“Don Bosco: il musical”: domenica alle 21 in Seminario la “prima”

Lo spettacolo è proposto da seminaristi insieme agli studenti del liceo "Vida"

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Domenica 11 febbraio, alle 21, nel salone Bolognini del Seminario di Cremona, sarà messo in scena “Don Bosco: il musical”. «L’idea di realizzare un musical – spiega il seminarista Andrea Bassani, nella veste di regista – è nata parecchi anni fa come modalità per ringraziare i gruppi di fedeli che pregano per il Seminario».

Per questo, solitamente, gli spettacoli erano proposti il 25 aprile, ossia la giornata di festa dedicata a “rosarianti” e “fortes in fide”. Così sarà anche quest’anno, ma con una sorta di anteprima proprio nell’ambito della festa di san Giovanni Bosco.

«La data dall’11 febbraio – spiega Bassini – vuole celebrare pienamente il personaggio che abbiamo scelto di mettere al centro del nostro lavoro. La decisione di produrre un musical incentrato su don Bosco, viene dalla volontà di riflettere, e far riflettere, a partire da una figura che ha speso la sua vita investendo sui giovani».

«Il mio personaggio – spiega Francesco Mazza, che interpreta don Bosco – ha vissuto in pieno la realtà dell’oratorio. E, di fatto, è quello a cui saremo chiamati noi, almeno nei primi anni del nostro ministero. Quindi vedo in modo molto positivo la possibilità di confrontarsi e lasciarsi ispirare da una figura di così grande spessore».

Il contenuto sembra quindi essere l’arma vincente di questo recital che, però, non lascia da parte la forma.

«Stiamo lavorando al musical, insieme ai ragazzi del liceo Vida, da più di un anno – precisa Andrea Bassani – perché vogliamo mettere in scena qualcosa di bello, di ben strutturato. Pur sapendo di non essere professionisti, vogliamo impegnarci al meglio delle nostre possibilità”.

Tra le caratteristiche di questa esperienza teatrale c’è proprio la collaborazione messa in atto tra seminaristi e studenti del liceo con sede presso la struttura di via Milano. «È il cuore della proposta – secondo Michele Gardani, seminarista di seconda Teologia – perché permette di creare un gruppo eterogeneo che, però, condivide un sogno grande: far sognare, insieme a noi, il nostro pubblico».

Locandina del musical

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