Il Vescovo al Cambonino: «Riaccendiamo le grandi passioni della vita»

Il 5 aprile, nell'anniversario della nascitadi padre Pasquali, Messa in ricordo del missionario cremonese fondatore delle Suore Catechiste di S. Anna

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È un forte invito a riaccendere le grandi passioni della vita – in particolare quelle per il futuro, la giustizia e la pace – quello espresso dal vescovo Antonio Napolioni al Cambonino in occasione delle Messa in memoria di padre Silvio Pasquali, sacerdote cremonese che, diventato missionario del Pime, in India fondò la congregazione delle Suore Catechiste di S. Anna.

La celebrazione si è svolta nel pomeriggio di mercoledì 5 aprile presso la cascina “Cambonino vecchio”, nell’omonimo quartiere di Cremona, visto che proprio qui nacque il 5 aprile 1864.

La Messa è stata officiata all’interno della piccola chiesetta della cascina, l’oratorio intitolato alla Beata Vergine di Caravaggio, gremito in ogni sua parte, tanto che in diversi hanno dovuto prendere posto all’esterno.

Presenti naturalmente le quattro religiose della Congregazione delle Suore Catechiste di S. Anna presenti in diocesi e impegnate nel servizio a Cremona presso la Casa dell’Accoglienza e la Casa della Speranza.

Per questo tra i concelebranti c’era anche il vicedirettore della Caritas, don Antonio Pezzetti, insieme al diacono permanente Cesare Galantini (collaboratore dell’Ufficio Caritas). E ancora don Anton Jicmon, don Flavio Meani e il parroco del Cambonino don Alberto Martinelli.

A guidare la riflessione del Vescovo il versetto al Vangelo: “Beati coloro che custodiscono la Parola di Dio con cuore integro e buono e producono frutto con perseveranza”.

Dal termine “beati” non solo il riferimento alla causa di beatificazione in corso, ma prima di tutto il profilo di un «prete contento, anche se talvolta affaticato, come tutti coloro che si danno da fare davvero».

Beato perché custode delle Parola, che padre Pasquali ha ascoltato, riconosciuto, portato dentro di sé, pregato, e accolto davvero e mettendola in pratica come Maria, ha sottolineato il Vescovo.

Quindi un chiaro invito: «Riaccendiamo, grazie al Vangelo e alla testimonianza dei Santi, le grandi passioni della vita: la passione per il futuro, per la giustizia e la pace. Non lasciamo il mondo in mano a chi si fa prendere il cuore dalla violenza e dall’egoismo!».

Nelle parole di mons. Napolioni anche il grazie alle Suore Catechiste di S. Anna, con il loro carisma di servizio nell’educazione religiosa e nell’aiuto dei poveri. «Vi ringraziamo perché lo fate anche qui!», ha affermato il Vescovo.

Infine lo sguardo a padre Pasquali e alla chiamata alla santità che non esclude nessuno: «Siamo figli – ha concluso il Vescovo – dello stesso Dio, che ci rende capaci di vivere la nostra vocazione alla santità come lui».

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Sacra rappresentazione al Cambonino

Nell’ambito di questo anniversario, sabato 8 aprile alle 17.30 “Cambonino Ensamble” proporrà la “Sacra rappresentazione di S. Francesco – Come convertì i tre ladroni” (1546?). L’evento si colloca all’interno della terza edizione del “Microfestival di Teatro e Musica Antica”, nato nel 2015 e sostenuto da Comune di Cremona, Circolo ACLI Padre Silvio Pasquali e Auser Insieme all’Università Popolare della LiberEtà, con direttore artistico Roberto Cascio.

La Sacra Rappresentazione era una forma popolare di educazione spirituale diffusa ed espressa attraverso le storie delle grandi figure di santi, di personaggi o di importanti e fondamentali episodi della tradizione biblica e del Nuovo testamento, scritte con linguaggio semplice e diretto. Le Sacre Rappresentazioni ben si prestano alla descrizione del mondo contadino, un mondo che più di altri si ripete o muta molto lentamente, e per questo in parte ancora attuale.

Al recitato si aggiunge una parte cantata e/o strumentale affinché la persuasione del testo sia più efficace. Si tratta di storie brevi e agili che, pur non perdendo di vista il fine moralistico, sanno essere anche ironiche e divertenti.

Le storie delle Sacre Rappresentazioni messe in scena al Cambonino provengono da una antologia di rappresentazioni e commedie sacre e spirituali raccolte in tre libri stampati a Firenze nella prima metà del XVI secolo. Sono state narrate le storie di Santa Caterina, dell’incredulità di San Tommaso, di Santa Rita da Cascia e delle commoventi lettere che suor Celeste, cioè Virginia Galilei, scriveva al padre Galileo. Si è voluto raccontare anche di Biagio Contadino, in forma di Recital dedicato al mondo animale e agreste, con musiche di autori del repertorio frottolistico, genere che, a inizio ‘500, ebbe larga diffusione nelle aree padane.

 

Silvio Pasquali, missionario del Pime in India

Padre Silvio Pasquali è nato a Cremona, nella cascina Cambonino, il 5 aprile 1864. Battezzato nella chiesa di Picenengo, è cresciuto nella parrocchia cittadina di Sant’Abbondio.

Dopo l’ordinazione sacerdotale tra il clero diocesano e alcuni anni di ministero a Cremona, divenne missionario del Pime. L’8 ottobre 1897 raggiunse l’Andhra Pradesh, stato centrale dell’India.

Nel 1914 a Mattanpally fondò la congregazione delle Suore Catechiste di S. Anna, raccogliendo attorno a sé sette ragazze disposte a collaborare soprattutto nell’educazione cattolica dei ragazzi. Nel 1999 l’Ordine divenne di diritto pontificio e nel 2007 sono state erette due province.

Oggi le suore Catechiste di Sant’Anna – oltre 400 tra India, Tanzania e Italia – gestiscono una settantina di scuole, diversi collegi e case di accoglienza. Sinora oltre 45.000 studenti hanno frequentato i loro istituti di formazione.

In Italia esse sono presenti a Cremona (presso la Casa del’Accoglienza e la Casa della Speranza), Roseto degli Abruzzi (dove si occupano della scuola materna parrocchiale) e Cermenate (dove collaborano alla pastorale ordinaria).

Il 14 agosto 2013 ha avuto inizio l’iter per la beatificazione di padre Pasquali. Il 3 dicembre 2014 è stato ufficializzato il nulla osta da parte della Congregazione per le Cause dei Santi per l’iter di beatificazione. Il 25 aprile 2015, ad Eluru, nello stato dell’Andhra Pradesh (in India), dove si trova la tomba del missionario cremonese, con una solenne celebrazione eucaristica padre Pasquali è stato dichiarato ufficialmente “Servo di Dio”.

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