Fidae, l’incontro con il Vescovo: «La scuola è laboratorio del futuro»

Nella mattinata di mercoledì 19 maggio l’incontro regionale al Santuario di Caravaggio con molti istituti collegati online

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La scuola come «laboratorio del futuro» in cui «si prepara il mondo nuovo». È questo il messaggio di fiducia e speranza che il vescovo Antonio Napolioni ha rivolto alle scuole cattoliche primarie e secondarie della Lombardia aderenti alla Fidae riunitesi in preghiera nella mattina di mercoledì 19 maggio. Un incontro svoltosi in presenza nella basilica del Santuario di Caravaggio e vissuto in collegamento online da molte scuole.

L’occasione per «ringraziare il Signore per l’anno scolastico concluso, pregare per una ripresa nella normalità il prossimo settembre e porre sotto la protezione della Madonna tutte le nostre scuole», ha spiegato introducendo il momento di preghiera il cremasco don Giorgio Zucchelli, presidente della Fidea Lombardia. Il pensiero era rivolto a tutti gli alunni, le loro famiglie, gli insegnanti e l’intero personale.

In basilica hanno preso posto i ragazzi della scuola “Conventino-La Sorgente” di Caravaggio e quelli del centro scolastico “Giovanni Paolo II” di Melegnano, in rappresentanza dei vari istituti aderenti alla Fidae sul territorio regionale, che si sono uniti alla preghiera in diretta dai propri istituti.

«Sono molto felice», sono state le prime parole ricolte dal vescovo Napolioni agli studenti, cui ha ricordato di essere «qui per chiedere al Signore che ci prenda per mano: nella preghiera e nella vita».

Tre i momenti che hanno scandito la preghiera: dopo aver rivolto lo sguardo a Gesù vero Maestro, si è preso coscienza di essere tutti fratelli e discepoli di Gesù, con l’impegno a farsi testimoni del Vangelo nel mondo. Stimoli ai quali ha fatto riferimento anche monsignor Napolioni nella propria riflessione, nella quale si è focalizzato in particolare sulla novità dell’insegnamento del Maestro che si radica nel comandamento dell’amore.

«Da dove viene questa novità?», ha domandato il Vescovo, che ha chiesto ai ragazzi: «Basta che passi il tempo per essere nuovi? Ogni anno che passa siamo più nuovi o più vecchi? Siamo al mondo per invecchiare o rinnovarci?».

«Dobbiamo diventare gli specialisti del nuovo», la risposta data da monsignor Napolioni che ha invitato a guardare al Cielo, da dove «viene la novità della vita». Da qui l’auspicio «che ci sia un po’ di Cielo nei nostri sentimenti e nelle nostre scelte…».

Non è mancato naturalmente un richiamo alla figura di Maria, «grande maestra di vita, autorevole perché umile, vicina a noi ogni volta che la invochiamo». A lei ha affidato tutti i ragazzi, perché la loro vita abbia gusto e possa darne a tutti quelli che incontrano.

L’obiettivo di questa iniziativa è stato quello di unire tutte le scuole lombarde in un momento in cui condividere esperienze e difficoltà. Ma anche amicizie: l’auspicio è quello di potersi ritrovare davvero tutto in presenza il prossimo anno, come possibilità per pregare insieme ma anche per conoscersi meglio a vicenda: dirigenti, insegnanti e alunni. Una sosta rinfrancante nel cammino quotidiano per illuminare e dare forza all’opera educativa portata avanti dai diversi istituti e ispirata ai valori cristiani.

Photogallery della celebrazione

TeleRadio Cremona Cittanova
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