Deceduto don Asinari, parroco emerito di Sabbioneta: lunedì mattina i funerali

La salma del sacerdote esposta nella chiesa dell'Incoronata; la mattina del 27 febbraio alle 10 le esequie in chiesa parrocchiale

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È deceduto nella notte tra venerdì 24 e sabato 25 febbraio, nella sua casa di Sabbioneta, don Ennio Asinari, per 28 anni parroco e per altri 14 collaboratore parrocchiale nella “città ideale” voluta da Vespasiano e diventata nel 2008 patrimonio dell’Unesco. La salma sarà esposta nella chiesa dell’Incoronata sino ai funerali, che il vescovo Antonio Napolioni presiederà lunedì 27 febbraio alle 10 nella chiesa parrocchiale di Sabbioneta.

Aveva compiuto 91 anni lo scordo 21 gennaio don Ennio, sacerdote mantovano originario di Commessaggio ordinato sacerdote il 29 giugno 1957 (una classe di otto confratelli, oggi rappresentata solo da mons. Giuseppe Soldi).

Il suo primo incarico pastorale è stato come vicario a Pomponesco, che ha lasciato dopo sette anni per andare Casaletto di Viadana con l’incarico di parroco di S. Ignazio, comunità che ha guidato per 16 anni.

Nel 1980 l’approdo a Sabbioneta, la “Stella”: 28 anni da parroco (e dal 1988 anche come amministratore parrocchiale di Ponteterra). Dando molto alla parrocchia, alla comunità cittadina e alla sua cultura, tanto da essere insignito nel 2003 del titolo di commendatore della Repubblica e nel 2018 della Cittadinanza Benemerita.

Lui che a 50 anni si iscrisse all’Università «perché gli esami ti obbligano a studiare a fondo, e perché quello che studi diventa tuo e ti fa crescere», con una laurea in Teologia dogmatica e una in Filosofia, dal 2006 al 2022 fu anche ispettore del Ministero per i Beni culturali.

A Sabbioneta ha promosso convegni e dibattiti, aperto la prima scuola di teologia per laici (e anche per sacerdoti), mostre d’arte, il restauro di opere antiche e l’archiviazione di documenti storici, salvando dall’abbandono 275 mila documenti dell’archivio parrocchiale. Proprio riordinando e catalogando queste carte trovò un libretto scritto in latino con le Leggi di Vespasiano, che ha poi tradotto e pubblicato.

Tra i segni più significativi e visibili dell’impegno di don Asinari per la città e per la comunità di Sabbioneta c’è senza dubbio la cooperativa “A passo d’uomo”, centro culturale fondato nel 1983 con la missione di promuovere la cultura valorizzando la storia e il patrimonio di Sabbioneta, attraverso iniziative e produzioni editoriali, tra cui il periodico “A passo d’uomo”.

Il suo contributo alla conservazione e alla promozione del patrimonio storico-artistico e culturale della città si lega anche alla scoperta del Toson d’Oro al collo dei resti di Vespasiano Gonzaga nel luglio 1988 all’interno della chiesa dell’Incoronata, dove tuttora Vespasiano e la sua famiglia riposano, e dove si è deciso di allestire la camera ardente.

Per festeggiare i suoi 88 don Asinari anni ha pubblicato l’autobiografia “Un don per amico”: dialogo illustrato con uno studente universitario che ha frequentato il suo studio per le proprie ricerche.

Lasciata la guida della parrocchia di Sabbioneta nel 2008, sino allo scorso anno don Asinari è stato collaboratore parrocchiale nella comunità pastorale “Maria Madre della Chiesa” formata dalle parrocchie di Breda Cisoni, Ponteterra, Sabbioneta e Villa Pasquali.

 

Leggi l’intervista a don Asinari nell’edizione Stelle di Riflessi Magazine

TeleRadio Cremona Cittanova
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