Gmg, il Vescovo Antonio durante la Messa a Graz: «Giovinezza età della spensieratezza e della responsabilità»

I 125 cremonesi per problemi tecnici non hanno visitato la seconda città dell'Austria e sono partiti subito per Katowice in Polonia dove vivranno il gemellaggio prima di giungere a Cracovia

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C’è grande entusiasmo tra i 125 ragazzi cremonesi che martedì 19 luglio hanno iniziato il loro viaggio di avvicinamento a Cracovia, per vivere la XXXI Giornata mondiale della Gioventù insieme a Papa Francesco e a centinaia di migliaia di coetanei provenienti da tutto il mondo. Il gruppo diocesano, guidato dal vescovo Antonio e da don Paolo Arienti, responsabile della pastorale giovanile, è giunto a Graz, seconda città dell’Austria, nella tarda serata di martedì per il pernottamento in albergo. Nella prima mattina di mercoledì 20, nella sala colazioni dell’hotel, mons. Napolioni, attorniato dai sacerdoti accompagnatori, ha presieduto l’Eucaristia animata nel canto dai ragazzi di Sant’Ilario-Sant’Agata. Nella breve riflessione il presule ha ricordato ai giovani che nella Messa Dio parla al cuore dell’uomo: «Questo – ha spiegato – chiede da parte nostra un grande ascolto. È proprio nell’ascolto che, giorno dopo giorno, si alimenta la fede e la vita viene illuminata».

Mons. Antonio ha ricordato poi che non si diventa cristiani in un attimo, ma che è necessario un percorso quotidiano durante il quale conoscere sempre meglio Gesù e la sua volontà. Meditando sul racconto della vocazione di Geremia ha poi rimarcato che essere giovani non può essere una scusa per non seguire il Signore: «San Giovanni Paolo II – ha proseguito – ha pensato proprio alle Gmg come occasione per tanti ragazzi di dare una sterzata alla propria vita. La giovinezza non è un alibi, è l’età buona, l’età bella non solo per essere spensierati, ma anche per essere responsabili».

Analizzando il Vangelo del Seminatore il celebrante ha ammonito i ragazzi ad avere sempre fiducia nella Parola di Dio che è capace di atticchire e portare frutto dappertutto: «Anche nelle discariche può crescere qualcosa!».

«Vivete queste giornate – ha concluso – con orecchi e occhi aperti e attenti per poter scorgere tutti i semi che il grande Seminatore è pronto a spargere in ciascuno di voi e negli altri».

Purtroppo per problemi tecnici il gruppo non ha potuto visitare il grazioso centro storico di Graz ed è partito subito per Katowice dove l’arrivo è previsto nel tardo pomeriggio. In questa importante città della regione storica della Slesia, nel Sud della Polonia, sui fiumi Kłodnica e Rawa, non lontana da Cracovia i cremonesi saranno dislocati nelle famiglie della zona: due per ogni casa. Il vescovo Antonio, invece, sarà ospite in una casa parrocchiale. E da giovedì inizierà il gemellaggio vero e proprio.

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Ha collaborato Matteo Lodigiani

Partecipanti al gemellaggio con Katowice

In 125 partecipano al gemellaggio con la diocesi di Katowice, dal 19 al 24 luglio. Circa 90 sono i giovani che provengono da fuori città:

  • 10 da Acquanegra-Fengo,
  • 4 da Torre de’ Picenardi,
  • 10 da Vescovato,
  • 4 da Solarolo,
  • 8 da Motta e Scandolara Ravara,
  • 1 da Trigolo,
  • 6 da San Matteo delle Chiaviche,
  • 28 da Brignano Gera d’Adda,
  • 9 da Soresina,
  • 4 dalla parrocchia di San Zeno di Cassano,
  • 1 da Dosimo,
  • 2 da Pizzighettone

Per quanto riguarda i giovani della città, invece, partecipano 2 giovani di San Giuseppe al Cambonino e in 20 da Sant’Agata e Sant’Ilario. Sono partiti martedì 19 anche 5 collaboratori della FOCr, insieme a don Paolo Arienti, responsabile dell’intera esperienza.

La partenza dei cremonesi e il programma della trasferta in terra polacca

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