Grande partecipazione di studenti al Premio Letterario ispirato ai valori di Fabio Moreni

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Si è svolta sabato 22 novembre a Cremona e a Crema la giornata dedicata al Premio letterario Fabio Moreni, che ha visto l’iscrizione di 48 studenti (numero record) provenienti da dieci diverse scuole secondarie di secondo grado della provincia. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Cremona e organizzata da Fondazione Moreni in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale, è ormai punto di riferimento per la promozione della scrittura tra i giovani, e ha confermato il forte interesse delle nuove generazioni verso la riflessione e l’espressione creativa.

Gli studenti hanno avuto la possibilità di scegliere fra tre tracce proposte dalla commissione giudicatrice, ciascuna ispirata ai valori morali che hanno contraddistinto la vita e le opere di  Fabio Moreni, figura a cui il premio è dedicato. Sei le ore a disposizione per lo svolgimento dei temi. Le tracce hanno invitato i partecipanti a sviluppare tematiche come il senso di responsabilità nell’utilizzo delle parole, la solidarietà, il coraggio e l’impegno verso gli altri, la lealtà nella pratica di attività sportive, offrendo ampio spazio alla libera interpretazione personale.

«Esprimiamo soddisfazione per la partecipazione dimostrata dagli studenti e dai loro istituti di riferimento – ha dichiarato Gianluca Arata, presidente di Fondazione Moreni –, segno tangibile della vitalità culturale del territorio e dell’importanza di creare spazi di espressione dedicati ai giovani, che consentano in particolare la trattazione di tematiche relative a valori morali. Il concorso ha segnato una forte partecipazione di studenti delle scuole di Cremona ma si confida, per le prossime edizioni, un maggior coinvolgimento degli istituti di Crema, in questa edizione rappresentati dai soli Liceo Racchetti-Da Vinci e dall’Istituto Galileo Galilei”.

«Questo concorso, con le sue tematiche così incisive e attuali, diventerà, mi auguro, un appuntamento sempre più consolidato e significativo – ha detto Maria Guarino, referente della manifestazione per l’Ufficio Scolastico Territoriale –. È fondamentale che iniziative come questa si diffondano, non solo per il valore letterario, ma anche perché offrono un raro spazio di riflessione e di etica in un mondo sempre più veloce. La bellezza e la rilevanza dell’iniziativa risiedono in gran parte nelle tracce proposte. Sono state tracce profonde e stimolanti, che hanno toccato argomenti universali come il potere della parola e l’etica nello sport. In particolare, la riflessione sul valore dell’agire silenzioso e coerente, ispirata dalla figura di Fabio Moreni, ha offerto uno spunto cruciale per il nostro tempo, sempre più dominato da superficialità».

La commissione giudicatrice è ora al lavoro per valutare gli elaborati. Il processo di analisi proseguirà nelle prossime settimane, fino alla determinazione dei vincitori, che saranno annunciati in occasione della cerimonia ufficiale di premiazione del 21 marzo 2026, presso Cascina Moreni in Cremona.

 

 

TRACCIA N. 1 – Oggi siete chiamati a scrivere parole. Le parole possono guarire e ferire. Parole che scorrono sulla pagina, parole digitate in fretta, meditate e sofferte, parole abusate, svilite, mattoni per costruire, pietre per colpire. Rifletti sul valore della parola come strumento di dialogo nella risoluzione dei conflitti, nei rapporti interpersonali, veicolo o ostacolo nella comunicazione, delicato, fragile, fortissimo strumento per unire o per isolare, strumenti di vita o di morte.

TRACCIA N. 2 – Fatica, gioia e rispetto, aggressività e intolleranza. Pochi ambiti possono afferire a poli così lontani. Lo sport si candida ad essere oggi, e forse lo è sempre stato, l’agone in cui si misura l’autenticità, la capacità di sacrificio personale e di squadra, l’onestà e l’accoglienza del diverso, ma anche la tentazione per la vittoria facile, il disprezzo per l’avversario. Rifletti sul valore che lo sport ha per te, per i tuoi amici, per bambini e adulti, per la società senza tacerne luci e ombre.

TRACCIA N. 3 – Fabio Moreni, come ricorda Riflessi Magazine ed. Febbraio 2021, “faceva digiuno il mercoledì e venerdì senza dirlo”, lui non cercava mai riconoscimenti: la sua era una scelta di coscienza. A Fabio non bastava inviare aiuti, si recava “di persona” a consegnare beni di prima necessità e sostegno. Rifletti sul valore dell’agire silenzioso e coerente, dell’esporre se stessi, in un’ epoca in cui molti gesti solidali sono fatti solo per essere mostrati o in cui molti si limitano a sostenere con un “like” chi ne ha bisogno. Che differenza c’è secondo te ai nostri giorni tra fare del bene e mostrare di fare del bene?

TeleRadio Cremona Cittanova
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