La Chiesa di Cremona guarda alla sua Cattedrale, casa della fede e dell’unità

Il presidente del Capitolo della Cattedrale mons. Zucchelli e Giorgi, guida turistica dell'associazione CrArT, ospiti a "Chiesa di casa"

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«La Cattedrale è punto di riferimento per l’intera diocesi di Cremona, perché rappresenta la Chiesa riunita, insieme al suo pastore, il vescovo, davanti a Dio».

Con queste parole mons. Ruggero Zucchelli, presidente del Capitolo della Cattedrale, ha sintetizzato, durante la nuova puntata di “Chiesa di casa” il ruolo che la chiesa di S. Maria Assunta ricopre per l’intera comunità cremonese.

«Il fatto che in Duomo ‒ ha proseguito mons. Zucchelli ‒ sia presente la cattedra del vescovo è indicativo: racconta l’unità della Chiesa. E non si pensi solo alla nostra diocesi, perché il riferimento ultimo è la cattedra di Pietro, in Vaticano».

Il valore della presenza della Cattedrale non è però solo religioso. «Ci sono almeno altre due riflessioni che possiamo fare ‒ ha spiegato Tommaso Giorgi, presidente della associazione CrArT-Cremona Arte e Turismo ‒ e riguardano l’ambito artistico e quello civile». Arte e fede, d’altra parte, sono sempre state legate. Secondo Giorgi, infatti, «le espressioni artistiche hanno contribuito a raccontare l’evoluzione della società civile e religiosa, oltre ad essere stati grandiosi strumenti di formazione e coinvolgimento dei fedeli nella vita della Chiesa».

Altrettanto forte è sempre stato il rapporto con la città intera, che, secondo le parole di mons. Zucchelli, «molte volte ha trovato nella Cattedrale un punto di riferimento comune. Essa infatti, pur non avendo una comunità di riferimento particolarmente stabile, come una normale parrocchia ad esempio, dalla sua fondazione svolge il ruolo di centro aggregante per i fedeli e i cittadini di Cremona».

Quella della Cattedrale, dunque, è una presenza che, nella storia, è sempre stata fondamentale per la città, con la quale ha condiviso un cammino di crescita e condivisione. «A testimonianza di questo ‒ ha concluso Tommaso Giorgi ‒ sta anche la scelta di optare per un altare, un ambone e una sede estremamente moderni nel progetto di adeguamento liturgico da poco concluso. Questa è l’immagine evidente di una Chiesa che condivide la storia degli uomini e si compromette con essa».

Andrea Bassani
TeleRadio Cremona Cittanova
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