Quella di domenica 28 settembre sarà una giornata di particolare significato a Cremona per la parrocchia Ss. Fabiano e Sebastiano martiri che accoglierà il nuovo parroco, don Davide Barili, che per anni ha svolto il proprio ministero nella zona del casalasco-viadanese (come parroco e vicario zonale). Raccogliendo il testimone da don Massimo Calvi come parroco di S. Sebastiano, don Barili con il 1° settembre ha assunto anche l’incarico di vicario episcopale del Clero.
La solenne Messa di insediamento, presieduta dal vescovo Antonio Napolioni, si svolgerà domenica 28 settembre alle ore 10.30 nella chiesa parrocchiale di San Sebastiano. La celebrazione sarà anticipata, sul sagrato della chiesa, dal saluto, a nome dell’Amministrazione comunale, della vicesindaca di Cremona, Francesca Romagnoli, che sarà affiancata dal comandante della polizia locale del Comune di Cremona Luca Iubini (san Sebastiano è patrono del corpo della Polizia locale).
La celebrazione, animata dal coro parrocchiale, ricalcherà il cerimoniale degli ingressi dei parroci con la lettura del decreto di nomina da parte del vicario zonale pro-tempore, il nuovo vicario episcopale per la Pastorale, don Antonio Bandirali, il canto del Veni Creator e il nuovo parroco che aspergerà l’assemblea e incenserà la mensa eucaristica, ricevendo poi il saluto della comunità dei fedeli nelle parole di un rappresentante della parrocchia.
Tra i sacerdoti concelebranti anche il vicario parrocchiale, don William Dalè, e don Andrea Spreafico, parroco della parrocchia Beata Vergine di Caravaggio e amministratore parrocchiale delle parrocchie di San Felice e San Savino, con cui si sta consolidando un cammino di collaborazione in vista di una prossima unità pastorale.
Al termine della celebrazione tutti i presenti saranno invitati a condividere un momento di fraternità con un rinfresco in oratorio.
Nelle scorse settimane la comunità si è preparata a questo importante passaggio con un ritiro spirituale che ha avuto luogo venerdì 12 settembre e una serata di adorazione eucaristica venerdì 19 settembre, affidando al Signore il cammino del nuovo parroco e della comunità.
Biografia del nuovo parroco
Don Davide Barili, classe 1968, originario di Calvatone, è stato ordinato sacerdote il 17 giugno 1995. Ha iniziato il ministero sacerdotale come vicario parrocchiale a Mozzanica (1995-2000), ricoprendo poi il medesimo incarico nella parrocchia di S. Stefano protomartire a Casalmaggiore (2000-2011).
Nel 2011 la nomina a parroco in solido e moderatore dell’unità pastorale di Buzzoletto, Bellaguarda, Casaletto e Salina, rimodulata dal 2015 con l’inserimento della comunità di Pomponesco al posto di Buzzoletto. Dal 2017 ricopriva anche l’incarico di vicario Zonale della Zona Pastorale 5.
Ora il vescovo l’ha scelto come nuovo vicario episcopale per il Clero (in sostituzione di don Gianpaolo Maccagni diventato parroco dell’unità pastorale S. Omobono di Cremona) e parroco di San Sebastiano al posto di don Massimo Calvi (diventato rettore del Santuario di Caravaggio).
Il saluto di don Barili sul bollettino parrocchiale
Sulla tua Parola: ancora!
Mi chiedo che cosa abbia spinto il Vescovo Antonio a cercare il futuro parroco di San Sebastiano nella campagna viadanese. Mi sono dato due tipi di risposte:
La prima: don Davide era nel casalasco-viadanese da venticinque anni. In così tanto tempo, può darsi che avesse acquisito una buona conoscenza del territorio e, probabilmente, fosse giunto il momento di metterla in gioco in città. Magari, chissà, proprio la città, nonostante tutto, può avere ancora qualcosa da imparare, perfino dalla periferia più profonda.
La seconda: un sacerdote diceva che il mantovano ha un pregio e un difetto. Il difetto è di essere lontano da Cremona. Il pregio… di essere lontano da Cremona. Così il vescovo, nel dubbio, deve avere pensato che non è bene stare per troppo tempo distanti dall’ombra del torrazzo. Non si sa mai che uno, pian piano cominci a guardare a Mantova o a Parma. Tutte città più vicine a Pomponesco-Salina-Casaletto-Bellaguarda che non a Cremona dove in auto… non si arriva mai.
Così, per una motivazione o per l’altra, per tutte e due o per altre ancora, vengo a voi, in una città che nel mio pellegrinare di vita mi ha visto crescere nell’infanzia e nell’adolescenza in via degli Orti Romani (all’epoca, tra San Bernardo e S. Abbondio, di appartenenza incerta).
Vengo a San Sebastiano. I ricordi mi portano al funerale di un compagno di liceo, sedicenne, salito al cielo troppo presto per un fatale incidente.
Vengo nella Cremona del seminario, dove la mia vocazione è stata accolta e accudita ma che poi, da vicario prima e da parroco poi, è sempre vissuta altrove.
Porto con me il profumo dei campi dei meloni: quelli a cielo aperto e quelli rigati dai tunnel; lo scorrere lento dell’acqua del fiume Po; i nomi delle cascine Caldarina, Manfrona, Zermelle, Cigolare e tanti altri, imparati a memoria con pazienza, unici possibili punti di riferimento per orientarsi nelle “basse” vergate da strade, ora tortuose o raddrizzate in infiniti, improbabili e assolati rettilinei, sempre incorniciate da fossi profondi e minacciosi; porto con me i soprannomi con cui la gente di paese si chiama, indica le parentele, le caratteristiche e le provenienze.
Porto con me anni e anni spesi a favore dei ragazzi degli oratori. Quantità innumerevoli di incontri vissuti per far dialogare tra loro comunità piccole ma non mediocri, orgogliose e fiere della loro storia. Esempi di fede semplice, concreta e impastata di vita.
Volti, famiglie, traguardi, fallimenti… questo della memoria è il vero trasloco da fare: portare con sé tutto questo patrimonio di vita di cui dire grazie al Signore. Quel Signore che quel giorno ti ha sedotto e che ti ha portato, passo passo, senza mollarti mai.
Sulla tua Parola: ancora getterò le reti!
Don Davide