Verso le assemblee del Sinodo: il 12 gennaio in Seminario il primo incontro dei partecipanti

Poco più di un centinaio in tutto provengono dalle cinque zone pastorali, dai movimenti e dalle associazioni e da altri istituti che offrono un contributo concreto alla pastorale giovanile diocesana

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Venerdì 12 gennaio coloro che formeranno l’assemblea del Sinodo diocesano dei giovani sono attesi a Cremona, in Seminario, per una serata conoscitiva e di condivisione. Sarà la premessa immediata ai lavori  dell’ultimo spezzone del Sinodo, quello più esplicito ed impegnativo, affidato al desiderio di costruire insieme un percorso e frutto della buona volontà di ciascuno.

Con la fine del 2017 è stata completata la lista dei partecipanti, abbastanza omogenee per età, genere ed esperienza ecclesiale, grazie alla collaborazione delle Zone e di chi ha voluto credere in una costruzione condivisa: un piccolo spaccato del mondo giovanile ecclesiale che potrà ritrovarsi e avvertirsi come ponte tra le assemblee diocesane e la realtà di tutti i giorni. In totale  poco più di cento persone provenienti dalle cinque zone pastorali, dai movimenti e dalle associazioni e da altri istituti che offrono un contributo concreto alla pastorale giovanile diocesana. Non un’assemblea di eletti o di specialisti, ma quanto i territori e la buona volontà hanno voluto e saputo esprimere. Nella libertà anche del rifiuto, del sospetto o della non condivisione. Ciascuno dei partecipanti ha ricevuto la lettera di nomina con cui il vescovo Antonio Napolioni dà corpo al mandato scritto diversi mesi fa.

Ora sono in arrivo le cinque assemblee, le veglie zonali della vigilia aperte alle comunità cristiane locali, gli incontri con i detenuti della Casa circondariale, il concorso “Orizzonte futuro”, la preghiera di tutti e la disponibilità di ciascuno a giocarsi nel dinamismo sinodale.

Calendario delle veglie zonali e delle assemblee

Sono stati predisposti anche alcuni testi operativi per la conduzione dei lavori, frutto del regolamento chiuso entro Natale: la composizione dei tavoli di lavoro che saranno la metodologia ordinaria del Sinodo, ispirati a quanto vissuto anche da alcuni Cremonesi al Convegno ecclesiale di Firenze; il ruolo di moderatori e facilitatori e una  bozza di tempistica delle domeniche pomeriggio in cui si raccoglierà l’assemblea.

Norme per i moderatori

Norme per i facilitatori

Tempistiche generali

 

Le assemblee sinodali

Vale la pena ricordare che cosa accadrà al Sinodo e quale è il suo obiettivo generale.

Guideranno i lavori le domande poste a commento e sintesi dei cinque ambiti di ascolto; si apriranno spazi e tempi di confronto e consenso attorno a proposizioni (affermazioni, domande, osservazioni critiche, proposte concrete…) elaborate dai tavoli ed affidate al Vescovo dopo l’approvazione dell’assemblea; ai giovani sinodali sarà chiesto di prepararsi sullo strumento di lavoro, ma soprattutto di farsi “antenne” e recettori dei vissuti giovanili, nella consapevolezza che essere laici cristiani comporta anche una esperienza concreta del mondo.

Obiettivo generale sarà creare un confronto vitale, rendere protagonisti i giovani, attuare anche in questa forma un desiderio di maggiore comunione ecclesiale, interpretare la preparazione cremonese al Sinodo universale del 2018.

Ascolti e domande – ovvero il materiale di partenza – sono abbastanza definiti e lasciano immaginare una rosa di direzioni. Tuttavia quello che accadrà è ancora da vedere e da ponderare. E molto dipenderà dalla fiducia reciproca e dalla stima che si vorrà concedere all’intelligenza e alla disponibilità di chi darà corpo al Sinodo.

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