È disponibile la “Guida ufficiale 2025” della Diocesi di Cremona, edita da TeleRadio Cremona Cittanova e acquistabile al prezzo di 15 euro presso la Curia vescovile di Cremona e la Casa della comunicazione. In copertina, in occasione del Giubileo, un particolare del crocifisso di sant’Omobono, davanti al quale, secondo la tradizione, sant’Omobono pregava e morì il 13 novembre 1197, scelto come segno giubilare per l’apertura diocesana dell’Anno Santo e per tutto il Giubileo esposto nella Cattedrale di Cremona. Infatti, come spiega il vescovo Antonio Napolioni nel messaggio introduttivo, questo Anno Santo è da vivere insieme come comunità diocesana «in un cammino di popolo che ha bisogno di uno stile appunto sinodale, di condivisione e corresponsabilità, che va pian piano crescendo anche nella Chiesa cremonese. Lo viviamo nello stile del servizio, non della carriera, per cui anche il più anziano e l’ultimo arrivato hanno tanto da dire e da dare».
Chiesa cremonese che, su un territorio di poco più di 1.900 chilometri quadrati e più di 360.500 residenti: la maggior parte (oltre 240mila) nella provincia di Cremona, seguita da quelle di Bergamo (65.700 circa) e Mantova (poco più di 38.900), e infine le quattro parrocchia dell’unità pastorale di Cassano d’Adda, in provincia di Milano, che contano oltre 15.800 abitanti.
Il volume, composto da 440 pagine, grazie ai dati raccolti dalla Cancelleria vescovile, fotografa la realtà diocesana, con le 221 parrocchie sparse nelle cinque zone pastorali e alcune delle quali riunite in 42 unità pastorali. Sul territorio, tre santuari diocesani: Santa Maria del Fonte a Caravaggio, Beata Vergine della Misericordia a Castelleone e Beata Vergine della Fontana a Casalmaggiore. Santuari che quest’anno rivestono un particolare significato essendo, insieme alla Cattedrale di Cremona, chiese giubilari.
Come sempre ad aprire l’annuario c’è una sintetica fotografia della Chiesa universale e della Curia Romana, e di quella della regione ecclesiastica lombarda.
A comporre il clero diocesano, insieme al vescovo Antonio Napolioni e all’emerito Dante Lafranconi, 265 sacerdoti, di cui 18 attualmente in servizio fuori diocesi; 4 invece i sacerdoti extradiocesani in servizio in diocesi. I diaconi permanenti sono 16. Otto i vescovi originari della terra cremonese. In appendice il “Presbiterio celeste”, ovvero il ricordo dei sacerdoti defunti dal 1960 a oggi.
Sulla Guida diocesana sono specificati anche gli istituti religiosi: 3 quelli maschili, suddivisi in 4 comunità e con un totale di 27 religiosi (di cui 21 presbiteri); 14 quelli femminili, con 192 religiose suddivise in 24 comunità, cui sono da aggiungere i due monasteri di clausura (le Domenicane a Cremona e le Visitandine a Soresina) con le 25 monache. Da segnalare anche gli istituti secolari (2 maschili e 5 femminili) e le associazioni pubbliche e private di fraternità religiosa.
Chiude il volume lo stradario del Comune di Cremona, che illustra l’appartenenza alle rispettive parrocchie di ogni arteria cittadina, anche quelle di più recente ufficializzazione.
Dopo l’invito a un uso frequente della Guida della Diocesi di Cremona, al fine di «incontrarci e conoscerci», il vescovo Napolioni nel messaggio introduttivo, esorta tutti i fedeli cremonesi a essere «in cammino dunque, “pellegrini di speranza” insieme a tutti i figli di Dio nel mondo, ci incontreremo nel nome del Signore, e serviremo con generosità il Suo progetto di salvezza».