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A Calcio i preadolescenti completano il loro mini – percorso

La sera di sabato 14 aprile, presso le suore di Calcio, ha avuto luogo l’ultimo dei tre incontri destinati ai ragazzi della mistagogia (dalla seconda media alla prima superiore) sul tema dell’amare Dio con tutto il cuore, la mente e la forza.

La scansione degli appuntamenti, basata appunto su questa tripartizione, ha visto appunto i partecipanti, nella serata di sabato, concentrarsi sul tema del cuore, declinato in vari aspetti. Alcune attività laboratoriali, proposte da don Davide, ed una riflessione sul cuore dell’uomo ed il cuore di Dio, a cura di fra Giorgio dei Cappuccini di via Brescia, hanno permesso un confronto finale insieme ai genitori giunti per l’occasione.

Il momento è stato senza dubbio arricchente, così come quelli che lo hanno preceduto. Le premesse sono buone e, per il resto, affidiamo questi ragazzi, come anche tutti i loro coetanei della diocesi, alla preghiera perché il Signore li mantenga nella strada della fede.

Il gruppo di mistagogia di Calcio pernotta in Seminario

E’ stato davvero intenso il programma della due giorni in seminario del gruppo mistagogia di Calcio, secondo di tre incontri sul tema del mettere cuore, mente e forza a servizio di Dio. Ecco le coordinate principali della breve permanenza e qualche immagine.

Come “inquadramento generale”, questo secondo appuntamento dei tre in programma si inserisce all’interno dello schema ormai condiviso, di prendere il brano di Matteo (22, 34-40), per vedere come poter mettere a servizio di Dio la nostra mente (primo incontro), la nostra forza (secondo incontro, cioè stavolta), il nostro cuore (terzo ed ultimo incontro, che sarà a Calcio il 14 aprile). Il tutto, “sfruttando”, come atteggiamenti, alcune parole individuate dal sacerdote milanese Andrea Ciucci nel suo libretto “Le parole che voglio sentire” (San Paolo). Stavolta, la parola “d’ordine” è “faticare”.

Lo schema orario – logistico – organizzativo:

  • 18,30: arrivo ed accoglienza
  • 19,00: introduzione e primi due laboratori (ogni scaglione di laboratorio dura mezz’ora)
  • Ore 20,00: cena al sacco:
  • Ore 21.00: testimonianza dei coniugi Siboni
  • Ore 22.00: Altri due laboratori:
  • Ore 23.00: video con rimandi vocazionali e piccolo dibattito a gruppi
  • Ore 24.00: tutti a letto.
  • Ore 7,30: sveglia
  • A seguire: colazione
  • Ore 9,00: Intervento di don Francesco
  • Ore 10,00: Intervento di Fra Giorgio
  • Ore 11,00: Termine della mattinata (a cura di don Matteo con Messa)

Qualche cenno sui laboratori: saranno incentrati sul tema della fatica, sui suoi aspetti problematici, ma anche su quelli salvifici, durano mezz’ora l’uno e sono a rotazione. Richiedono la supervisione di 4 figure adulte (don Davide, don Matteo, le due catechiste):

Primo stand: fatica intellettiva (don Davide)

  • Recita di frasi al contrario.
  • Memorizzazione del maggior numero di versi dei salmi
  • Completamento di cruciverba a matrice religiosa
  • Numero di preghiere tradizionali imparate in inglese

Secondo stand: fatica nel perseverare. Puzzle. (una catechista)

Terzo stand: fatica nell’equilibrio (legnetti: scatola dell’oratorio). (una catechista)

Quarto stand: fatica nella pazienza (castello di carte, oppure domino) (don Matteo).

Calcio, un percorso vocazionale per i preadolescenti

La sera di venerdì 20 gennaio, presso l’oratorio di Calcio, si è svolta la presentazione, per i genitori dei ragazzi dalla 2 media alla 1a superiore, del percorso vocazionale di quest’anno, dal tema “Le parole che mi portano a Dio”.

Parti attive in questa iniziativa sono il Centro Diocesano Vocazioni, le Suore Adoratrici di Rivolta, i frati Cappuccini di Cremona oltre, naturalmente, alla parrocchia di Calcio

Naturale prosecuzione del cammino dell’anno scorso, denominato “La bottega del vasaio”, la proposta di articola su tre incontri ed è volta ad individuare gli atteggiamenti concreti che possono portare i ragazzi ad amare Dio con tutto il cuore, la mente e la forza.

