I valori dello sport nel Natale del Csi: «Oltre le medaglie, è la vita dei ragazzi che ci interessa»

Momento di incontro e preghiera con il vescovo Napolioni. Consegnato il "Discobolo d’oro" alla società Ambrosiana e a Mario Lana

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«Sport… grazie ancora!» è lo slogan che ha caratterizzato l’appuntamento del “Natale dello sportivo”, organizzato dal Comitato cremonese del Csi nella serata di giovedì 16 dicembre presso la chiesa parrocchiale di S. Giuseppe di Cremona.

La serata, tradizionale momento di preghiera e confronto rivolta a tesserati, educatori e dirigenti, è tornata in presenza dopo due anni di assenza a causa della pandemia. A guidare la preghiera è stato il vescovo Antonio Napolioni, insieme a don Francesco Fontana, incaricato diocesano di Pastorale giovanile e assistente del Comitato, alla presenza di Claudio Ardigo, presidente del Csi Cremona che ha introdotto, al termine del momento di preghiera, la consegna del “Discobolo d’oro”, il premio che il Centro Sportivo Italiano riserva alle persone e alle associazioni che abbiano almeno trent’anni di impegno nell’attività sportiva secondo i valori di inclusione e rispetto da sempre promossi dall’ente di promozione sportiva.

Valori ricordati anche durante il momento di preghiera, che ha messo al centro la figura di san Giuseppe, indicato come “patrono” dell’associazione nel suo ruolo di papà e dunque di educatore di Gesù: durante la preghiera, su esempio di quanto raccontato da Papa Francesco, sono stati depositati dei foglietti con sopra scritte le intenzioni di preghiera ai piedi della statua del santo. Durante la riflessione è anche stata proiettata la testimonianza di Andrea Devicenzi, performance coach e atleta campione italiano di paratriathlon.

«Giuseppe – ha invitato a riflettere il vescovo Napolioni – rinuncia a una giustizia umana e sceglie un’altra via, nel profondo e nel segreto del sonno, diventa il padre di Gesù: in altri termini impara ad amare i figli degli altri come fate voi che volete bene ai figli degli altri».

«C’è gran bisogno di uomini e donne che con rispetto, delicatezza, coraggio, fedeltà e passione ricordino alle famiglie, alla società e alla Chiesa che i ragazzi ci interessano tutti, non solo i migliori – ha quindi proseguito mons. Napolioni – se c’è il Csi è anche per questo: perché non contano solo le medaglie olimpiche o le vittorie agli europei, ma conta la vita, la crescita, l’educazione e il carattere di ogni bambino».

Nel suo intervento il presidente Claudio Ardigò ha evidenziato: «La pandemia è stata un acceleratore di processi delle diverse difficoltà dell’associazione, ma il desiderio di ripartenza è grande con l’obiettivo di riprendere le attività ludico-sportive che caratterizzano l’associazione: abbiamo sempre creduto lo sport come educazione e per tutti, coinvolgendo tutti per insegnare ad affrontare in futuro anche le difficoltà della vita».

Le onorificenze, consegnate dal vescovo Napolioni, sono state assegnate a Mario Lana, ora dirigente del GS Boschetto, arbitro e allenatore di pallavolo, figura storica del Csi cremonese, e alla “ASD Ambrosiana sport”, polisportiva associata Csi, dove è possibile praticare calcio, pallavolo e nuoto che da oltre quarant’anni opera presso la parrocchia di S. Ambrogio in città.

Matteo Lodigiani
TeleRadio Cremona Cittanova
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