Castelverde, all’Opera Pia clima natalizio ricco di iniziative

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Non è un fatto nuovo che l’Opera Pia sia nel cuore dei castelverdesi e dei cremonesi in generale, ma quest’anno nel tempo del Natale l’affetto e la vicinanza del territorio si sono potute toccare con mano da ospiti e dipendenti. Lunedì 20 dicembre il sindaco Graziella Locci, in visita ufficiale con fascia tricolore, ha portato ad ogni degente di RSA e RSD il saluto dell’intera cittadinanza; nel pomeriggio lo zampognaro Marcello Berbenni di Casalbuttano ha allietato l’atmosfera con le tipiche nenie natalizie riportando gli ospiti agli anni giovanili quando i pastori scendevano a valle. Il giorno successivo i degenti hanno ricevuto in dono un piccolo grazioso presepe dono della San Vincenzo parrocchiale unitamente agli auguri scritti dai bambini della catechesi dell’oratorio Sacro Cuore. Mercoledì 23 è stata la volta dell’Unitalsi cremonese (nella foto) che ha guidato la recita del Rosario e ha animato la tombolata natalizia.

Infine il giorno della vigilia Giuseppe Scalisi, presidente della Pro Loco di Castelverde, ha impersonato Babbo Natale con grande gioia dei nonni e dei ragazzi del San Giuseppe. In RSA, Santa Claus, con il tipico costume rosso e la folta barba bianca, ha distribuito dei sacchetti di caramelle e le borsine di stoffa colorate confezionate a mano dalle volontarie della parrocchia: un dono assai utile da attaccare ai walkers e alle carrozzine.

La mattina di Natale, poi, il parroco di Castelverde, don Giuliano Vezzosi, assistito dal diacono Umberto Bertelle, ha celebrato la Messa del giorno nella cappella: la celebrazione è stata trasmessa, attraverso l’impianto di filodiffusione, in tutti i piani. Nei giorni precedenti, comunque, il presidente don Claudio Rasoli aveva celebrato la Messa nei singoli reparti (anche in San Giuseppe) e tutti gli ospiti hanno potuto accostarsi alla Comunione natalizia.

L’Avis, ma anche diversi privati cittadini, hanno donato panettoni e pandori che saranno consumati dagli ospiti in queste feste, così come il gruppo della parrocchia di San Michele in città – che prima del Covid19 visitava regolarmente i degenti – ha offerto dei doni (pennarelli e fogli da disegno) ai diversamente abili della RSD.

Grande successo ha avuto anche l’iniziativa “L’albero della famiglia” con la quale si invitava a donare degli addobbi natalizi alla Fondazione: la risposta è stata davvero grande tanto che oltre all’abete posto in giardino è stato possibile impreziosire con festoni e luci tanti locali della struttura.

Anche il Centro diurno ha avuto il suo momento di gloria: il giorno della vigilia è stato offerto un grande pranzo preparato dalla bravissima Debora Ferrari e dalle altre dipendenti. Al banchetto natalizio sono stati invitati il presidente don Claudio Rasoli, il direttore generale Giovanni Falsina e il direttore sanitario dottor Marco Consolandi.

In questi giorni di fine anno proseguono le visite protette dei familiari grazie anche al supporto dell’associazione “SIAMO NOI” di Cremona, così come l’AUSER è sempre pronta a mettersi a servizio della Fondazione.

Molto apprezzati sono anche i canali social della Fondazione – Facebook e Instagram – quotidianamente aggiornati dall’équipe “Redentore Network” composta da educatrici della RSD ed animatrici della RSA. Consultando i profili si possono conoscere le tante attività che quotidianamente si tengono in struttura al fine di rendere viva e frizzante la giornata dei degenti.

Buone notizie anche dal fronte della campagna di raccolta fondi comincia a dare i suoi frutti: alcune donazioni, infatti, sono già giunte alla Fondazione, anche se i bisogni sono sempre tanti. Ma il territorio, anche in questo caso, non farà mancare il suo sostegno.

«La vicinanza e l’affetto di istituzioni, associazioni e normali cittadini – commenta il presidente don Rasoli – è per noi molto importante. Sia per gli Ospiti che da quasi due anni non possono interagire normalmente con l’esterno, sia per i nostri dipendenti che lavorano alacremente anche per la mancanza di personale e sia per noi amministratori che dobbiamo sempre fare i conti con i bilanci. L’Opera Pia vuole ripartire, ma ha bisogno davvero dell’aiuto di tutti».

TeleRadio Cremona Cittanova
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