Ecco il file della presentazione tenuta da don Davide e della brochure consegnata ai genitori.

Brochure medie Calcio_PDF.compressed Presentazione ai genitori_PDF.compressed

Medie, un incontro su cos’è la vocazione

Nel pomeriggio di giovedì 23 febbraio, una dozzina di ragazzi di terza media della parrocchia di San Francesco in Cremona, quartiere Zaist, accompagnati dai loro catechisti e dal vicario parrocchiale, don Matteo Alberti, hanno fatto visita alla vicina parrocchia della “Beata Vergine” per un breve , ma intenso incontro vocazionale. Con l’aiuto di un filmato tratto dal film “Un sogno per domani” e di una suggestiva animazione realizzata dalla Conferenza Episcopale Spagnola, i giovani ospiti hanno avuto modo di riflettere sul senso della vita, il nostro posto nel mondo, il vero volto di Dio, il bene che ci può portare e le strategie per rimanergli fedeli.

Esercizi spirituali dell’ACR in Seminario, una chiamata accolta

I quattro giorni proposti dall’ACR in seminario (due per i maschi e due per le femmine, dal 30 agosto al 2 settembre) per i bambini dell’ACR sono stati un’occasione per riflettere sul tema “Rallegratevi ed esultate”, nella consueta alternanza tra meditazioni spirituali, svago, divertimento, il tutto in un clima di amicizia.

Seguono i testi utilizzati per le meditazioni tenute ai ragazzi delle medie, ispirati all’immagine dell’attività sportiva come metafora per comprendere la vita spirituale. I ragazzi si sono dimostrati molto recettivi e collaborativi.

Esercizi spirituali medie in Seminario

“Rallegratevi ed esultate”

Prima meditazione: L’ALLENAMENTO

Messaggio di fondo: Dio fa miracoli, ma per fare un miracolo (moltiplicare i pani, guarire un malato, dare da bere agli invitati…) occorre qualcosa su cui agire (qualche pane già presente, la voglia di guarire, dell’acqua da trasformare in vino…). Non importa se è poco, quel “poco” noi ce lo dobbiamo mettere. E dobbiamo impastarlo insieme alla voglia di avere il miracolo. Se ci sono questi due ingredienti, Dio farà la Sua parte.

Giovanni 6,1-14

1 Dopo questi fatti, Gesù andò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, 2 e una grande folla lo seguiva, vedendo i segni che faceva sugli infermi. 3 Gesù salì sulla montagna e là si pose a sedere con i suoi discepoli. 4 Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. 5 Alzati quindi gli occhi, Gesù vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove possiamo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». 6 Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva bene quello che stava per fare. 7 Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». 8 Gli disse allora uno dei discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: 9 «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». 10 Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si sedettero dunque ed erano circa cinquemila uomini. 11 Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che si erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero. 12 E quando furono saziati, disse ai discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». 13 Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
14 Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, cominciò a dire: «Questi è davvero il profeta che deve venire nel mondo!».

Prima attività: tracciamo la nostra tabella di allenamento. Prova a individuare a quale esercizio “fisico” possono essere associati gli esercizi “spirituali” della colonna di destra

Esercizio fisico Esercizio “spirituale”
Riscaldamento Abbandonare la fretta e mettere da parte i pensieri degli impegni e delle cose da fare
Leggere un brano di Vangelo
Porsi la domanda di che cosa Dio ci vuole indicare con quel brano.
Mettersi a pregare in Chiesa in ginocchio
Dire un’Ave Maria mentalmente mentre si è in giro o si sta facendo un’attività pratica
Partecipare alla Messa facendo la Comunione
Confessarsi
Una giornata di ritiro in un luogo tranquillo
Ricevere la Cresima
….
…..

Ecco qualche spunto, per non partire da zero: flessioni, addominali, assumere integratori alimentari, giri di corsa, pugni al saccone da pugile, salti con la corda, sollevamento pesi, scatti, sauna purificatrice, dieta…

Seconda attività: Di solito, durante un allenamento, ben presto si fanno sentire piccoli segni di stanchezza o dolorini vari, in diverse parti del corpo. Anche qui, traendo spunto dallo sport, vediamo come poter superare questi problemi anche nella vita spirituale.

