In attesa della visita a Bozzolo dal Papa, la sua rosa sulla tomba di don Mazzolari

Il 23 aprile il dono del Santo Padre è stato posto sulla tomba di don Primo nella Messa con il card. Bassetti, durante la quale è stata annunciata la visita di Francesco a Bozzolo il 20 giugno prossimo

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Nel pomeriggio di domenica 23 aprile a Bozzolo, la celebrazione del 58° anniversario della morte di don Primo Mazzolari è stata segnata da due grandi regali di Papa Francesco. Non solo la posa, sulla tomba del servo di Dio cui presto si aprirà il processo di beatificazione, della rosa d’argento donata lo scorso gennaio dal Santo Padre, ma anche l’annuncio che proprio Francesco tra meno di due mesi, il prossimo 20 giugno, pregherà sulla tomba di don Primo.

La storica giornata è iniziata intorno alle 16 nella sede della Fondazione “Don Primo Mazzolari” di Bozzolo con la visita del card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, chiamato a presiedere la solenne liturgia per il 58° delle morte del parroco di Bozzolo.

Accolto dal presidente della Fondazione, don Bruno Bignami, insieme ai più stretti collaboratori, il Porporato ha potuto ammirare i materiali conservati e conoscere da vicino il lavoro svolto per la valorizzare questo importante patrimonio storico e di fede. Presente il vescovo Antonio Napolioni e l’emerito di Lodi, mons. Giuseppe Merisi. Rappresentata anche l’Amministrazione comunale, con il sindaco Cinzia Nolli.

Photogallery della visita alla Fondazione

Poi il trasferimento nella parrocchiale di S. Pietro apostolo. Qui il Cardinale ha avuto modo di visitare la casa parrocchiale, dove per quasi 30 anni abitò don Mazzolari, in particolare facendo tappa nel suo studio.

Alle 17 dalla canonica si è mossa la processione dei sacerdoti concelebranti, circa una ventina. Tra loro don Bignami, il parroco don Giovanni Maccalli, il vicario generale don Massimo Calvi, l’arcivescovo eletto di Ferrara-Comacchio mons. Gian Carlo Perego, i vescovi Merisi e Napolioni (assente mons. Dante Lafranconi, in pellegrinaggio a Lourdes) e il card. Bassetti.

Era atteso, ma non ha potuto essere presente, mons. Leonardo Sapienza, reggente della Prefettura della Casa pontificia e speciale latore del dono del Papa lo scorso 14 gennaio a Cremona, in occasione della presentazione del libro su Mazzolari da lui curato. [Leggi tutto]

Dopo il saluto da parte del primo cittadino di Bozzolo sulla piazza, in chiesa è iniziata la solenne Eucaristia, animata con il canto dalla corale S. Restituto di Bozzolo e con il servizio liturgico a cura del gruppo ministranti coordinato dal vicario don Gabriele Barbieri. In prima fila le autorità civili e militari del territorio, con la presenza di diversi sindaci: tra loro anche il primo cittadino di Cremona Gianluca Galimberti.

«Un incontro di famiglia» lo ha definito nel saluto iniziale mons. Napolioni, ricordando la figura di grandi uomini di chiesa – in particolare figli della Firenze del card. Bassetti – attraverso i quali «possiamo guardare avanti con fiducia, non solo rendendo lode per il passato, ma assumendoci la responsabilità di continuare a rendere fecondo il Vangelo».

Nell’omelia il Cardinale ha voluto naturalmente ricordare don Mazzolari, il cui pensiero ha avuto modo di approfondire durante la propria formazione, non tralasciando neppure una coincidenza: quella della Domenica in Albis: era il 5 aprile del 1959 quando don Primo, colpito da un malore, non potva terminare l’omelia, morendo una settimana dopo – il 12 aprile – nella clinica S. Camillo di Cremona.

Una figura, quella di don Mazzolari, che ha anticipato il Concilio. Proprio come alcuni fiorentini conterranei del card. Bassetti, come don Milani, La Pira, don Barsotti o padre Turoldo. Uomini che hanno saputo costruire quell’umanesimo cristiano che, nella consapevolezza che Gesù Cristo è tutto, guarda con attenzione a tutto ciò che riguarda l’uomo. Anche le questioni più spicciole sono problemi che toccano la carne di Cristo.

Un discorso in piena sintonia con quanto sta portando avanti oggi il Papa, ha ricordato il Cardinale, che ha affiancato l’immagine della Chiesa come ospedale da campo di Francesco con quella dell’ambulanza di Mazzolari.

Molte le citazioni mazzolariane riproposte dal card. Bassetti, che ha anche ricordato mons. Geremia Bonomelli.

«Don Primo – ha concluso il Porporato – ha lasciato a voi di Bozzolo, alla Chiesa di Dio che è in Cremona e all’intera Chiesa un’eredità grande, che noi abbiamo il dovere di consegnare, come un testimone, alle generazioni che verranno dopo di noi».

Prima della conclusione, il saluto del parroco e il vescovo Napolioni che, inaspettatamente, ha nuovamente preso la parola. Lo ha fatto per annunciare, a sorpresa, la visita del Papa a Bozzolo il prossimo 20 giugno. Proprio pochi minuti prima della celebrazione aveva ricevuto sul cellulare la bella notizia, con una lettera a firma del prefetto della Prefettura della Casa Pontificia, mons. Georg Gänswein, già segretario particolare di Papa Benedetto XVI. Una notizia accolta da molti con le lacrime agli occhi e festeggiata da tutti con un commosso e fragoroso applauso. [Leggi tutto]

Dopo la benedizione finale, i sacerdoti si sono portati alla tomba di don Mazzolari, sulla quale il Cardinale ha posto la rosa d’argento dono del Papa. Un segno che qui rimarrà, insieme al biglietto di accompagnamento scritto di proprio pugno dal Pontefice: «Il mio ricordo e la mia preghiera sulla tomba di don Primo Mazzolari. Con la mia benedizione. Francesco. 14 gennaio 2017».

Photogallery della celebrazione

 

Gli altri eventi della primavera

L’intensa serie di eventi di questa primavera nel segno di don Mazzolari si è aperta l’8 aprile a Bozzolo con il convegno di studi promosso dal Comitato Scientifico della Fondazione su “Don Primo Mazzolari, l’Assemblea Costituente e la Costituzione Repubblicana”. [Leggi il resoconto]

Il 25 aprile, invece, nell’ambito del programma pomeridiano “Siamo Noi” di Tv2000, che tratterà il tema della Resistenza cattolica durante la Liberazione, sarà dedicato spazio anche alla figura del parroco di Bozzolo.

Evento significativo, quindi, domenica 21 maggio, a Hong Kong dove, alla presenza del card. John Tong, si terrà la presentazione ufficiale della traduzione in lingua cinese del libro “Tu non uccidere” di Mazzolari, uno dei manifesti più importanti del pacifismo cattolico del Novecento. La traduzione è stata completata in collaborazione con padre Gianni Criveller, teologo del PIME, e con la Commissione “Giustizia e Pace” della diocesi di Hong Kong. Presenzieranno all’evento don Bruno Bignami, presidente della Fondazione don Mazzolari, e don Maurizio Ghilardi, direttore dell’Ufficio Missionario diocesano.

 

Il punto sulla causa di beatificazione

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