Dallo studio sospeso a metà del Torrazzo, dove ogni settimana si registra il videopodcast Torrazzo con vista, lo sguardo talvolta si distende su tutto il territorio; in altre occasioni, deve solo guardare in basso, verso la piazza. Proprio come in questi giorni, in cui l’attenzione è tutta rivolta verso un appuntamento che unisce sport, territorio e comunità: la Mezza Maratona di Cremona, in programma domenica prossima, 19 ottobre. La nuova puntata della trasmissione prodotto da TRC è infatti dedicata proprio alla corsa che quest’anno ospita i Campionati italiani assoluti di mezza maratona, riconoscimento che conferma il livello tecnico e organizzativo raggiunto da una manifestazione ormai simbolo della città.
Ospiti della puntata sono stati Michelle Solzi, presidente di Cremona Runners, e Veronica Signorini, ex triatleta e oggi nutrizionista. Entrambi hanno offerto uno sguardo diverso su un evento che è, al tempo stesso, sfida sportiva e festa collettiva.
Solzi ha sottolineato più volte come «la Maratonina di Cremona non sia soltanto una competizione per atleti professionisti. Chi partecipa non viene necessariamente per vincere. Molti partecipano per il gusto di mettersi in gioco, per sentirsi parte di qualcosa di più grande. Altri, arrivano qui anche solo per il gusto di scoprire una manifestazione e, soprattutto, una città che ancora non conoscevano».
Le parole di Solzi riassumono bene lo spirito della manifestazione, capace di coinvolgere ogni anno centinaia di corridori e di riempire le vie del centro di pubblico e curiosi. Il presidente di Cremona Runners ha ricordato anche alcune edizioni particolarmente partecipate, tra cui quella che vide al via Gianni Morandi, «gentilissimo e sempre disponibile con tutti».
A portare l’attenzione sul lato più personale della corsa è stata Veronica Signorini, che ha ricordato quanto la corsa sia anche un’esperienza interiore. «Correre aiuta a mettere i pensieri in fila, uno dopo l’altro, come i passi – ha raccontato – e per affrontare una mezza maratona lavorare in questa direzione è fondamentale: servono allenamento e organizzazione, ma soprattutto passione, che è l’elemento distintivo di qualsiasi disciplina, sportiva, ma non solo».
Signorini ha evidenziato come «nella Maratonina di Cremona ogni partecipante ha la possibilità di vivere la gara a modo proprio: c’è chi cerca di migliorare un tempo, chi vuole semplicemente arrivare al traguardo e chi sceglie di godersi il percorso senza pensieri. Quindi è certamente una prova impegnativa, ma il segreto, e il consiglio che mi sento di dare, è proprio questo: godersela. Perché correre a Cremona è un’esperienza bellissima».
E per far sì che si possa continuare a viverla, l’organizzazione deve farsi carico di molti aspetti, come ricordato da Solzi. «È un lavoro lungo e impegnativo – ha concluso – che coinvolge associazioni, istituzioni e tanti volontari. A volte si fatica, anche per la concomitanza di altri eventi simili. Ma quando la città si riempie di entusiasmo ogni sforzo viene ripagato. È un’occasione importante per Cremona, che mostra il meglio di sé».
Dalle finestre della sala in cui si registra di Torrazzo con vista il tracciato della mezza maratona si può quasi immaginare: le strade del centro storico, la piazza del Comune, il passaggio accanto al Duomo, i tratti che corrono verso il Po. Domenica prossima quelle vie diventeranno il palcoscenico di migliaia di passi, in una mattinata che promette di colorare la città di sport e partecipazione.