«Dalla paura all’incontro», storie e numeri dell’immigrazione con mons. Perego e l’avvocato Mbody

L'arcivescovo di Ferrara-Comacchio e il primo avvocato africano del Foro di Milano ospiti della parrocchia di Castelleone nel secondo appuntamento del Novembre Sociale

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”Immigrazione: dalla paura all’incontro”, è stato il tema del secondo incontro del Novembre Sociale, tenutosi lo scorso 17 novembre, iniziativa organizzata dalla Parrocchia di Castelleone. Per trattare un argomento così attuale e molto sentito dall’opinione pubblica  sono intervenuti come relatori  S.E. mons. Giancarlo Perego, Arcivescovo di Ferrara e Comacchio, già direttore della Fondazione Migrantes e l’avvocato Abdoulaye Mbody, primo avvocato africano del foro di Milano.

Mons. Perego ha impostato il suo intervento fornendo una serie di dati sul fenomeno delle migrazioni per illustrarne la vastità e la complessità, ma anche per dimostrare come la percezione di molte persone riguardo all’immigrazione sia lontana dalla realtà. Sarebbe necessario poter contare su una corretta informazione per valutare il fenomeno migratorio con maggiore consapevolezza e serenità.

All’interno degli oltre 5 milioni e 200 mila stranieri presenti nel nostro paese, concentrati soprattutto nel nord, mons. Perego ha individuato alcuni mondi. Si parte con il mondo del lavoro, una parte importante del tessuto produttivo del nostro paese è costituito da stranieri, non solo per i servizi alla persona, ma anche nel settore imprenditoriale e commerciale. Il mondo della famiglia che genera matrimoni misti con il contributo di nascite alla scarsa crescita demografica italiana. Il mondo della scuola che vede ormai il 10% di studenti di origine straniera e il mondo religioso. Esiste poi il piccolo mondo dei richiedenti asilo e dei rifugiati.

Ascolta l’intervento di mons. Perego

L’avvocato Abdoulaye Mbody ha dato un taglio molto dinamico e spigliato al suo intervento presentando un video dove comparivano anche i suoi genitori per spiegare la storia della loro famiglia. Il padre di Abdoulaye era uno dei tanti vu cumprà che s’incontravano in Italia, ma grazie alla sua forza di volontà e all’aiuto di alcune persone ha potuto trovare un lavoro regolare e ricongiungersi alla sua famiglia. Abdoulaye spinto dall’esempio del padre, alle sue capacità e all’aiuto di chi ha creduto in lui, come la sua maestra, è riuscito a laurearsi e a diventare avvocato. Mbody ritiene che il titolo dell’incontro inquadri in maniera corretta il problema dell’immigrazione: i problemi nascono dalla paura dell’incontro, dal non voler conoscere la realtà dei migranti.

Ascolta l’intervento dell’avvocato Mbody

 

 

 

Eugenio Clerici
TeleRadio Cremona Cittanova
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