Sport Fede
Problema Soluzione Problema Soluzione
I tendini “tirano” Stretching Faccio fatica a cominciare a pregare
I miei amici sono in piscina ed io sono qui a faticare Mi concentro sul beneficio che ne avrò Mi sembra di avere tante cose più importanti da fare
Vedo qualcuno che si “dopa” e fa meno fatica Penso all’orgoglio personale di vincere “pulito” Molta gente che non ha fede sembra star bene lo stesso
Nessuno dei miei amici o famigliari è uno sportivo, quindi non ho incoraggiamento Guardo i campioni alla TV Nessuno dei miei amici o famigliari ha una vita di fede, quindi non ho incoraggiamento
Chiedo loro come giudicano la loro forma fisica Qualcuno dice che butto via il mio tempo nell’andare a Messa e pregare
…  ….

Terza attività: abbiamo visto che noi dobbiamo metterci del nostro perché il Signore possa agire. Ora vediamo quali potrebbero essere i miracoli che il Signore compie in noi, in misura molto maggiore al nostro impegno. Prendiamo a prestito anche da altri ambiti, non solo lo sport.

Esempi in altri ambiti Fede
Impegno dell’uomo Miracolo di Dio Impegno dell’uomo Miracolo di Dio
In agricoltura: aratura e semina Raccolto abbondante Concentrazione e messa in pratica del Vangelo
In medicina: sutura della ferita Guarigione completa Peccati o delusioni
In cucina: impasto corretto e infornatura Una pietanza appetitosa Giusto mix tra buona volontà e fede
…… ….. …. ….

 

Quarta attività: Ora proviamo a rimettere “in sesto” un nostro amico in difficoltà con una tabella di allenamenti in 6 settimane, sia dal punto di vita fisico, sia spirituale

Settimana Obiettivo Fisico Spirito
1 Togliere la ruggine, cominciare “soft”
2 Affrontare le prime difficoltà 
3 Mantenere la concentrazione 
4 Affinare la dieta 
5 Testare i propri limiti 
6 Rallentare e verificare i risultati

Esercizi spirituali medie in Seminario

Seconda meditazione: LA CONCENTRAZIONE IN GARA

Messaggio centrale: Ascoltare la voce dello speaker per sentire quando tocca a noi. Come fare, in mezzo a una folla che grida? Affiniamo il nostro udito per non sprecare un’occasione.

1Samuele 3, 1-11

1 Il giovane Samuele continuava a servire il Signore sotto la guida di Eli. La parola del Signore era rara in quei giorni, le visioni non erano frequenti. 2 In quel tempo Eli stava riposando in casa, perché i suoi occhi cominciavano a indebolirsi e non riusciva più a vedere. 3 La lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele era coricato nel tempio del Signore, dove si trovava l’arca di Dio. 4 Allora il Signore chiamò: «Samuele!» e quegli rispose: «Eccomi», 5 poi corse da Eli e gli disse: «Mi hai chiamato, eccomi!». Egli rispose: «Non ti ho chiamato, torna a dormire!». Tornò e si mise a dormire. 6 Ma il Signore chiamò di nuovo: «Samuele!» e Samuele, alzatosi, corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Ma quegli rispose di nuovo: «Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a dormire!». 7 In realtà Samuele fino allora non aveva ancora conosciuto il Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore. 8 Il Signore tornò a chiamare: «Samuele!» per la terza volta; questi si alzò ancora e corse da Eli dicendo: «Mi hai chiamato, eccomi!». Allora Eli comprese che il Signore chiamava il giovinetto. 9 Eli disse a Samuele: «Vattene a dormire e, se ti si chiamerà ancora, dirai: Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta». Samuele andò a coricarsi al suo posto. 10 Venne il Signore, stette di nuovo accanto a lui e lo chiamò ancora come le altre volte: «Samuele, Samuele!». Samuele rispose subito: «Parla, perché il tuo servo ti ascolta». 11 Allora il Signore disse a Samuele: «Ecco io sto per fare in Israele una cosa tale che chiunque udirà ne avrà storditi gli orecchi.

1Corinzi 9,2 4-27

24 Non sapete che nelle corse allo stadio tutti corrono, ma uno solo conquista il premio? Correte anche voi in modo da conquistarlo! 25 Però ogni atleta è temperante in tutto; essi lo fanno per ottenere una corona corruttibile, noi invece una incorruttibile. 26 Io dunque corro, ma non come chi è senza mèta; faccio il pugilato, ma non come chi batte l’aria, 27 anzi tratto duramente il mio corpo e lo trascino in schiavitù perché non succeda che dopo avere predicato agli altri, venga io stesso squalificato.

