Festival della Missione a Milano, dal 29 settembre al 2 ottobre

Ghilardi: «Utile per conoscere il mondo missionario più da vicino, è un evento che guarda ai giovani, propedeutico anche alla Giornata mondiale della gioventù del 2023»

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A cinque anni dalla prima edizione, dal 29 settembre al 2 ottobre si svolgerà a Milano il secondo Festival della Missione. L’evento, in programma a cavallo tra i due mesi, farà anche da apripista agli eventi dell’ottobre missionario. La scelta della location è il risultato di un percorso di valutazione promosso dalla Conferenza episcopale lombarda, dopo che, in seguito all’edizione di Brescia del 2017, il festival si è trasformato da evento diocesano a evento nazionale coordinato da un consiglio direttivo del Festival della Missione.

Il tema deciso per il festival è “Vivere perDono”, slogan che incarna appieno il senso della missione. Esso è la sintesi di un approfondito e articolato lavoro svolto dalla Commissione scientifica, coordinato da suor Elisa Kidanè e dai suoi componenti: suor Briseida Cotto Ayala Maria, suor Teresa Ratti, don Roberto Repole, padre Mario Menin, Luca Moscatelli e Alex Zappalà. La direzione artistica è stata invece affidata alla giornalista Lucia Capuzzi.

Tra gli organizzatori, il sacerdote cremonese don Maurizio Ghilardi, che spiega: «Si tratta di un’occasione per conoscere il mondo missionario più da vicino, perché sono coinvolti i missionari che, nelle situazioni e nei luoghi della vita quotidiana, incontreranno le persone e si racconteranno faccia a faccia».

Un programma ricco quello articolato sui quattro giorni del festival, con numerosi ospiti e altrettante testimonianze. Tra i molti relatori mons. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, mons. Mario Delpini, arcivescovo di Milano, mons. Giuseppe Satriano arcivescovo di Bari-Bitonto e presidente della Commissione episcopale per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese, l’ex Presidente del Consiglio Mario Monti, lo scultore Jago, Zakia Seddiki, moglie dell’ambasciatore Luca Attanasio, ucciso in Congo nel 2021, presidente e fondatrice dell’associazione umanitaria Mama Sofia, Patrick Zaki attivista egiziano, nato da genitori di religione cristiana ortodossa copta, arrestato all’aeroporto del Cairo nel febbraio 2020 e rilasciato nel 2021, don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele, padre Pierluigi Maccalli, missionario della Società delle Missioni Africane, rapito in Niger nel 2018 e rilasciato in Mali nell’ottobre del 2020, e il cremonese don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei e presidente della Fondazione Don Primo Mazzolari.

Poi i missionari, sacerdoti, artisti, giornalisti, teologi, scrittori e attivisti, per un totale di oltre settanta interventi. Per maggiori informazioni e per consultare il programma (in aggiornamento) del festival, visita il sito www.festivaldellamissione.it.

«Il Festival della Missione 2022 si svolgerà ancora nei “solchi” scavati dalla pandemia – raccontano dall’organizzazione –. Pur riconoscendo di vivere in una situazione di grande sofferenza generalizzata, sia a livello locale che planetario, dopo un’attenta verifica del lavoro fatto nella passata esperienza 2017, di una riorganizzazione della struttura del Festival, cercando di tenere il cuore e la mente sempre tesi verso nuovi orizzonti, abbiamo deciso di mettere in cantiere il nuovo Progetto della seconda edizione. Consapevoli della complessità del tempo che stiamo vivendo, crediamo sia maturo il momento per seminare quell’immaginazione creativa e quell’audacia missionaria tante volte evocata da papa Francesco: “Questo è il tempo propizio per trovare il coraggio di una nuova immaginazione del possibile, con il realismo che solo il Vangelo ci può offrire”».

Questa edizione vedrà sul territorio ospitante la realizzazione di un pre-Festival e di un post-Festival che coinvolgeranno, in modo particolare, le parrocchie, le scuole, le università, con l’obiettivo di lasciare un “testimone” per la futura edizione. Conclude Ghilardi: «È un festival dunque che guarda ai giovani, propedeutico anche alla Giornata mondiale della gioventù del 2023».

Matteo Cattaneo
TeleRadio Cremona Cittanova
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