“Droga libera o libertà dalla droga?”: un convegno tra scienza e Costituzione (AUDIO)

Un medico e un avvocato informano sulle conseguenze del consumo di droghe e della liberalizzazione della cannabis

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Preoccupazione, consapevolezza e sensibilizzazione: ecco le tre parole chiave dell’incontro organizzato dall’associazione “Family Day – Difendiamo i nostri figli” (sede di Piacenza) e presentato dal dottor Paolo Emiliani, medico chirurgo e presidente del Movimento per la Vita di Cremona, con il patrocinio della Provincia di Cremona, tenutosi nel pomeriggio di domenica 12 gennaio presso l’ex chiesa di San Vitale a Cremona.

Ospiti e relatori il prof. Giovanni Serpelloni, medico chirurgo specialista di medicina interna ed ex capo del Dipartimento delle Politiche Antidroga del Ministero degli Interni, e l’avv. Gabriele Borgoni, membro del centro studi “Rosario Livatino” e membro dell’associazione organizzatrice dell’evento.

«Il tema dell’incidenza della tossicodipendenza nel nostro Paese ha una rilevanza sociale ed una incidenza pubblica tale che non può non interessare la politica», esordisce il moderatore, sottolineando così l’obiettivo dell’evento: non un teatro di scontro tra proibizionisti ed anti-proibizionisti, quanto piuttosto il desiderio di «approfondire il tema della tossicodipendenza da un punto di vista culturale e sociale» e quindi «capire le ricadute di una scelta piuttosto che di un’altra».

La recente relazione del dipartimento delle politiche antidroga, utilizzata come punto di partenza dell’incontro,

mostra un trend crescente nell’ultimo anno in merito al consumo di droghe, tra le quali, senza dubbio, primeggia la cannabis. Come chiare conseguenze si registrano aumento di ricoveri per uso di sostanze psicotrope, incidenti e morti: i dati mostrati dai relatori sono indubbiamente allarmanti. Occorre che le amministrazioni pubbliche si impegnino ad escogitare «strategie di prevenzione, assistenza, cura e riabilitazione basate sulle evidenze scientifiche», suggerisce l’esperto di neuroscienze Serpelloni.

Proprio queste numerose evidenze scientifiche, ovvero i risultati di ricerche dimostrate, pubblicate ed accettate dalla comunità scientifica, non lasciano dubbi circa i danni e le conseguenze del consumo di droghe, quali alterazioni di strutture cerebrali, danni ad organi e sistemi, alterazioni comportamentali, della memoria e di svariate funzioni cognitive, variazioni genetiche ed epigenetiche e, non ultime, problematiche sociali.

 

L’intervento del dott. Serpelloni

 

Davanti ad un problema complesso, nel quale rientrano moltissime variabili – dalle evidenze scientifiche alle ideologie personali, dalle fake news ai report ufficiali – bisogna agire con coscienza e concretezza, come ripreso dal secondo ospite, l’avvocato Borgoni. Infatti, è bene non perdere di vista le ricadute delle scelte politiche e legislative sul tessuto sociale. L’avvocato ha così presentato le attuali norme vigenti e ha preso in considerazione luci e ombre della legalizzazione della cannabis per uso ricreativo, mettendo in evidenza la fragilità dell’impalcatura legislativa e ponendo l’accento sulla questione educativo-pedagogica della Legge. Questo senza mai schierarsi politicamente, ma in modo scientifico e razionale, in quanto l’obiettivo è «salvaguardare i nostri giovani: perché una nazione che non investe sui giovani è una nazione senza futuro».

 

L’intervento dell’avvocato Borgoni

Andrea Bergonzi
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