I Millennials non sono la generazione perduta

Analizzando la fotografia proposta dall'Istituto Toniolo, la dott.ssa Cristina Pasqualini ha aperto il corso di formazione per insegnanti promosso in diocesi

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Venerdì 21 settembre, presso il Seminario vescovile di Cremona, si è dato il via al corso di formazione docenti proposto per quest’anno scolastico con l’incontro “Qualcosa che serve alla scuola: sapienza del cuore, fragilità tenerezza”.

L’itinerario prende le mosse dal piano pastorale annuale proposto dal Vescovo e, tra gli altri, dal paragrafo del documento “Educare alla vita buona del Vangelo” che ricorda quanto la scuola abbia “il compito di trasmettere il patrimonio cultura elaborato nel passato, aiutare a leggere il presente, far acquisire le competenze per costruire il futuro, concorrere, mediante lo studio e la formazione di una coscienza critica, alla formazione del cittadino e alla crescita del senso del bene comune” (n° 46). Con questo spirito si sono iniziati i quattro incontri che l’Ufficio diocesano per la Pastorale scolastica e l’Insegnamento della religione cattolica, guidato da don Giovanni Tonani, promuove per tutti gli insegnanti della diocesi.

Per trasmettere questo patrimonio e costruire libere coscienze, che sappiano intraprendere il cammino di ricerca della Verità, occorre conoscere a fondo il mondo. È così che l’intervento della dott.ssa Cristina Pasqualini ha preso le mossa rileggendo, con l’assemblea, alcuni dati del  “Rapporto Giovani” e da ricerche ISTAT. Ricercatrice e docente di Sociologia generale presso la Facoltà di Scienze politiche e sociali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, la relatrice ha all’attivo alcune pubblicazioni che riportano le indagini sul mondo giovanile e adolescenziale condotte, insieme a numerosi colleghi, in collaborazione con l’Istituto Toniolo.

L’intervento è proseguito osservando quanto alcuni dei luoghi comuni che vengono inflitti ai giovani, categoria che va dai diciottenni ai trentacinquenni, non sono poi così veri. Sia sul piano valoriale, che su quello del lavoro e del sociale, questi si dimostrano ben più preparati dei genitori e dei nonni, ma devono combattere contro una situazione economica ben più complessa e, soprattutto, inedita. Inoltre, secondo le ricercatrice, la causa dei dati così allarmanti circa il fenomeno di persistenza nel “nido familiare” sarebbe da ricercare anche nella cultura mediterranea, fortemente centrata sulla famiglia come nucleo fondamentale della società.

La lettura dei dati è, poi, proseguita spaziando da temi relativi al rapporto con le autorità, al lavoro e studio e all’immigrazione. I Millennials, poi, trovano nel sacerdote e nell’insegnante i primi adulti di fiducia con cui interfacciarsi, che non siano parenti.

Nell’incontro, anche se sono state lasciate fuori dalla ricerca alcune tematiche più scottanti, è stata dipinta non una generazione perduta, ma il profilo di ragazzi che vedono il loro futuro bianco, e non nero; “bianco come la pagina da scrivere con le loro storie”.

 

Nell’anno scolastico 2018/19 l’Ufficio diocesano di Pastorale scolastica propone numerose occasioni d’aggiornamento: quattro incontri aperti a tutti gli insegnanti della diocesi dal titolo ”Qualcosa che serve a questa scuola”; laboratori didattici e metodologici divisi per ordine e grado per gli insegnanti di religione; tre incontri tra metodologia didattica ed approfondimento biblico per i docenti IRC titolari di classe e sezione; due corsi di approfondimento, il primo dal titolo “La sfida del nostro tempo. L’educazione come problema?”, e l’approfondimento biblico curato da don Marco D’Agostino, entrambi di tre incontri; infine cinque incontri di spiritualità proposti a docenti, studenti e famiglie. Anche quest’anno una vasta proposta con l’intento di contribuire alla qualità delle competenze non solo degli insegnanti di religione.

 

Programma completo dei percorsi di formazione

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