A Bozzolo l’ultimo saluto a don Giuseppe Giussani

La celebrazione presieduta dal vescovo Antonio Napolioni, che ha ricordato come il sacerdote cremonese fosse cultore di un profeta come don Primo Mazzolari

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Nella nebbiosa mattina di lunedì 14 dicembre, a Bozzolo, si è tenuto il funerale di don Giuseppe Giussani, in una chiesa parrocchiale ricolma dell’affetto di alcune delle tante persone che hanno conosciuto il prete cremonese deceduto l’11 dicembre scorso all’età di 85 anni. La esequie sono state presiedute dal vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, e concelebrate dal vescovo emerito mons. Dante Lafranconi, dal vicario generale don Massimo Calvi insieme a diversi altri sacerdoti.

Photogallery della celebrazione

Nelle parole del Vescovo durante l’omelia il ricordo di don Giuseppe è stato semplice e genuino: «È stato – ha ricordato monsignor Napolioni – un umile e autentico credente, la cui fede è stata distillata in varie situazioni nelle comunità che ha servito e ulteriormente negli anni della sofferenza come agnello muto preparato per la Pasqua eterna».

Proseguendo il Vescovo ha voluto poi sottolineare come: «Oggi abbiamo bisogno di una visione, una strada. E perciò abbiamo sempre bisogno di profeti, coloro che ascoltano la parola del Signore e sanno discernere cos’è che porta frutto. Quando i profeti compiono questa missione in genere sono rifiutati perché chiedono un cambiamento e ci scomodano dalle nostre comode sicurezze, ma don Giuseppe più che un grande profeta è stato cultore di un profeta come don Primo Mazzolari e un innamorato della visione evangelica in cui rispondendo “sì” al Signore ha riconosciuto il bisogno di maestri concreti, coraggiosi e liberi che ci aiutassero a guardare avanti».

Mons. Napolioni prendendo spunto dalle letture ha voluto poi esporre due accostamenti: «Come nella Bibbia Balaam contempla le tende di Israele, credo che anche don Giuseppe abbia custodito questo sguardo contemplativo e non trionfalistico: le tende, le famiglie, le comunità, i paesi, i luoghi della vita sono l’unico popolo di Dio e questo l’ha accumunato a don Primo sapendo mettere al primo posto gli altri, la gente, tutti, senza distinzioni e anzi con il cruccio e il desiderio di raggiungere quelli che si sono allontanati, quelli che potremmo noi aver allontanato perché siano belle anche le loro tende e perché sia bello tornare nella tenda di Dio sempre aperta».

Dal passo evangelico, invece, parte il secondo accostamento: «È il più esperto di umanità perché si è incarnato e ha preso su di sé il peccato per redimerci, quindi la Chiesa non può essere da meno: dalla vita semplice di don Giuseppe questo è il secondo dono che ricordiamo, quello di un rapporto con l’autorità talvolta difficile perché c’è da fare i conti con quello che viene da Dio e dagli uomini, una fedeltà a Dio e all’uomo che non faccia sconti né alle esigenze del cielo né ai doveri che abbiamo sulla terra come cristiani santamente strabici con un occhio al mistero di Dio e uno ai poveri».

Al termine della celebrazione eucaristica, dopo l’aspersione con l’acqua santa, in ricordo del battesimo, e con il fumo dell’incenso in attesa della risurrezione dei morti, la salma è stata portata fuori dalla chiesa dove c’è stato l’ultimo saluto del Vescovo, dei confratelli presbiteri e dei fedeli presenti. Quindi il feretro è stato trasferito a Cremona, città natale di don Giuseppe, per la tumulazione nel cimitero cittadino.

 

Profilo di don Giuseppe Giussani

Nato a Cremona il 28 settembre 1935, originario della parrocchia di Sant’Ilario, è stato ordinato sacerdote il 27 maggio 1961.

Ha iniziato il proprio ministero come vicario a Bozzolo dove è tornato nel 1970 dopo una parentesi di tre anni a Cremona, in qualità di vicario di S. Agostino.

Nel 1974 la nomina a parroco di Scandolara Ripa d’Oglio. Nel 1983 il trasferimento a Rivarolo Mantovano come cappellano della casa di riposo.

Nel 1995 è diventato parroco di Brugnolo, comunità nella quale ha continuato a prestare servizio dal 2006 come parroco in solido dell’unità pastorale di Rivarolo del Re, Brugnolo e Villanova. Incarico che ha lasciato nel 2012.

Da segnalare anche il suo impegno all’interno della Fondazione “Don Primo Mazzolari” di Bozzolo, di cui è stato presidente dal 1992 al 2009 e per la quale ha curato con grande passione la risistemazione totale degli archivi.

Nella mattinata di venerdì 11 dicembre il decesso presso la “Domus Pasotelli” di Bozzolo dove era ricoverato da tempo.

 

La Fondazione “Don Primo Mazzolari” di Bozzolo ricorda don Giuseppe Giussani

Il professor Giorgio Vecchio ricorda don Giussani

 

Matteo Lodigiani
TeleRadio Cremona Cittanova
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