La prima catechesi del gruppo cremonese guidata dal vescovo di Macerata mons. Nazzareno Marconi

Insieme ai coetanei della Diocesi di Crema, i giovani hanno riflettuto sul tema della misericordia entrando nella concretezza delle azioni quotidiane. Poi la Messa presieduta dal vescovo di Senigallia, il cremasco mons. Francesco Manenti

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Cinquanta chiese, a Cracovia e nei dintorni. Cinquanta vescovi e altrettanti grandi gruppi di ragazzi in dialogo con loro. Cambia lo stile delle catechesi, uno degli appuntamenti più importanti nel programma delle giornate Gmg: niente testi scritti, niente impostazione frontale, ma domande e risposte. Il gruppo cremonese si è radunato nella mattinata di giovedì 28 luglio per il primo appuntamento presso la parrocchia di Wola Batorska insieme a mons. Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata.

Oltre ai 480 cremonese guidati dal responsabile della Pastorale giovanile diocesana, don Paolo Arienti, con gli altri 32 sacerdoti accompagnatori, hanno partecipato alla catechesi anche i pellegrini della diocesi di Crema, alloggiati non lontano da Wola. Insieme a loro anche il vescovo di Crema, mons. Oscar Cantoni, e il cremasco mons. Francesco Manenti, recentemente diventato vescovo di Senigallia.

Questa prima catechesi ha aiutato i giovani ad approfondire il tema della misericordia non solo dal punto di vista concettuale, ma entrando nella concretezza delle azioni quotidiane.

Tante le domande poste al vescovo Marconi, anche a partire dagli spunti offerti da un video con un breve invito alla riflessione di mons. Pierangelo Sequeri, preside della Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale, in risposta al versetto evangelico “Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia”.

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I giovani hanno potuto così approfondire il mistero della misericordia interrogandosi su come poterla mettere a frutto con gli altri, senza elevarsi nei confronti di chi è in situazione di bisogno, e su come poterla accogliere da Dio, rafforzandola poi in se stessi.

Filo conduttore dei tanti spunti che il Vescovo di Macerata ha lanciato ai giovani è stato leggere la misericordia come particolare capacità di mettersi nei panni dell’altro, cioè riuscendo a guardare la realtà con gli occhi di chi ci sta accanto, e a riconoscere il volto di Cristo in ogni uomo. È proprio ciò – è emerso nella catechesi –  che permette di coltivare un amore sempre più simile a quello donato da Dio, l’unico in grado di un amore che non solo perdona, ma dimentica il male fatto.

Il Vescovo ha dato anche qualche consiglio su come sperimentare al meglio e riuscire a far crescere questo amore gratuito di Dio: sicuramente compagno di viaggio deve essere il Vangelo. Da tenere accanto, leggere e interrogare.

Per permettere che la misericordia produca i suoi frutti è necessario poi restare aperti alle relazioni: solo nel continuo rapporto con il prossimo si riesce a crescere e conoscere sempre più in profondità il proprio cuore.

Altra strada quella del silenzio, spazio fondamentale da ritagliare nelle giornate, quale mezzo per avvicinarsi di più al sentire di Dio.

Infine un pensiero sulla qualità dell’amore di Dio, così come descritto nelle Sacre Scritture: egli ama con l’amore tipico degli sposi, fatto di pazienza e passione, e dona un amore fedele, sul quale poter sempre contare. Un amore viscerale, dunque, al quale l’uomo può solo rispondere.

Le risposte di mons. Marconi alle domande dei giovani

Photogallery della prima catechesi

 

Dopo la catechesi vi è stata la Messa, presieduta da mons. Manenti e concelebrata dai vescovi Cantoni e Marconi.

Nell’omelia del Presule di Senigallia l’attenzione è andata in modo particolare al brano evangelico del padre misericordioso, che per due volte esce di casa per far rientrare i due figli. Dio esce per primo, non calcola – ha sottolineato mons. Manenti –. Non si chiede che cosa accadrà, né quali saranno i frutti del suo amore, ma rischia tutto per i suoi figli.

Omelia del vescovo Francesco Manenti

Photogallery della Messa

 

Dopo il pranzo il gruppo cremonese si è mosso alla volta di Cracovia per la visita alla città e per la cerimonia ufficiale di benvenuto a Papa Francesco. Evento che apre le giornate clou della Gmg 2016.

Hanno collaborato Francesca Poli e Matteo Lodigiani

 

Speciale Gmg col reportage del pellegrinaggio cremonese

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