Il Consiglio pastorale diocesano verso nuovo Statuto e Regolamento

Domenica 14 febbraio la riunione online del Consiglio al termine del proprio mandato quinquennale e in vista del rinnovo, previsto per i prossimi mesi

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Il Consiglio pastorale diocesano “è l’organismo consultivo che contribuisce, sotto l’autorità del vescovo, a realizzare la comunione ecclesiale come partecipazione attiva e corresponsabile di tutte le componenti del Popolo di Dio che è in Cremona. In particolare, ha il compito di esaminare le sfide emergenti della realtà sociale ed ecclesiale, contribuire alla progettazione della pastorale diocesana, favorendo il coinvolgimento del territorio e di tutte le aggregazioni laicali in esso attive”. Così recita lo statuto dell’organismo di partecipazione diocesano, i cui membri si sono incontrati online il pomeriggio di domenica 14 febbraio, al termine del proprio mandato quinquennale e in vista del rinnovo, previsto per i prossimi mesi.

Dopo la preghiera introduttiva, il Vescovo, richiamandosi all’apostolo Paolo, ha sottolineato come le sue parole e la sua testimonianza costituiscano il “la” perfetto dell’incontro, collocato nel “qui e ora” e in particolare nel contesto di una Quaresima che può e deve essere migliore: non prevalga, dunque, il rammarico di non poter vivere l’esperienza di grandi incontri, grandi raduni, grandi numeri…, bensì la constatazione della straordinaria verità che alberga nel cuore dei piccoli, in cui sono presenti tanta attesa e tanta bellezza, magari ancora nascoste, eppure reali. E – ha raccomandato – “rendiamo il Vangelo ‘nostro’, mettiamoci insieme per fare emergere quel Vangelo della comunità che rappresenta un grande passo in avanti. Perché il mondo chiede alle comunità quale sia il ‘loro’ Vangelo”. Da qui nasca e si sviluppi ulteriormente una autentica fecondità pastorale, sorretta dall’ascolto e alla luce della Parola.

Ha preso quindi la parola don Gianpaolo Maccagni, vicario episcopale per il clero e il coordinamento pastorale, che ha ribadito la preziosità del lavoro svolto in questi anni, in cui anche la fisionomia della diocesi è mutata, così come i criteri di rappresentatività delle attuali cinque zone pastorali, rispetto alle undici precedenti. Ripercorrendo accuratamente i grandi temi che il Vescovo ha annualmente proposto come punto di riferimento, oggetto di riflessione e confronto, rinnovato slancio missionario, don Maccagni ha invitato a trarre un bilancio di quanto sperimentato e condiviso, animati e condotti da una logica non “aziendale”, ma segnata da quello spirito ecclesiale che è proprio del Consiglio Pastorale Diocesano e che lo deve intimamente impregnare.

Ecco allora la necessità di un rilancio e di un ripensamento dell’organismo, che naturalmente tenta conto e si inserisca sul cammino fin qui percorso.

I partecipanti hanno offerto a loro volta una ricca e profonda riflessione sulla esperienza vissuta, individuandone – con apprezzata libertà – valori, limiti, potenzialità e suggerendo quanto potrà costituire l’occasione di una ulteriore e maggiore incisività del Consiglio nella vita della Chiesa cremonese. Partendo da una bozza del nuovo Statuto e Regolamento, si sono raccolti preziosi suggerimenti e proposte per rendere questo organismo di partecipazione ecclesiale sempre più adeguato alla realtà diocesana.

Mons. Napolioni, ringraziando di cuore per il lavoro svolto e accogliendo le suggestioni, le valutazioni, le proposte dei presenti, “con umiltà, ma sempre senza la tentazione di accontentarsi”, ha quindi suggerito sei parole, contrassegnate dal “più”, su cui programmare e fondare l’identità e l’azione del costituendo Consiglio pastorale diocesano: più “metodo” (senza cadere nella tentazione di una sorta di efficientismo burocratico); più “Spirito” mettendoci sinceramente in ascolto di quella Parola che sola può illuminare il cammino da percorrere oggi ; più “rete”, cioè più interconnessioni con le varie realtà della vita diocesana; più “diversità”, anche con una particolare attenzione e un adeguato coinvolgimento delle varie aggregazioni laicali; più “realtà”, in cui sia potenziata l’attenzione alle sfide che la vita offre, per offrire valutazioni, orientamenti, prese di posizione condivisi; più “tempo”.

Lo Spirito aiuterà a illuminare disponibilità, indirizzi, scelte, perché il contributo del Consiglio pastorale diocesano continui ad essere e sia sempre più adeguato e fecondo. Il prossimo appuntamento, ci auguriamo in presenza, vedrà l’attuale consiglio riunito con i responsabili dei diversi uffici pastorali, il 14 e 15 maggio per una verifica dell’anno pastorale trascorso e per offrire al nuovo Consiglio indicazioni per il percorso diocesano futuro.

Federico Celini
TeleRadio Cremona Cittanova
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