Prima attività: impariamo a leggere i segnali che ci portano ad essere scelti. Durante l’olimpiade, è importante non soltanto il momento della gara in sé, ma anche tutta una serie di segnali di “contorno” che avvengono prima, durante e dopo. A coppie, provate a trovare un equivalente “spirituale” di…

Apertura mattutina dello stadio 
Pranzi e cene consumati insieme ai tuoi compagni di squadra
Un collega sportivo è triste perché ha disputato una brutta gara
L’allenatore dice che nei momenti di svago è meglio stare con i compagni, per far gruppo, anziché andare per i fatti propri
Proprio quando ti sentivi più debole e sfiduciato, senti dentro di te una strana forza che non avresti immaginato

Seconda attività: come ci si comporta durante le gare. Durante una competizione olimpica (fuori di metafora, durante l’anno con tutti i suoi impegni), a volte una piccola distrazione nel momento sbagliato può comportare un prezzo elevato. Come mantenere la concentrazione in queste situazioni?

Sport Fede
Difficoltà Strategia Difficoltà Strategia
Mi hanno assegnato una corsia che non mi va a genio
C’è stata una falsa partenza che mi ha deconcentrato
Ho sbagliato il cibo del pasto e ora me lo sento sullo stomaco
Mi viene il dubbio: “E se fallisco?”
Il tifo del pubblico è tutto per i miei avversari
Mi viene in mente che avrei potuto impostare diversamente il lavoro in allenamento

Terza attività: ora non siamo più nei blocchi di partenza, ma nel pieno dell’azione. Proviamo a gestire le situazioni che man mano si presentano. Utilizzeremo, come metafora, il nuoto.

Sport Fede
Evento Risposta Evento Risposta
Sono partito male Quest’anno ho cominciato la scuola e tutto il resto senza affidarmi a Dio.
Sono partito molto bene Mi sono confessato, non ho saltato la Messa, mi trovo in pace.
Non capisco bene a che punto sono i miei avversari Vorrei vivere con fede, ma i miei amici non vogliono mai parlare di questo e non so come si regolano
Sento la fatica un po’ più del previsto Seguire il Vangelo è bello, ma impegnativo: perché fare uno sforzo extra?
Il mio vicino di corsia ha accelerato Una persona che conosco si è dimostrata migliore di quel che pensavo
Ho un buon vantaggio, ma gli avversari non mollano Tutti mi chiedono di dare il massimo, ma in nome di che cosa?

