È conosciuto in tutto il mondo come “la voce di Assisi”: Frate Alessandro, francescano della città del Poverello, sabato 9 novembre sarà a Soresina (CR) per mettere la sua straordinaria voce a servizio della solidarietà. Il frate tenore, infatti, si esibirà in concerto, alle 20.45, nella chiesa di San Siro vescovo, con la partecipazione del Coro Psallentes, diretti dal maestro Alessandro Manara e all’organo il M.o Giuseppe Caffi, per una serata di raccolta fondi per il restauro organo della parrocchiale stessa.
Il concerto con Frate Alessandro si svilupperà in quattro parti, ciascuna introdotta da una lettura: sarà, così, un itinerario musicale che proporrà anche una riflessione sui contenuti della fede. La prima parte sarà dedicata alla Vergine Maria, la seconda parte sarà incentrata sul mistero della Santa Eucaristia, la terza parte celebrerà la gloria di Dio e, infine, la quarta parte sarà dedicata ai Santi.
Fra Alessandro Giacomo Brustenghi è nato a Perugia nel 1978, fin da giovanissimo si avvia allo studio della musica affascinato dal mondo della composizione, ma anche della poesia e della narrativa. Grazie al successo raccolto con la sua attività musicale e le sue incisioni frate Alessandro ha avuto la possibilità di viaggiare in Europa, negli Stati Uniti, in Russia e in Australia raggiungendo, grazie a un’intensa collaborazione con i mass-media, milioni di persone con il canto e la testimonianza. I proventi derivati dalla vendita dei suoi dischi sono stati destinati a progetti missionari legati alla Provincia religiosa a cui frate Alessandro appartiene
Frate minore attualmente presso la Porziuncola, è impegnato in diversi servizi legati al convento e alla Basilica.
Il concerto sarà dunque un’importante occasione culturale per contribuire all’opera di restauro dell’organo della chiesa parrocchiale.
A oltre due anni dallo smontaggio (maggio 2016) e a quattro dall’inizio dell’iter burocratico (2014), la Comunità di Soresina si riappropria, nel 2018, del suo organo a canne (Serassi – Balbiani 1808-1887): uno strumento musicale antico e complesso, a trasmissione meccanica, dalla sonorità sorprendente. Un bene di grande valore storico, liturgico e culturale. Che appariva definitivamente perduto ed è stato ritrovato. Recuperato alla sua originaria efficienza.
Il restauro è reso possibile grazie all’impegno del Consiglio per gli Affari Economici della Parrocchia, che ha “rischiato” l’impresa e ha consegnato, ai soresinesi di oggi e alle generazioni future, un segmento di storia e una significativa porzione del loro patrimonio culturale. Grazie, soprattutto, alla ditta “Bottega Organaria Cremonesi & D’Arpino” di Soncino per l’opera certosina e sapiente del restauro conservativo (pdf scheda restauro organo) a cui hanno partecipato la ditta “Rizzi Luigi restauri” di Cremona, il maestro Alessandro Manara che, con il “Coro Psallentes”, in questi anni di “lavori in corso”, ha promosso e promuove iniziative per sensibilizzare la comunità e sostenere economicamente l’operazione. Un particolare riconoscimento deve essere, infine, riservato a Francesco Stoppelli, che non ha risparmiato energie e risorse, tempo e fatica per supportare con intelligenza e passione l’attività degli organari.