Giovedì la visita pasquale del Vescovo in carcere

Mentre proseguono le "adozioni di misericordia", Caritas Cremonese ripropone la raccolta di dolci pasquali per i detenuti

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Nel pomeriggio di giovedì 6 aprile il vescovo Antonio Napolioni sarà in vista alla Casa circondariale di Cremona per il consueto momento in preparazione alla Pasqua. Il Presule, che sarà accolto dalla direttrice Maria Grazia Lusi, alle 15.30 nel teatro del penitenziario, presiederà l’Eucaristia per i detenuti e gli operatori, alla presenza anche dei volontari che prestano servizio all’interno della struttura di Ca’ del Ferro.

Accanto a mons. Napolioni ci saranno i cappellani don Roberto Musa e don Graziano Ghisolfi (che dirigerà il coro del carcere), oltre a don Antonio Pezzetti, direttore della Caritas diocesana, da tempo impegnata in carcere, in particolare attraverso un proprio operatore: il diacono permanente Marco Ruggeri.

Proprio della Caritas, in vista della Pasqua, arriva un appello alla vicinanza e alla solidarietà a quanti sono reclusi. In particolare attraverso due modalità: la raccolta di dolci pasquali e l’adesione alle “adozioni di misericordia”.

 

Le colombe della solidarietà

La presenza del Vescovo in carcere sarà come sempre l’occasione per portare la vicinanza e l’affetto della Chiesa cremonese a quanti sono detenuti e, insieme a loro, a quanti operano in questo difficile contesto, tra questi in particolare gli agenti della polizia penitenziaria.

In questo senso si colloca anche l’ormai tradizionale raccolta di colombe promossa dalla Caritas diocesana, che per Pasqua farà avere una colomba per ogni cella. Un’iniziativa di solidarietà alla quale l’intera cittadinanza è stata invitata a partecipare.

Ogni anno, infatti, a Pasqua e a Natale la Caritas rivolge un appello a tutte le parrocchie e alle persone di buona volontà perché anche a chi è costretto a vivere le feste lontano dalla propria famiglia e in una situazione di forte disagio non manchi un segno di speranza, appunto attraverso il regalo dei dolci tipici di queste feste.

L’iniziativa, portata avanti ormai da alcuni anni grazie soprattutto al passaparola tra amici, in passato ha riscosso una adesione così forte da consentire di offrire il piccolo regalo anche agli ospiti delle strutture Caritas e ad alcune delle famiglie in difficoltà seguite dal Centro d’Ascolto, in particolare quelle con bambini piccoli che non si sarebbero potute permettere questo acquisto.

Quanti volessero offrire il proprio contributo possono far pervenire le colombe presso gli Uffici Caritas di via Stenico.

 

Le adozioni di misericordia

Altro fronte di attenzione al carcere di Cremona è attraverso l’iniziativa, lanciata lo scorso Avvento sulla scia del Giubileo indetto da Papa Francesco, delle cosiddette “adozioni di misericordia”.

Da sempre valvola di sfogo delle grandi carceri milanesi sovraffollate, nella struttura penitenziaria cremonese circa il 25% dei detenuti vive in situazione di grave povertà ed emarginazione. Quando manca il supporto familiare, o comunque anche la famiglia d’origine vive momenti di difficoltà, anche le spese per le telefonate al proprio legale o ai cari, così come i necessari acquisti di indumenti o generi di prima necessità risultano complicati.

Con questa consapevolezza, a chiusura del Giubileo della Misericordia, è stata lanciata l’iniziativa delle “adozioni di misericordia”, vere e proprie “adozioni a distanza” di uno dei detenuti in situazione di povertà assoluta del carcere cittadino.

Attualmente sono una ventina le adozioni garantite mensilmente, in particolare da gruppi parrocchiali e associazioni, ma anche singoli benefattori, che mensilmente offrono una donazione di 20 euro. I soggetti più bisognosi di aiuto sono stati individuati dalla Caritas in sinergia con i cappellani, anche su segnalazione della stessa amministrazione penitenziaria.

Per informazioni e adesioni è possibile contattare Caritas Cremonese (tel. e fax 0372-35063, e-mail caritas@diocesidicremona.it).

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