Al Germani una fermata dell’autobus dentro il Nucleo Alzheimer

Sarà inaugurata mercoledì 27 nella struttura di Cingia de' Botti: «Così gli ospiti saranno rassicurati di essere nel posto giusto per poter tornare a casa»

image_pdfimage_print

Nella mattinata di mercoledì 27 marzo, alle 10.30, presso il Nucleo Alzheimer madre Fiordalisa della Fondazione Elisabetta Germani  di Cingia de’ Botti, alla presenza del Consiglio di Amministrazione e del Direttore Generale, Dr.ssa Marina Generali, dell’Amministratore Delegato di Arriva, dr. Giorgio La Valle e delle autorità locali, verrà inaugurata ufficialmente una fermata dell’autobus, la cui realizzazione nasce dalla pronta e precisa risposta dell’azienda di trasporti operante sul territorio cremonese ad una richiesta dei Residenti del Nucleo.

“Queste Persone, con-viventi con disturbi cognitivi, sono disorientate nel tempo e nello spazio, non hanno consapevolezza di malattia e, spesso, esprimono il desiderio di andare a casa “con il pullman”. La loro idea di casa non corrisponde alla casa dalla quale provengono ma talora é la casa della loro infanzia, oppure spesso un luogo immaginario in cui sono ad attenderli figli ancora piccoli o genitori malati ancora in vita, bisognosi di cure”, come ci spiega la Dott.ssa Isabella Salimbeni, Direttore Sanitario della Struttura, che prosegue, informando, che “esistono numerosi studi e esperienze sul territorio nazionale e internazionale che dimostrano come la presenza all’interno di un Nucleo Alzheimer di una fermata dell’autobus ovvero di uno spazio con le stesse caratteristiche (una panchina, una pensilina, l’orario delle corse, ecc.), riduca lo stato di ansia di queste persone, rassicurandole di essere nel posto giusto per poter tornare a casa. È per questo motivo che, insieme a tutta l’équipe multidisciplinare, abbiamo pensato di chiedere l’aiuto di Arriva, azienda presente già con una fermata reale di fronte alla nostra struttura, per concretizzare questo progetto, peraltro, prima esperienza nel territorio. A conferma che la nostra Fondazione si pone in prima linea nel tentativo di rispondere ai bisogni dei residenti, sulla scorta delle più aggiornate evidenze scientifiche, garantendo la centralità della persona e sottolineando l’importanza del modello bio-psico-sociale di cura adottato”.  Il taglio del nastro sarà seguito da un aperitivo offerto dalla Fondazione.

La scheda della Fondazione

La Fondazione Elisabetta Germani – nasce nel maggio 1898, per volontà della nobildonna cremonese, Elisabetta Germani, e inizialmente destinato alla cura, assistenza e ricovero di “cronici, infermi di malattie acute, poveri e dipendenti delle cascine” di proprietà della fondatrice, ha trasformato la sua natura giuridica, diventando una struttura di diritto privato, ricoprendo un ruolo importante nella rete dei servizi alla persona, nell’ambito della programmazione territoriale, provinciale e regionale e proponendosi come una struttura aperta al territorio, dove l’utente può trovare risposte qualificate e propositive nel campo della geriatria e della disabilità.

La struttura, posta in un ampio spazio verde, con fiori e piante, è ubicata fuori dal paese di Cingia de’ Botti, in via Pieve Gurata, 11. Al suo interno, oltre a reparti RSA, RSD e Riabilitazione, è presente un Nucleo Alzheimer con 34 posti letto, di cui 2 in regime di solvenza. Nella struttura si applica un modello di cura centrato sulla persona, ponendo particolare attenzione agli ambienti (sicuri, fruibili e vivibili) e alle attività, individualizzate e personalizzate di tipo psico-sociale. Per favorire il recupero dell’autonomia e del benessere, si ricorre il meno possibile alla terapia farmacologica e ai dispositivi di sicurezza individuali, preferendo il ricorso ad un approccio protesico da parte di tutta l’équipe multidisciplinare formata.

La struttura, dove è presente assistenza medica e infermieristica nell’arco delle 24 h, è dotata anche di un servizio prelievi e fisioterapia, aperti anche agli esterni, radiologia ed ecografia. All’interno è presente la farmacia, la lavanderia e la cucina, oltre alla parrucchiera e all’assistenza religiosa.  Accanto al servizio animativo, sono presenti educatori, lo psicologo, la terapista occupazionale e la logopedista. Sono aperti al territorio anche 2 ambulatori: geriatrico, con la specialista Isabella Salimbeni e Fisiatrico con l’ortopedico Massimo Bacchi.

La fondazione è parte della Rete Assistenza Cremonese (RAC), associazione che nasce nell’ambito del progetto regionale di presa in carico dei pazienti con patologie croniche e si pone l’obiettivo di essere un presidio vicino al cittadino e ai suoi bisogni, grazie alla rete diffusa di strutture che – attraverso i propri servizi e professionisti – offrono un’ampia e articolata filiera di servizi.

 

 

 

Facebooktwittermail