L’8 novembre la presentazione dell’edizione aggiornata di “Omobono di Cremona” a cura di don Daniele Piazzi

L'incontro è in programma alle 15.30 presso il liceo classico e linguistico “Manin” di Cremona

image_pdfimage_print

Sarà presentato ufficialmente martedì 8 novembre, alle 15.30 presso il liceo classico e linguistico “Manin” di Cremona, il nuovo libro “Omobono di Cremona. Agiografie e testi liturgici dal XIII al XVI secolo. Edizioni, traduzioni e commento”. Il volume, edito da NEC-Nuova Editrice Cremonese, è a cura di don Daniele Piazzi.

Il testo non a caso viene presentato a pochi giorni dalla festa patronale del 13 novembre: se i santi medievali cremonesi guadagnano uno spazio di tutto rispetto nella storia della santità e della spiritualità, si sta affievolendo l’interesse della devozione nei loro confronti. Tra gli obiettivi di questa pubblicazione vi è dunque anche quello di risvegliare l’interesse dei cremonesi verso il loro santo patrono.

Così questo libro – realizzato con la collaborazione di Paolo Dal Molin, Andrea Garavaglia e Leandra Scappaticci – intende far accostare più persone possibile alle antiche agiografie di sant’Omobono. Constatando la riduzione, e a volte la sfasatura, nella presentazione della figura del santo patrono cremonese operata dalle biografie dal ‘500 in poi, l’autore ha, infatti, ritenuto opportuno ritornare alle fonti e non lasciare i manoscritti rintracciati nella ordinata polvere delle biblioteche. da qui l’idea di trascrivere, tradurre e commentare – come viene evidenziato in copertina – i più antichi manoscritti degli anonimi biografi di Omobono e tentare di collocare il santo nella più genuina spiritualità del suo tempo.

«La seconda edizione, ampliata e corretta, – spiega don Piazzi nell’introduzione del libro –  nasce per diversi motivi. A diversi anni di distanza dalla prima edizione, del 1991, ho sentito l’esigenza di rivedere e ampliare quel volume. Nel 1997/1998 si sono tenute le celebrazioni dell’ottavo centenario della morte del patrono di Cremona: tra dicembre 1997 e febbraio 1998 manoscritti e pubblicazioni sono stati esposti in una mostra che è stata provvista di catalogo. Inoltre a un ciclo di relazioni storiche tenute in Cattedrale è seguita la pubblicazione del profilo di Omobono da parte di André Vauchez. Ha visto anche la luce un interessante studio sull’ufficiatura liturgica del Santo, che ne ha ricostruito testi e melodie».

«Nella prima edizione avevo ipotizzato – prosegue don Piazzi – che la vita volgarizzata del Santo contenesse tracce di una quarta composizione latina. In effetti mi era sfuggito che quel breve elenco di miracoli, forse testimone di un ampliamento del “libellus miraculorum”, era già presente in un dossier agiografico copiato tra XV e XVI secolo. Viene ora edito, titolato come le altre vite con il suo incipit: “Omnipotens Deus”».

«Rimarrebbe un ultimo sforzo da fare – conclude don Piazzi -: una vera e propria edizione critica delle fonti, più volte annunciata dal Vauchez e che non ha ancora visto la luce. Perciò, mi limito come per la prima edizione alla trascrizione dei manoscritti più antichi. Va anche osservato che le variazioni tra un testimone e l’altro non sono eccessivamente significative e anche la trascrizione del testimone più antico basta ad aiutarci a tracciare la lettura che è stata fatta della santità di Omobono dal XIII al XVI secolo».

Nello specifico, la prima parte del volume è dedicata alle agiografie dal XIII al XVI secolo, con un capitolo dedicato alle fonti agiografiche e i successivi che propongono la Bolla di canonizzazione, la vita liturgica “Cum orbita solis”, l’aggiunta alla vita liturgica (la “Quoniam historiae”), un resto di “libellus miraculorum” con appunto il testo “Omnipotens Deus”, la vita “Labentibus annis” e la fusione e la traduzione in volgare delle vitae latine “Nella ciptà de Cremona”, la “Vita authentica” del 1570, guardando quindi a Omobono e il suo tempo. La seconda parte, invece, è dedicata ai testi liturgici dal XIII al XVI secolo con l’Ufficio di sant’Omobono e i formulari per la Messa

La presentazione del libro sarà moderata dal prof. Emilio Giazzi.

Invito alla presentazione

 

L’autore

Don Daniele Piazzi è sacerdote della Diocesi di Cremona: classe 1958, originario di Soresina, è stato ordinato presbitero il 19 giugno 1982.

Ha conseguito il Dottorato in Teologia con specializzazione Liturgico-pastorale all’Istituto di Liturgia Pastorale “S. Giustina” di Padova, dove ha anche insegnato Storia dei libri liturgici (dal 2001 al 2010).

Dal 1991 è redattore di “Rivista di Pastorale Liturgica” dell’Editrice Queriniana di Brescia. È anche docente di Liturgia e Teologia dei Sacramenti all’Istituto Superiore di Scienze Religiose “S. Francesco” di Mantova e di Religione al liceo classico e linguistico “D. Manin” di Cremona.

Tra il 1983 e il 1988, su incarico del vescovo Enrico Assi, ha curato con don Gianni Cavagnoli la ricerca storico–teologica per la revisione del calendario e del “Proprio” dei Santi della Chiesa Cremonese, ricerca che è stata l’origine del presente studio oltre che della tesi di Licenza in Teologia: “Lo sviluppo del santorale della Chiesa di Cremona. Tappe di un cammino dal XII al XX secolo”.

Con la NEC-Nuova Editrice Cremonese ha edito nel 2006 anche la tesi di dottorato, dal titolo “Dal Sacramentario al Messale. Frammenti liturgici cremonesi tra XII e XIII secolo”, dove in appendice ha edito il corpus agiografico dell’antico patrono della città e della Diocesi, il vescovo Imerio.

Facebooktwittermail