Giorgio Lamberti a Centro Campo: essere allenatori-educatori con il sorriso sulle labbra

L'ex nuotatore detentore di quattro record mondiali, che lunedì interverrà alla seconda serata per i dirigenti del Csi, mercoledì è stato ospite della rubrica sportiva di RCN

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Lunedì 29 ottobre al Centro pastorale diocesano di Cremona, per la seconda delle “Tre sere dirigenti” del CSI, interverrà Giorgio Lamberti. Ex nuotatore e detentore di ben quattro record mondiali, il 24 ottobre è stato ospite di “Centro Campo”, la rubrica settimanale dell’emittente radiofonica diocesana RCN in collaborazione con il CSI. L’appuntamento è ogni mercoeldì sera, poco dopo le 19, sulle frequenze 100.3 nella zona di Cremona e in streaming sul portale diocesano. Intervistato da Chiara Allevi, Lamberti ha parlato come allenatore-educatore della società sportiva Gantin.

Lo sport, dice Giorgio Lamberti, è «apprendimento delle tecniche sportive», oltre che essere un modo molto concreto per educare ogni persona al rispetto di sé, del proprio corpo e dei propri tempi. E soprattutto è educazione al sacrificio e alla sconfitta. Ha poi raccontato di un anno, il 1988, per lui molto difficile a causa dell’esame di maturità e di una non qualificazione alle olimpiadi di Seul. Difficile, ma altamente formativo. Ha concluso il suo intervento anticipando ciò che dirà ai dirigenti che saranno presenti lunedì prossimo: «senza pretendere di parlare ex cattedra, penso che sia importante gestire i gruppi, soprattutto di adolescenti, con il sorriso sulle labbra e la spensieratezza, cercando di dare loro sempre nuovi stimoli e gratificazioni. Perché lo sport è anche un’occasione per evadere da tutte le sollecitazioni e le tensioni».

Nella puntata del 24 ottobre prima di Giorgio Lamberti è stato intervistato don Paolo Arienti, assistente spirituale del CSI Cremona. Un figura, la sua, che testimonia quanto i valori educativi del CSI siano riconosciuti come attinenti all’azione pastorale della Chiesta. Don Paolo Arienti ha spiegato il perché si è scelto di dare alla seconda serata dirigenti il titolo “Lo sport al servizio dell’educazione”: «Lo sport – ha affermato – promuove l’essere umano come creatura di relazione. Tutto quello che l’uomo fa è educativo nella misura in cui tende a liberare le risorse dell’essere umano e non a schiavizzarlo. Lo sport di conseguenza è educativo nella misura in cui facilita e sviluppa la capacità dell’uomo, le sue attitudini, le sue caratteristiche peculiari. E quindi diventa a servizio dei desideri sereni».

 

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