Il Vescovo scrive ai sacerdoti: «In ogni zona una veglia di preghiera in preparazione alla Pentecoste»

Durante questo momento di preghiera il vescovo ha chiesto di invocare dallo Spirito Santo il dono del discernimento per le scelte future riguardo la diocesi

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In questi giorni stanno giungendo in Vescovado le lettere dei sacerdoti contenenti i suggerimenti per i prossimi anni: sia in termini di priorità pastorali sia di segnalazione di nomi di presbiteri da coinvolgere negli incarichi più importanti e delicati. Un aiuto per il discernimento chiesto dallo stesso vescovo Antonio in una lettera consegnata a tutti i presbiteri al termine della Messa Crismale dello scorso Giovedì Santo.

Il presule, in vista della prossimità solennità di Pentecoste, ha nuovamente inviato una missiva ai suoi preti – indirizzata anche ai diaconi, ai consacrati e ai fedeli credenti – perché intensifichino la preghiera affinché il Signore gli doni la capacità di fare le scelte giuste per il prossimo assetto della diocesi. Per questo mons. Napolioni ha pensato di dedicare la preghiera allo Spirito che tradizionalmente si celebra il sabato precedente la Pentecoste – quest’anno sarà il 14 maggio – all’invocazione del dono del consiglio sul suo ministero e sull’opera di discernimento che coinvolge l’intera Chiesa particolare e che mira ad assicurare per il prossimo futuro tutti quei servizi necessari alla sua missione oltre che le persone più adatte a svolgerli.

Per tale motivo non ci sarà un’unica veglia di Pentecoste, ma ogni zona pastorale sarà chiamata a convocare innanzitutto i sacerdoti e i diaconi, ma anche i consacrati e laici e le famiglie, in una chiesa o monastero o santuario particolarmente caro, per chiedere l’abbondanza dei doni dello Spirito.

«Il discernimento comunitario – scrive il vescovo Antonio – è un’esigenza prioritaria per il bene della Chiesa. Impararne il metodo e curarne le esigenze a livello diocesano, può essere la prima scuola per un analogo cammino in tutte le parrocchie e realtà ecclesiali. Ma il discernimento non è solo un atto istituzionale, anzi può essere compiuto soltanto grazie all’azione dello Spirito Santo, il grande motore della vita della Chiesa a tutte le latitudini. Ad essa Egli assicura la fecondità dei suoi doni e la sua forte e sicura compagnia».

Sul nostro portale è già possibile scaricare una traccia di preghiera che può essere adattata secondo le esigenze di ciascuna assemblea.

Accanto a questo percorso spirituale mons. Napolioni prosegue gli incontri con i più stretti collaboratori e con gli organismi consultivi della diocesi. Lunedì 2 maggio, alle 10, in Seminario presiederà il Consiglio episcopale allargato ai vicari zonali: sarà l’occasione anche per fare un bilancio delle visite che il presule ha compiuto nelle undici zone  nelle settimane successive il suo ingresso in diocesi. Giovedì 9 giugno, invece, al mattino (ore 9.30),  il vescovo Antonio guiderà il Consiglio presbiterale cui si aggiungeranno anche i responsabili degli uffici di curia: vi sarà una relazione introduttiva del presule e poi l’incontro proseguirà con dei lavori di gruppo. Nel pomeriggio del 9 giugno – dalle 18 alle 22 – sarà convocato il Consiglio pastorale diocesano che si aprirà con la relazione del Vescovo, quindi seguirà la cena e poi i lavori di gruppo.

Da segnalare, poi, un evento importante per tutti i sacerdoti: giovedì 5 maggio, al santuario di Caravaggio, durante il tradizionale pellegrinaggio mariano del clero, l’arcivescovo mons. Claudio Giuliodori, assistente generale dell’Università Cattolica, presenterà l’esortazione apostolica “Amoris Laetitia” di Papa Francesco.

 

La lettera del vescovo Antonio

Stemma-vescovo-NapolioniCarissimi Presbiteri, Diaconi, Consacrati/e, e Fratelli credenti,

nella lettera che il Giovedì Santo ho rivolto ai confratelli Presbiteri, nelle diverse opportunità di incontro col gruppo dei Diaconi e coi membri delle Congregazioni religiose o Istituti di vita  consacrata, come anche alle Comunità parrocchiali e Aggregazioni ecclesiali che ho incontrato in questi primi mesi, ho sempre chiesto consiglio, collaborazione e preghiera per la mia persona e il mio nuovo ministero.

La grazia della Pasqua fa di noi pietre vive per l’unico edificio spirituale che è la Chiesa, e ci chiama tutti a contribuire, ciascuno per la sua parte, al discernimento da compiere perché la nostra Chiesa di Cremona manifesti sempre meglio la sua identità di comunione e di  missione.

Il discernimento comunitario è un’esigenza prioritaria per il bene della Chiesa. Impararne il metodo e curarne le esigenze a livello diocesano, può essere la prima scuola per un analogo cammino in tutte le parrocchie e realtà ecclesiali. Ma il discernimento non è solo un atto istituzionale, anzi può essere compiuto soltanto grazie all’azione dello Spirito Santo, il grande motore della vita della Chiesa a tutte le latitudini. Ad essa Egli assicura la fecondità dei suoi doni e la sua forte e sicura compagnia.

Per questo, ho pensato di dedicare la preghiera allo Spirito, che tradizionalmente celebriamo il sabato precedente la Pentecoste, il 14 maggio prossimo, all’invocazione del dono del consiglio sul mio ministero e sull’opera di discernimento che come Chiesa particolare siamo chiamati a compiere, specie in questi mesi, per assicurare alla nostra diocesi i servizi necessari alla sua missione e le persone più adatte a svolgerli.

So che il mese di maggio è denso di iniziative pastorali e di momenti forti di spiritualità. Ma non siamo preoccupati di realizzare un evento in più, bensì di metterci anche localmente insieme in preghiera, innanzitutto noi, vescovo presbiteri e diaconi. Noi dobbiamo essere i primi protagonisti di questa veglia, come lo furono gli apostoli con Maria, uniti nel cenacolo al tramonto di Pentecoste. Invito cordialmente le persone consacrate, laici e famiglie, ad unirsi a noi, ritrovandoci, zona per zona o anche più zone insieme, in una chiesa o monastero o santuario particolarmente caro, per invocare lo Spirito Santo su di noi e sul nostro cammino futuro.

Invito i Vicari zonali a predisporre in spirito di comunione le condizioni per la preghiera comune e ad invitare le comunità religiose e le parrocchie ad unirsi in questo grande cenacolo, secondo una traccia che verrà inviata prossimamente. Io sono a disposizione, insieme al Delegato ep. per la pastorale, per eventuali utili chiarimenti ed approfondimenti.

Vi ringrazio del calore della comunione con cui state accompagnando l’inizio del mio ministero tra voi e per voi, che mi motiva e incoraggia a donarmi con semplicità, giorno per giorno, alla Chiesa che mi è stata affidata.

Intuisco la gioia di Maria Ss.ma e di tante anime semplici nel saperci orientati ad un gesto così umile e potente, e metto tutti noi nella benedizione del Signore.

+ Antonio, vescovo

Lettera del Vescovo in formato pdf

Schema di preghiera per invocare il dono dello Spirito

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