A Rivarolo del Re il Vescovo ha festeggiato il compleanno

Domenica 11 dicembre Messa nel paese casalasco. Nell'omelia il ricordo alle Marche colpite dal terremoto

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Il vescovo Antonio Napolioni ha festeggiato il compleanno a Rivarolo del Re. Domenica 11 dicembre, infatti, ha presieduto la concelebrazione liturgica delle 11 insieme al parroco don Luigi Pisani, a padre Francesco Zambotti e a don Flavio Meani; il diacono Luigi Lena ha servito all’altare. In apertura, mentre percorreva la navata centrale per raggiungere l’altare, il presule non ha nascosto la propria ammirazione per le dimensioni e la bellezza dell’edificio sacro. Quindi un rappresentante dei parrocchiani ha esternato la gioia della comunità per la presenza di mons. Napolioni che ha poi dichiarato: “È proprio bello essere qui con voi. Ho già incontrato i vostri referenti parrocchiali e mi è stata aperta una finestra sulla vostra vita quotidiana”.

Il Vescovo ha aggiunto che la domenica esplode “la dinamite di Dio” e riparte la speranza. “Ieri ho fatto un salto nelle Marche – ha affermato ancora il religioso nell’omelia – e ho visto le tensostrutture usate anche come chiese. Abbiamo visto, però, tanta voglia di ripartire”. E ancora: “È stata molto commovente la celebrazione dell’Eucarestia. Ho ricordato mio padre che era un ufficiale degli alpini e che ha fatto la guerra in Montenegro. Gli era morto fra le braccia il suo miglior amico mentre il suo cappellano era stato poi proclamato beato. La guerra non ha avuto l’ultima parola. E anche la guerra del terremoto e il deserto delle macerie non hanno l’ultima parola. Dare coraggio a queste persone vuol dire stare loro vicini e permettere di ripartire”.

Il celebrante ha fatto capire che di solito una strada è più importante di una casa e che occorre preparare la strada al Signore che viene. “Le nostre case possono diventare delle prigioni – ha aggiunto – ma la strada non può essere una via di fuga”. Mons. Antonio Napolioni ha affermato ancora che “Gesù dice che anche noi possiamo fare piccoli miracoli”.

“La vostra comunità – ha proseguito – è grande se vista con lo sguardo di Dio. E ben vengano tutti i momenti di vita comunitaria che promuovete. Oggi è anche il mio compleanno e sono felice di festeggiarlo con voi. Sono qui pure alcuni amici di San Severino Marche”.

Il vescovo ha esortato a non avere paura del futuro tenendo conto che “le difficoltà sono il sale della vita”. Al termine della S.Messa don Luigi, parroco di Rivarolo del Re, Villanova e Brugnolo, ha ringraziato il vescovo per aver raggiunto la comunità rivarolese ed ha rimarcato l’importanza per i piccoli paesi di lavorare insieme. E poi la solidarietà verso i paesi terremotati del centro Italia: “La nostra comunità ha già fatto molto e altro farà ancora”.

A seguire il pranzo in oratorio.

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