Il Vescovo alla Lae e ad Agropolis: «Grazie perchè ci smuovete»

Nella mattinata di mercoledì 7 dicembre mons. Napolioni ha fatto visita a due importanti realtà sociali del territorio cremonese

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Un’intera mattinata dedicata alle persone diversamente abili e a quanti li assistono con amorevolezza e dedizione. Nella mattinata di mercoledì 7 dicembre mons. Napolioni ha conosciuto e abbracciato due realtà di grande valore sociale e umano per il territorio cremonese: la cooperativa LAE e Agropolis. Alle 10 il vescovo Antonio ha suonato il campanello della casa famiglia Lae di via Piave 10 per un veloce saluto ad alcuni residenti – la maggior parte si trovava nella sede di Via Gioconda – e ai responsabili e assistenti. A fare gli onori di casa il presidente Alessandro Tantardini, il vice Mauro Santanastaso e la coordinatrice, dottoressa Tiziana Manigrasso; presenti anche il parroco di S. Agata-S. Ilario don Irvano Maglia e il nuovo collaboratore don Cristino Cazzulani. Inaugurata il 4 marzo 2014 la casa famiglia attualmente ospita otto persone diversamente abili che non possono essere seguiti dalle famiglie, ma può arrivare ad accoglierne fino a dieci. Al piano terra ci sono la cucina, la sala da pranzo, il soggiorno e gli uffici degli operatori – nel corso della giornata si alternano 4 Oss -, negli altri due piani della palazzina – di proprietà del Comune, ma in comodato gratuito alla Lae – ci sono le stanze degli ospiti con, ad ogni piano, un altro piccolo soggiorno con televisore. «Si tratta di ambiente moderni e accoglienti – ha spiegato Tantardini al Vescovo – non affatto lussuosi, ma che fanno sentire il calore della casa e della famiglia a queste persone che per disagi familiari o finanziari hanno bisogno di accoglienza e affetto».

Seconda tappa di mons. Napolioni è stata la sede della Lae in via Gioconda dove ad attenderlo c’erano 38 persone che frequentano quotidianamente il Centro Diurno e 15 impegnate nei progetti di inserimento lavorativo. Accanto al presidente Tantardini hanno accolto il vescovo gli altri vice Achille Gerevini e Massimo Cremonini insieme alla coordinatrice della struttura Clara Malcontenti. Entusiasmo a mille per i ragazzi della Lae che hanno letteralmente assaltato il Vescovo con il loro affetto tradotto anche in tanti piccoli regali, tra cui degli stupendi disegni e frasi di augurio. Il benvenuto ufficiale è stato dato da Piermario Zanesi, ma altri poi hanno voluto prendere in mano il microfono per manifestare la propria gioia.

Mons. Napolioni si è lasciato travolgere da tanta simpatia e dopo aver intonato un canto di gioia ha ringraziato i ragazzi e i loro familiari presenti in massa: «Sapete qual è il vostro segreto? Il vostro contributo per tutti? – ha esordito nel suo saluto – Voi ci smuovete dal nostro modo di pensare la vita, di credere che sia importante correre e fare tante cose invece che fermarci e farci abbracciare. Voi ci insegnate ciò che è essenziale davvero». Il presule ha avuto anche parole di ammirazione e di incoraggiamento non solo per gli operatori e i volontari della cooperativa, ma anche per i familiari degli utenti, che spesso vivono momenti di scoraggiamento e dolore. L’incontro si è concluso con la visita ai locali e un ricco rinfresco molto apprezzato dai ragazzi.

Ultimo appuntamento della mattinata è stato ad Agropolis presso la Cascina Marasca alle porte della città di Cremona. A fare gli onori di casa i vicepresidenti Tomaso Tavella e Alceste Bartoletti e il consigliere anziano Ermanno De Rosa che ha avuto il compito di introdurre l’incontro con il Vescovo, con le autorità del territorio e i tanti amici di questa realtà che lega il suo nome e la sua storia a Gigi Romanini recentemente scomparso. I 26 ragazzi seguiti dalla cooperativa hanno aperto l’incontro con un canto natalizio, quindi è stato presentato un video nel quale è stata ricordata la figura di Romanini. Lo stesso De Rosa con grande commozione ha aggiunto la sua testimonianza di amico fraterno di Gigi che ha riportato in attivo Agropolis facendola conoscere in tutto il territorio cremonese ed oltre.

Hanno quindi preso la parola per i ringraziamenti il vescovo Antonio – stupito per tante realtà di volontariato a Cremona – il vicensidaco Ruggeri, il consigliere regionale Malvezzi, il consigliere provinciale Azzali e Uliana Garoli, presidente della Fondazione Città di Cremona, proprietari della stupenda cascina immersa nella campagna cremonese.

Un lungo applauso è stato tributato a Romanini e alla moglie presente in sala e visibilmente commossa.

Un ricco buffet ha permesso ai ragazzi, ai volontari e operatori e alle autorità del territorio di intrattenersi insieme per lo scambio degli auguri natalizi.

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