“Dinanzi a noi un presepio grande come il mondo”

Le solenni celebrazione natalizie presiedute dal Vescovo Napolioni in Cattedrale, con lo sguardo all'umanità cui Dio si rivela e al cammino di giustizia e di pace da percorrere insieme

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Notte di luce, come in tante comunità cristiane sparse nel mondo, e annuncio di salvezza e di gioia proclamato nella bellezza della liturgia: è il Natale di Gesù celebrato in Cattedrale, con la presidenza del Vescovo Napolioni, nella Messa della notte e nel Pontificale del mattino di martedì 25 dicembre. Numerosa e partecipe l’assemblea, intensa e curata la preghiera, allietata dal Coro della Cattedrale di Cremona e dalla presenza di concelebranti del Capitolo dei Canonici e dei seminaristi diocesani.

La celebrazione della notte, che ha potuto essere diffusa nella diretta tv, a cura dal Centro televisivo diocesano TRC e sulle pagine social della diocesi di Cremona, ha avuto inizio come da tradizione allo scoccare della mezzanotte. Presente alla solenne concelebrazione anche il vescovo emerito Lafranconi.

Nella riflessione proposta dopo la proclamazione del Vangelo monsignor Napolioni ha suggerito di lasciarsi conquistare dal fascino del presepio, piccola immagine di un grande progetto di “popolo”, intriso di fragile umanità, nella mente di Dio fin dal giorno della creazione. Proprio la ricorrenza del termine “popolo” nei brani della Liturgia della Parola è stata colta dal Vescovo come richiamo ad un progetto di società e di politica che sappiano includere, disarmando ogni tentazione di settarismo o pregiudizio.

“Il Natale – ha affermato il Vescovo – richiede il coraggio di inginocchiarsi dinanzi a questo progetto di vita e di società”. Celebrarlo significa testimoniare la propria fede traendone le conseguenze coerenti. Non sarà Natale, se non sarà per tutti, offerto a tutta l’umanità come dono gratuito di salvezza. e di gioia.

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Nella messa del giorno – anch’essa trasmessa in diretta dai mezzi della comunicazione – la riflessione di monsignor Napolioni, prendendo le mosse dalla profezia di Isaia nella prima Lettura, ha invece posto in luce il dinamismo del cammino quale cuore dell’esperienza natalizia. “I piedi” del messaggero che reca buone notizie sono davvero “belli” – come si esprime il testo biblico – e altrettanto sono i passi di chi accetta di diffondere oggi l’annuncio cristiano, ponendosi a fianco di tanti uomini e donne in ricerca.

A questo proposito il Vescovo ha fatto cenno anche all’ultima Lettera Pastorale “Gesù per le strade” nata dal percorso di due anni di ascolto del mondo giovanile della Diocesi. E ha rimarcato quanto sia unanime, da parte delle nuove generazioni, il desiderio di avere accanto cristiani adulti e credibili. E di una Chiesa attenta e coerente.

Al termine della celebrazione in Cattedrale è stata impartita dal Vescovo la benedizione Apostolica, augurando ai presenti – e a tutti i fedeli – una “splendida ferialità”, un Natale “sostanzioso” che sappia fare attecchire ogni germoglio di gioia cristiana nella vita quotidiana.

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