Il vescovo Antonio celebra i Santi Pietro e Paolo a Barbata

Domenica 26 giugno il presule ha benedetto anche una statua di San Francesco D'Assisi e la sede del presidio della Croce Verde Martesana

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Un’altra prima volta per il vescovo Antonio in un’altra parrocchia della Bassa Bergamasca. Dopo Fornovo San Giovanni venerdì sera, domenica mattina mons. Napolioni è stato a Barbata per celebrare la messa solenne in onore dei Santi Patroni Pietro e Paolo ed inaugurare e benedire la nuova statua di San Francesco d’Assisi, collocata in piazza IV Novembre, e la sede del presidio della Croce Verde Martesana.

Alla cerimonia, organizzata dal Comune con la collaborazione della parrocchia, hanno preso parte i sindaci dei paesi limitrofi (da Pino Fossati di Mozzanica a Beppe Lucca di Fontanella ad Elena Comendulli di Calcio), le associazioni di volontariato locali e non, la banda musicale di Fontanella (che ha allietato l’evento), gli esponenti delle forze dell’ordine e l’illustre cittadino onorario di Barbata, il “mister” per antonomasia Giovanni Trapattoni, ormai di casa nel piccolo paese della Bassa Orientale.

In chiesa, all’inizio della Messa allietata dalle voci dei cantori della corale parrocchiale diretta da Rosangela Fratus e concelebrata assieme al vescovo da padre Antonio Zanotti della comunità “Oasi 7” di Antegnate, è stato il parroco di Barbata e di Isso don Andrea Oldoni a porgere a monsignor Antonio il benvenuto a nome di tutti i parrocchiani: «La gioia che la sua presenza arreca a tutta la nostra comunità – ha detto don Andrea rivolgendosi al vescovo – toccano il cuore e formulano pensieri di gratitudine per un evento così forte ed importante allo stesso tempo. Mi piace paragonare la nostra realtà parrocchiale ad una piccola barca con due remi. Le chiediamo di suggerirci come migliorare, come essere espressione della carità e della misericordia e soprattutto come testimoniare la gioia del Vangelo».

A fine celebrazione è stato invece il sindaco di Barbata Vincenzo Trapattoni a parlare: «Il mio pensiero – ha detto in un passo del suo intervento- va a quel 30 gennaio scorso, giorno della consacrazione a vescovo di Sua Eccellenza e come allora anche oggi sento la presenza dello Spirito Santo. Caro vescovo, la saluto e le dico che le vogliamo bene».

Incentrata sulla figura e sull’esempio di San Pietro l’omelia del presule: «Il Signore – ha detto – ha liberato Pietro, proprio come fa con noi. Ci libera da ogni paura e ci dice di seguirlo. Allora, evitando le favole che ci rendono miseri, facciamoci prendere per mano da lui e costruiamo la nostra Chiesa, come ha fatto Pietro».

Dopo la messa, le inaugurazioni e le benedizioni, a partire da quella della statua in marmo bianco di Carrara di San Francesco, che rappresenta il tassello iniziale del progetto dell’amministrazione comunale di una completa riqualificazione di piazza IV Novembre. Realizzata dallo scultore Amedeo Togni con la collaborazione del figlio Ermanno, la statua, alta poco più di due metri, raffigura il Santo nell’atto di ricevere le stimmate. Non casuale la scelta di San Francesco d’Assisi, una figura di portata universale, un esempio per tutti, credenti e non, con il suo messaggio di amore verso il prossimo e di pace.

Da ultimo, il taglio del nastro presso il distaccamento della Croce Verde Martesana, una novità assoluta per il territorio che, su concessione del Comune, trova posto all’interno dell’ex scuola elementare. Attualmente quello della Croce Verde è un presidio ma l’amministrazione Trapattoni e l’associazione stessa, guidata dal presidente Samuele Castellazzi, hanno l’obiettivo di farlo diventare punto di emergenza 118 attivo 24 ore su 24 (le pratiche sono già state avviate).

Nel corso della mattinata non è mancato nemmeno un pensiero per l’ex parroco di Barbata don Orazio d’Alessio, nella ricorrenza del decennale della sua morte, con la posa di un mazzo di fiori presso la stele che lo ricorda.

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