“Ban the bomb – Ban the war”, dal 22 febbraio il nuovo percorso online di Pax Christi

Appuntamento ogni mercoledì, dalle 18 alle 20, sino al 26 aprile. Il corso online rivolto in particolar mondo a docenti ed educatori

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Al corso ”Ban the bomb”, organizzato lo scorso anno da Pax Christi Cremona in sinergia con l’Ufficio scolastico diocesano, segue la seconda edizione “Ban the bomb – Ban the war”, un percorso online di 20 ore, in programma ogni mercoledì dal 22 febbraio al 26 aprile, dalle 18 alle 20. La proposta è indirizzata in particolar modo agli insegnanti di religione delle scuole secondarie di 1° e 2° grado, agli operatori pastorali e agli attivisti della pace e della cooperazione internazionale. Il corso sarà realizzato nel contesto della campagna scuole smilitarizzate “La scuola ripudia la guerra”, grazie alla collaborazione di Pax Christi Italia e Pro Civitate Christiana, per approfondire gli aspetti e i temi che i corsisti stessi hanno richiesto.

«L’itinerario proposto ha come sfondo le molteplici crisi aperte anche dalla globalizzazione – raccontano da Pax Christi –, un processo che, anziché allargare il benessere, ha aumentato disuguaglianze e povertà, ha portato al collasso gli ecosistemi, ha generato flussi migratori di portata biblica, alimentando conflitti e guerre in molte parti del pianeta».

Partendo dalla riflessione sulle encicliche Pacem in terris e Fratelli tutti, il corso approfondirà la conoscenza della gestione dei conflitti a livello politico e gli organismi internazionali deputati alla pace; riflettere sulla situazione degli armamenti e l’impatto sull’ambiente; approfondire la conoscenza di storie di nonviolenza e conoscere l’impegno della società civile oggi. Tutto questo per acquisire competenze nei campi di educazione alla pace, educazione ambientale, cittadinanza attiva, dialogo tra generazioni e culture diverse.

Il primo incontro, in programma il prossimo 22 febbraio, offrirà un’introduzione al corso, tenuta da mons. Giovanni Ricchiuti, presidente di Pax Christi, e la relazione “Dalla Pacem in terris alla Fratelli tutti. Oltre la terza guerra mondiale a pezzi, la fraternità fra le nazioni e i popoli” di Fabio Corazzina.

«Sono crisi difficili da governare senza organismi internazionali adeguati e, purtroppo, il ricorso allo strumento militare sta diventando una facile scorciatoia, nonostante il corollario di stragi e devastazione che comporta – spiegano dall’organizzazione –. Oggi, sono 169 i conflitti a differente intensità in corso nel mondo, inclusa la orribile guerra in Ucraina definita da papa Francesco “una pazzia”». E proseguono: «Come cittadini e credenti non ci rassegniamo al primato della violenza nella storia. Ce lo chiedono la fede nel Dio dell’amore per tutti gli uomini, il Magistero della pace, le Convenzioni internazionali e l’art. 11 della nostra Costituzione “L’Italia ripudia la guerra”».

Da qui, l’importanza di ritornare sui passi della Pacem in terris, nel suo sessantesimo anniversario, e sulle rotte del pensiero dei maestri della nonviolenza che hanno saputo animare esperienze di resistenza popolare nonviolenta e hanno saputo scrivere pagine di liberazione dentro il corso della storia. Ritornare alle radici culturali, etiche, spirituali, istituzionali della nonviolenza aiuta a dare spessore e forma alle iniziative della società civile e degli “artigiani di pace” attivi in campagne per la difesa dei diritti, della giustizia e della pace dal locale al globale. Ma aiuta anche le istituzioni e gli organismi internazionali, “gli architetti della pace”, ad assumere il grido dei poveri e degli oppressi come motivo della loro azione politica.

«La promessa del profeta Isaia “Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci; un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno più nell’arte della guerra” è lo spirito che anima questo percorso, non come un’utopia, ma come realtà possibile a cui ciascuno di noi è chiamato a dare il proprio apporto – concludono dall’associazione –. Pax Christi, con il corso “Ban the bomb – Ban the war”, intende dare un suo contributo rivolgendosi agli insegnanti ed agli educatori che hanno il compito di formare le nuove generazioni poiché, come recita il preambolo della Carta Unesco, “…le guerre hanno origine nello spirito degli uomini ed è nello spirito degli uomini che si debbono innalzare le difese della pace”».

Le iscrizioni sono aperte sino al 31 gennaio. L’iscrizione al corso prevede un contributo di 30 euro da versare sul conto corrente intestato a Pax Christi Italia APS (presso Banca Popolare Etica filiale di Firenze, IBAN IT69Z0501802800000011100005) e inviando una copia del versamento a paxcremona@gmail.com. Al termine del corso sarà rilasciato un attestato di frequenza da Pax Christi Italia APS con indicazione delle ore effettive di presenza.

Tutti gli incontri si svolgono online su piattaforma Zoom anche con l’uso di slide, video e dispense. Il link per partecipare sarà inviato per e-mail prima di ogni incontro. Sarà necessario accedere alla piattaforma zoom con il nome di iscrizione al corso.

 

Brochure informativa dell’evento.

TeleRadio Cremona Cittanova
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