Inaugurata al Museo Civico di Cremona la sala del Platina

Insieme al prezioso armadio del Perinsigne Capitolo della Cattedrale esposte alcune opere lignee da tempo nei magazzini

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Inaugurata ufficialmente nel pomeriggio di venerdì 18 novembre, al Museo Civico Ala Ponzone di Cremona, la nuova sala deputata ad ospitare, dopo un importante intervento di climatizzazione finanziato dal Comune di Cremona, l’Armadio del Platina, di proprietà del Perinsigne Capitolo della Cattedrale.

Più di un centinaio le persone intervenute alla presentazione, aperta con un momento musicale affidato al cremonese Marco Brunelli al clavicembalo insieme alla mezzosoprano cremasca Eleonora Filipponi, che stanno perfezionando gli studi presso l’Istituto Monteverdi di Cremona.

Tra i presenti il presidente del Perinsigne Capitolo della Cattedrale di Cremona, mons. Giuseppe Perotti, che, manifestando la soddisfazione per quanto realizzato, ha anche espresso, a nome di tutti i canonici, la felicità di poter offrire questo gioiello d’arte al godimento dell’intera collettività. E naturalmente non è mancato il grazie al Comune che ha reso possibile la completa valorizzazione del prezioso armadio.

Un intervento costato 175mila euro, ha ricordato il sindaco Gianluca Galimberti, che ha con forza ribadito il desiderio dell’Amministrazione comunale di investire in cultura, volano di crescita per l’intera città. Concludendo il proprio intervento, il primo cittadino a dato a tutti appuntamento per il 21 dicembre quando, nel constesto della mostra di Riva allestita al Museo, il vescovo Antonio Napolioni offrirà, come regalo natalizio alla città, una meditazione sul tema della Natività.

Ha quindi fatto seguito la visita alla nuova sala del Platina, alla presenza del conservatore della Pinacoteca di Cremona, Mario Marubbi, e del nuovo incaricato diocesano per i Beni culturali ecclesiastici, don Gianluca Gaiardi.

Accanto all’Armadio del Platina, la sala ospita le più importanti tavole della collezione del Museo Civico che, sfruttando le condizioni ottimali del controllo microclimatico resosi necessario per una corretta conservazione dell’Armadio, possono ora dai magazzini ritornare visibili nel percorso espositivo. Tra queste si distinguono il reliquiario romanico di area tedesca, la tavola con la Madonna del Bargello, le importanti e rare testimonianze della stagione bembesca e alcune tra le principali opere della grande stagione del Rinascimento cremonese. Esposte anche alcuni preziosi oggetti di arte lignaria come la scultura con l’Angelo custode di Giulio Cesare Procaccini e il quadro in tarsia col Sacrificio di Attilio Regolo del celebre ebanista locale Giovanni Maffezzoli. Oltre al San Girolamo di Boccaccio Boccaccino, da molto tempo non più esposto al museo per criticità conservative.

Per valorizzare al meglio la nuova Sala del Platina, in collaborazione con il Crart, è stato predisposto un programma di visite guidate ad hoc.

Programma delle visite con il Crart

Le opere ospitate nella Sala del Platina

Photogallery dell’inaugurazione al Museo

 

L’Armadio del Platina e la nuova sala

L’importante Armadio realizzato da Giovanni Maria Platina (Mantova, 1455 – 1500) un tempo era collocato nella sacrestia dei Canonici della Cattedrale. Dopo la distruzione della sacrestia, attuata all’inizio del Novecento nell’ambito del progetto di isolamento della Cattedrale dagli edifici che nei secoli vi si erano addossati, l’armadio (per il quale il Platina riceveva un acconto nel 1477) perse la sua funzione di guardaroba, che aveva conservato a lungo. Smontato e custodito presso i locali attigui alla Cattedrale, la sua valorizzazione iniziò nel 1956 quando fu rimontato presso il Museo Civico di Cremona.

Si tratta di uno dei monumenti dell’arte della tarsia del Rinascimento italiano.

Restaurato nel 2007, l’Armadio fu collocato nella Sala Quattrocento, che nel tempo ha dimostrato di offrire pessime condizioni microclimatiche. Con il Capitolo e con la Soprintendenza, l’Amministrazione comunale ha preso in mano la situazione fin dal giugno 2014, facendo alcuni interventi alla Sala Quattrocento per la risoluzione di guasti preesistenti ed effettuando precisi monitoraggi delle condizioni microclimatiche al termine dei quali Comune, Capitolo e Soprintendenza hanno condiviso la necessità di spostare l’Armadio per evitare l’ulteriore peggioramento dello stato di conservazione. Per caratteristiche tecniche è stata individuata la Sala Cremona che, però, richiedeva un intervento di climatizzazione, per la quale il Comune di Cremona ha stanziato 175mila euro. Un investimento importante che consente di risolvere una situazione che si trascinava da anni e che contribuisce, insieme a mostre e animazioni, a rilanciare Pinacoteca.

Dettaglio degli interventi per la Sala del Platina

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