«La giornata di oggi ci impegna in una lotta che non può essere abbandonata finché, attorno a noi, qualcuno sarà ancora imprigionato nelle diverse forme della dipendenza. Il nostro combattimento è contro chi fa delle droghe e di ogni altra dipendenza – pensiamo all’alcol o al gioco d’azzardo – il proprio immenso business». Lo ha detto il Papa, nel discorso rivolto ai partecipanti alla Giornata internazionale per la lotta contro la droga che si è svolta nella mattinata di giovedì 26 giugno nel Cortile di San Damaso, in Vaticano. Tra i partecipanti anche una delegazione dell’associazione La Tenda di Cristo, fondata dal camilliano padre Francesco Zambotti, e presente con le proprie opere sul territorio cremonese, con Luca Maffi (responsabile unità di offerta Tenda di Cristo 2) e Luca Della Valle (psicologo e psicoterapeuta coordinatore dell’équipe educativa).
«Esistono enormi concentrazioni di interesse e ramificate organizzazioni criminali che gli Stati hanno il dovere di smantellare», la denuncia di Leone XIV: «È più facile combattere le loro vittime. Troppo spesso, in nome della sicurezza, si è fatta e si fa la guerra ai poveri, riempiendo le carceri di coloro che sono soltanto l’ultimo anello di una catena di morte. Chi tiene la catena nelle sue mani, invece, riesce ad avere influenza e impunità».
«Il male si vince insieme. La gioia si trova insieme. L’ingiustizia si combatte insieme», la tesi del Pontefice: «Il Dio che ha creato e conosce ciascuno – ed è più intimo a me di me stesso – ci ha fatti per essere insieme. Certo, esistono anche legami che fanno male e gruppi umani in cui manca la libertà. Anche questi, però, si vincono solo insieme, fidandoci di chi non guadagna sulla nostra pelle, di chi possiamo incontrare e ci incontra con attenzione disinteressata».
Il testo integrale dell’intervento di Papa Leone