Emmaus, con i mercati chiusi incerto il futuro delle persone accolte

L’associazione lancia un accorato appello: «Non lasciateci soli»

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La sopravvivenza della comunità Emmaus di Canove de’ Biazzi (Torre de’ Picenardi) è a rischio. È un altro effetto collaterale dell’emergenza coronavirus. Massimo Bondioli, presidente dell’associazione “Amici di Emmaus” di Piadena-Drizzona, lancia un appello.

L’associazione aderisce al movimento internazionale fondato dall’Abbé Pierre, ed è attiva da 26 anni sul territorio cremonese. Da una ventina d’anni, i volontari accolgono nella comunità di Canove de’ Biazzi persone con difficoltà di tipo economico, sociale e umano. Oltre cento i cittadini sinora accolti: aiutati a ripartire e a ritrovare speranza e dignità.

«Nelle comunità Emmaus – ricorda Bondioli – i poveri escono dal circuito assistenziale e si mantengono attraverso la raccolta a domicilio di materiale usato, che viene rivenduto nei nostri mercatini solidali». Diversi i benefici: i cittadini possono fare del bene semplicemente svuotando soffitte e cantine, gli ospiti della comunità autofinanziano il loro reinserimento sociale e le persone con minori disponibilità economiche possono accedere con una spesa minima all’acquisto di mobili, vestiti e oggetti vari, senza contare la riduzione dello spreco e dei rifiuti.

L’epidemia in atto ha imposto tuttavia una stretta sui contatti sociali e le occasioni di assembramento e, di conseguenza, la chiusura dei mercatini di Piadena, Canove e del Centro del riuso di Cremona. «La disponibilità economica dell’associazione – nota il presidente – ci consente un’autonomia di pochissime settimane, dopo di ché saremo costretti a chiudere. Che ne sarebbe allora delle dodici persone attualmente accolte? Chi se ne farebbe carico?».

Come sempre nei momenti più critici, gli ultimi e gli emarginati sono coloro che rischiano di pagare il prezzo più alto. Per questo, per la prima volta nella sua storia, l’associazione lancia un appello: «Non lasciateci soli». È possibile contribuire con una donazione (detraibile dalla dichiarazione dei redditi) sul conto corrente di Banca Etica intestato ad “Amici di Emmaus odv” (iban IT02T0501811200000000000206, causale Contributo solidarietà coronavirus).

Gli Amici di Emmaus auspicano inoltre che la politica individui azioni di sostegno e agevolazioni per realtà di questo genere.  Info al numero 0375/94167 e alla mail emmaus.piadena@libero.it.

Riccardo Negri
TeleRadio Cremona Cittanova
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