Ultimo appuntamento, giovedì 18 giugno, con le celebrazioni di suffragio dei sacerdoti morti durante le settimane drammatiche dell’emergenza sanitaria per Coronavirus e per i quali non è stato possibile celebrare le esequie. Da qui il desiderio di ricordarli in una Messa presieduta dal vescovo e da vivere con e nelle rispettive comunità parrocchiali.
In questo senso il 18 giugno, nella memoria liturgica di sant’Imerio (patrono secondario della città e della diocesi di Cremona), è stata programmata la messa in suffragio di don Albino Aglio, parroco emerito di Sant’Imerio in Cremona (1981-2002). La celebrazione, per permettere un maggior afflusso di fedeli in piena sicurezza, si svolgerà alle 18 nella Cattedrale di Cremona.
Classe 1926, originario di Casalbuttano, don Albino Enrico Costante Aglio è stato ordinato sacerdote l’11 giugno 1949 dall’arcivescovo Giovanni Cazzani. I primi 14 anni di ministero lo hanno visto impegnato come “prete d’oratorio” prima a Cremona, nella parrocchia di S. Abbondio (1949-1956), e poi nell’allora unica parrocchia di Cassano d’Adda (1956-1962), assumendo poi l’incarico di economo spirituale nella parrocchia di S. Maria Immacolata e S. Zeno.
Nel 1963 fu nominato parroco di Calvatone; nel 1969 il trasferimento a Romanengo; per poi tornare a Cremona come parrocco di S. Imerio nel 1981.
Nel 2002 rinunciò alla guida della parrocchia per limiti di età, continuando a risiedere in città. Dal 2016 era ospite della casa di riposo “Giovanni e Luciana Arvedi” di via Massarotti dove è deceduto nella serata di mercoledì 18 marzo all’età di 93 anni.