Esercizi spirituali medie in Seminario

Terza meditazione: IMPARARE DAI PROPRI ERRORI E DIVENTARE ESPERTI

Esodo 33

1 Il Signore parlò a Mosè: «Su, esci di qui tu e il popolo che hai fatto uscire dal paese d’Egitto, verso la terra che ho promesso con giuramento ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe, dicendo: Alla tua discendenza la darò. 2 Manderò davanti a te un angelo e scaccerò il Cananeo, l’Amorreo, l’Hittita, il Perizzita, l’Eveo e il Gebuseo.3 Va’ pure verso la terra dove scorre latte e miele… Ma io non verrò in mezzo a te, per non doverti sterminare lungo il cammino, perché tu sei un popolo di dura cervice».4 Il popolo udì questa triste notizia e tutti fecero lutto: nessuno più indossò i suoi ornamenti. 5 Il Signore disse a Mosè: «Riferisci agli Israeliti: Voi siete un popolo di dura cervice; se per un momento io venissi in mezzo a te, io ti sterminerei. Ora togliti i tuoi ornamenti e poi saprò che cosa dovrò farti». 6 Gli Israeliti si spogliarono dei loro ornamenti dal monte Oreb in poi. 7 Mosè a ogni tappa prendeva la tenda e la piantava fuori dell’accampamento, ad una certa distanza dall’accampamento, e l’aveva chiamata tenda del convegno; appunto a questa tenda del convegno, posta fuori dell’accampamento, si recava chiunque volesse consultare il Signore.8 Quando Mosè usciva per recarsi alla tenda, tutto il popolo si alzava in piedi, stando ciascuno all’ingresso della sua tenda: guardavano passare Mosè, finché fosse entrato nella tenda. 9 Quando Mosè entrava nella tenda, scendeva la colonna di nube e restava all’ingresso della tenda. Allora il Signore parlava con Mosè. 10 Tutto il popolo vedeva la colonna di nube, che stava all’ingresso della tenda e tutti si alzavano e si prostravano ciascuno all’ingresso della propria tenda. 11 Così il Signore parlava con Mosè faccia a faccia, come un uomo parla con un altro. Poi questi tornava nell’accampamento, mentre il suo inserviente, il giovane Giosuè figlio di Nun, non si allontanava dall’interno della tenda. 12 Mosè disse al Signore: «Vedi, tu mi ordini: Fa’ salire questo popolo, ma non mi hai indicato chi manderai con me; eppure hai detto: Ti ho conosciuto per nome, anzi hai trovato grazia ai miei occhi. 13 Ora, se davvero ho trovato grazia ai tuoi occhi, indicami la tua via, così che io ti conosca, e trovi grazia ai tuoi occhi; considera che questa gente è il tuo popolo».14 Rispose: «Io camminerò con voi e ti darò riposo». 15 Riprese: «Se tu non camminerai con noi, non farci salire di qui. 16 Come si saprà dunque che ho trovato grazia ai tuoi occhi, io e il tuo popolo, se non nel fatto che tu cammini con noi? Così saremo distinti, io e il tuo popolo, da tutti i popoli che sono sulla terra». 17 Disse il Signore a Mosè: «Anche quanto hai detto io farò, perché hai trovato grazia ai miei occhi e ti ho conosciuto per nome». 18 Gli disse: «Mostrami la tua Gloria!».19 Rispose: «Farò passare davanti a te tutto il mio splendore e proclamerò il mio nome: Signore, davanti a te. Farò grazia a chi vorrò far grazia e avrò misericordia di chi vorrò aver misericordia».

Prima attività: anche quando siamo testardi e ripetiamo gli stessi errori, il Signore non smette di darci l’opportunità di migliorare. Ogni peccato è come una ferita a Dio e a noi stessi, ma dal peccato si può anche imparare. Anche qui, vediamo come, sempre con l’esempio della prestazione sportiva

Sport Fede
Errore Insegnamento Errore Insegnamento
Ho sottovalutato gli avversari E’ bene considerare gli altri migliori di me
Ho sopravvalutato il mio fisico E’ soprattutto in Dio che occorre confidare
Ho fatto un po’ lo sbruffone nelle dichiarazioni alla stampa L’umiltà davanti a Dio attira la Sua protezione
Ho esultato troppo presto e sono stato superato sul traguardo Ho pensato di essere autosufficiente e di non aver nulla da chiedere
Ho fatto polemiche inutili incolpando altri per errori miei Ho incolpato il Signore per un mio fallimento
…… ……… ……… …..

Seconda attività: dopoesserci allenati, aver imparato ad ascoltare i segnali, esserci concentrati, aver individuato i propri errori, ora il risultato è arrivato, è tempo di gioire:

“Rallegratevi ed esultate”

Troviamo l’aspetto positivo, per cui rallegrarci ed esultare, anche a fronte di fatiche e sacrifici. Stavolta, stiamo direttamente sul piano spirituale: perché dovrei gioire di queste situazioni?

Ho pregato, mi sono accostato ai Sacramenti e mi sento più sereno

 

Ho pregato, mi sono accostato ai Sacramenti, ma ancora non vedo tutti i miglioramenti che mi aspettavo.

 

Non mi sono lasciato abbattere dalle difficoltà

 

Qualche amico mi ha deluso, ma ne ho trovato altri che non avrei mai pensato.

 

Mi sembra di essere diventato più forte “dentro”

 

Sono diventato più comprensivo e indulgente verso gli errori degli altri e un po’ più deciso a sconfiggere i miei.

 

Ero partito decisamente bene, ma ho avuto un “tonfo” pauroso. Ora, mi sono rialzato.

 

Terza attività: Tirando le somme, in sintesi: comunque sia andata, perché, secondo te, è comunque valsa la pena partecipare a queste “olimpiadi spirituali”?

 

Che differenza c’è tra Dio e i giudici olimpici?

 

Qual è l’aspetto dello sport che si sposa meglio con la vita di fede e quale, invece, che non regge il confronto?

 

Cosa diresti a chi è arrivato ultimo?