Banco alimentare, raccolti nel Cremonese 48.500 Kg di cibo

Sabato 26 novembre in 49 supermercati del territorio in azione oltre un migliaio di volontari

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Mentre a Cremona si conclude la Festa del Torrone, in tutta la Provincia sabato 26 novembre i supermercati si sono tinti di giallo. È il colore della pettorina indossata da oltre un migliaio di volontari del Banco Alimentare, presenti in 49 supermercati del territorio per l’annuale Giornata della Colletta. Bambini, studenti universitari, giovani padri di famiglia, pensionati, alpini ma anche neo-mamme si sono resi disponibili per questo gesto di solidarietà che ogni anno in tutta Italia coinvolge milioni di persone.

Un gesto semplice: fare la spesa per chi è più povero. “Ho allattato la mia bambina e sono corsa a fare la volontaria in un supermercato di Soresina” – racconta Federica. “Quello della Colletta è un gesto bello che aspetto sempre. Quest’anno un signore mi ha commosso per la sua generosità. Ha riempito un carrello di pasta, pelati e tutti quei generi alimentari che poi vengono distribuiti alle famiglie bisognose durante l’anno. Poco dopo, lo rivedo in fila alle casse con un altro carrello. Mi sono detta: “Beh ora farà la spesa per sé”. E invece no, aveva riempito un altro carrello per i più poveri”.

E la generosità deve essere stata davvero grande in tutto il cremonese se, come ci racconta Leo Ronchini (responsabile del Banco Alimentare a Cremona) ieri sono stati raccolti 48.500 kg di alimenti non deteriorabili. Come ha spiegato Ronchini nei giorni scorsi, “è naturale aiutare quando si vede qualcuno che ha bisogno, perché il desiderio del bene è in ciascuno di noi. Ecco perché lo slogan della Colletta quest’anno era semplicissimo: “Fai la spesa per chi è povero”.

I volontari si sono ingegnati in tutti i modi per rendere la giornata ancora più bella: c’è chi ha improvvisato canti, chi addirittura il manequine Challenge tanto di moda tra i vip del mondo. Tutto è servito per incontrare le persone che si recavano a fare la spesa. Un gesto di carità che ha unito ancora una volta mondi che solitamente sembrerebbero essere molto distanti tra loro: a Milano hanno aderito come volontari alla Colletta membri della comunità romena, cinese, ucraina, peruviana e islamica, a Catania l’arcivescovo mons. Salvatore Gristina e l’imam Abdelhafid Kheit hanno fatto la spesa insieme per i più poveri e in Emilia alcuni profughi che durante la settimana offrono tempo ed energie per il Banco Alimentare si sono messi a disposizione per sistemare gli scatoloni che arrivavano nei magazzini.

Tutto cibo non deteriorabile che durante l’anno verrà distribuito alle famiglie – moltissime italiane – che hanno davvero necessità. Ieri a Cremona, Soresina, nel Casalasco è stato bello vedere quanta gente si sia messa in moto. Hanno dato il loro contributo – dai carrelli pieni di spesa fino alla vecchina che ha regalato un solo pacco di pasta perché “è tutto quello che posso fare ma lo faccio col cuore” – in tantissimi. Gesti grandi e piccoli che ci hanno restituito un po’ di quel calore umano che troppo spesso sembra mancare in questa Italia che viene dipinta sempre e solo come rancorosa e in difficoltà. Non è così. Anche quest’anno – il ventesimo – la Colletta è riuscita nel suo intento: prima ancora di raccogliere tonnellate di cibo, quello di unire. Perché come ripete lo slogan più conosciuto del Banco Alimentare, condividere i bisogni è condividere il senso della vita. E questo vale per ciascuno di noi.

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