Giornata contro l’Aids, il Vescovo: «Qui la speranza diventa concreta»

Nel pomeriggio di domenica 1° dicembre monsignor Napolioni ha incontrato gli ospiti e il personale della Casa della Speranza di Cremona

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In occasione della Giornata mondiale di lotta contro l’Aids, il vescovo Antonio Napolioni ha voluto incontrare gli ospiti, il personale e i volontari della Casa della Speranza, struttura diocesana fondata nel 2000, grazia alla volontà del vescovo Nicolini, adibita all’accoglienza di persone affette da Aids e sindromi correlate e non in grado di far fronte autonomamente alle proprie necessità.

La visita del Vescovo è stata l’occasione per presentare un’iniziativa voluta dalla Casa della Speranza e realizzata con la collaborazione della Cooperativa di Bessimo e del Comune di Cremona: tre spot pubblicitari finalizzati alla sensibilizzazione sul tema della malattia.

L’assessore al welfare di Cremona, Rosita Viola, ha sottolineato proprio l’importanza della diffusione del tema: «Come Amministrazione abbiamo sentito l’esigenza di impegnarci per promuovere questa campagna, soprattutto nei confronti dei giovani. Solo in questo modo possiamo fare passi avanti».

«Oggi c’è poca consapevolezza del problema Hiv – ha spiegato il dottor Giuseppe Carnevale, medico infettivologo tra i fondatori della Casa – perché non se ne parla. Noi vogliamo invece che ci si ricordi che il problema, il rischio esiste, ma che c’è anche la possibilità di uscirne, di affrontare le fatiche insieme, sostenendosi come in una famiglia».

Sulla stessa linea si è articolata anche la riflessione di Napolioni: «È stato bello vedere alcuni dei presenti recitare negli spot che sono stati girati. Ma è ancor più bello pensare che tutti siete attori: voi che vivete qui, medici, infermieri, volontari, le suore Catechiste di Sant’ Anna agite, insieme, dando una grande testimonianza di vita. E’ qui che la speranza diventa concreta». Ed ha aggiunto che la «vita in comune, la familiarità, è un valore aggiunto: l’incontro con il Signore, a cui l’Avvento ci prepara, è più facile da sperimentare se si è insieme, non soli».

Anche don Pier Codazzi, responsabile della Caritas diocesana, a cui Casa della Speranza fa riferimento, ha richiamato alla concretezza di questa esperienza: «Io ho avuto amici che non ce l’hanno fatta, quindi sento particolarmente vicino questo luogo. Qui vedo soprattutto relazioni belle, che sono il nostro vero valore aggiunto. Per questo mi pare opportuno ringraziare chi si impegna, chi si mette a disposizione oltre la propria professionalità, e chi mi ha preceduto, don Antonio Pezzetti. Se questo luogo è realmente una casa di Speranza lo si deve anche a loro».

L’incontro si è concluso con un momento di preghiera guidato dal Vescovo, che ha invitato i presenti ad affidarsi a Maria «che è Madre della speranza, così che anche noi, come lei, possiamo esserne testimoni e riporre in essa la nostra fiducia».

 

Giornata mondiale contro l’Aids: dalla Casa della speranza tre spot pubblicitari di sensibilizzazione sul tema dell’HIV

Andrea Bassani
TeleRadio Cremona Cittanova
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