione promossa in paese in occasione dell’ingresso di mons. Feudatari: il ricavato a favore di “Medici con l’Africa CUAMM”.

 

Altri eventi in programma

L’ingresso di mons. Feudatari è stato preparato la sera di giovedì 1° settembre con l’adorazione eucaristica; quella successiva in programma la celebrazione penitenziale.

Lunedì 5 settembre, invece, alle 8.30 il nuovo parroco presiederà l’Eucaristia al cimitero in memoria di tutti i parroci e fedeli defunti.

 

Biografia del nuovo parroco

Mons. Dennis Feudatari è nato il 1° giugno 1955 a Voltido. Originario della parrocchia di Piadena è stato ordinato sacerdote il 21 giugno 1980. Ha iniziato il suo ministero pastorale come vicario a Pomponesco, quindi nel 1987 è stato inviato a Roma, dove ha conseguito la licenza in Teologia pastorale.

Rientrato in diocesi nel 1990 ha ricoperto gli incarichi di delegato provinciale Fidae (Federazione istituti di attività educativa) fino al 1994 e vicedirettore del Centro pastorale diocesano fino al 1997. Tra il 1994 e il 1996 è stato anche segretario generale del Sinodo.

Dal 1997 al 2004 ha ricoperto l’incarico di delegato episcopale per la Pastorale e, tra il 1999 e il 2000 è stato anche direttore della FOCr. Proprio nel 2000 è stato insignito del titolo di cappellano di Sua Santità. Dal 1990 al 2013 è stato insegnante in Seminario.

Nel 2004 è stato nominato parroco e destinato alla parrocchia Ss. Apollinare e Ilario; dal 2011 è diventato parroco anche della vicina parrocchia di S. Agata.

Ora mons. Napolioni, con decreto del 9 giugno, l’ha trasferito a Rivolta d’Adda come parroco di S. Maria Assunta e S. Sigismondo, succedendo a don Alberto Pianazza, deceduto l’8 febbraio scorso.

 

Il saluto del nuovo parroco

Carissimi, mi è stato chiesto un saluto sul foglio che raggiunge tutte le famiglie della comunità di Rivolta in attesa di incontravi e di dare un volto e un nome a ciascuno di voi. Da subito vi assicuro, nella preghiera, la mia disponibilità ad intraprendere un cammino che spero spedito e fruttuoso.

Vengo da un’esperienza cittadina ove i contorni dell’appartenenza alla comunità cristiana non sono geograficamente garantiti e dove l’identità è data dal tracciato pastorale più che dai rapporti sociali. Spero che arrivando da voi, la reciproca conoscenza sarà favorita dalla consuetudine al luogo e all’unitarietà del tessuto umano.

Vengo ‘segnato’ dalla storia pastorale di Sant’Ilario che unendosi a quella di Sant’Agata, in questi anni ha camminato nel confronto, nel servizio reciproco, nella necessità di ridimensionare false percezioni, riportando i credenti e me stesso alla verità della fede. Questo percorso di purificazione ha fatto del bene alla mia vita di prete e di parroco, rimotivandola. Vengo, perciò, convinto che determinante nella vita di una parrocchia non sono semplicemente le cose fatte o da farsi, i sentimenti o i gesti della quotidianità, i desideri o le speranze, le tradizioni o le novità, bensì la capacità di percepire con chiarezza l’agire del Signore in noi e intorno a noi. La verità sta dietro l’evidenza e oltre le nostre stesse intenzioni. Lo Spirito del Signore va da subito invocato e pregato affinché suggerisca questa comprensione all’intelligenza del cuore, come assicura San Paolo. Questo deve essere il livello dell’incontro e dell’intesa, almeno così a me pare, e di questo livello a me è chiesto di essere ‘ministro’ affinché ognuno possa offrire la vita a Dio per il bene di tutti i suoi figli.

Il Signore ci conceda questo incontro e questa intesa. A presto.

don Dennis

 

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