Verso la beatificazione di don Primo: l’incontro del Vescovo con la Fondazione a Bozzolo, dove dopo la visita del Papa niente è più come prima

Il viadanese Sergio Cagossi nuovo vicepresidente della Fondazione al posto di don Maccalli. Tanti gli appuntamenti mazzolariani programmati per il 2018, dopo l'avvio del processo di beatificazione il 18 settembre prossimo

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Il 20 giugno, data della visita del Papa a Bozzolo, fa da spartiacque. Niente è più come prima. A Bozzolo se ne sono accorti i preti residenti che hanno assistito in queste settimane a una crescita esponenziale dei pellegrini in visita alla tomba di don Mazzolari. Anche la Fondazione ha sentito i benefici effetti del passaggio di Francesco, tanto che sono aumentati i contatti e le richieste di gruppi, di associazioni, di diocesi, di seminari, di parrocchie, di case editrici per conoscere e approfondire la figura di don Primo.

L’analisi del passaggio del Papa a Bozzolo è stata al centro del Consiglio amministrativo della Fondazione don Primo Mazzolari nella mattinata di sabato 9 settembre. Si è colta l’occasione del tradizionale ritrovo per il bilancio preventivo 2018 per fare il punto della situazione e per accogliere alcune novità. In primo luogo il cambio del parroco di Bozzolo, che per statuto è membro di diritto della Fondazione. A don Gianni Maccalli, che per limiti di età ha lasciato il ministero in terra mantovana, è succeduto don Luigi Pisani, il cui ingresso in parrocchia è imminente. In secondo luogo, si è dovuto sostituire don Gianni nel ruolo di vicepresidente della Fondazione. Al suo posto è stato eletto all’unanimità il viadanese Sergio Cagossi, rappresentante del consiglio pastorale di Cicognara. Il suo compito sarà doppiamente delicato, visto che la presenza di don Bruno Bignami, attuale presidente, sarà meno frequente dopo la recente nomina alla pastorale sociale e del lavoro nella CEI.

La riunione ha poi aperto le porte a mons. Antonio Napolioni, invitato per incontrare i membri del consiglio e per discutere del processo di beatificazione di don Mazzolari, il cui avvio solenne sarà dato nella serata del 18 settembre. L’inizio dell’anno pastorale diocesano diventerà occasione per riprendere in mano il discorso del Papa a Bozzolo. Con l’insediamento del tribunale, inoltre, partirà la raccolta delle testimonianze. Sarà importante accompagnare queste fasi con la preghiera e con la formazione.

La presenza del Vescovo è stata preziosa anche per condividere tre grandi eventi che caratterizzeranno il 2018.

Con il Comune di Cremona e la Diocesi ci saranno numerose iniziative di lettura e presentazione degli scritti di Mazzolari nella sua città natale: un evento per ogni mese del 2018! A ciò si accompagnerà una mostra, finalizzata a rendere sempre più accessibile alla gente la testimonianza e la spiritualità di questo prete del Novecento cremonese.

Nel mese di aprile la Fondazione promuoverà due momenti per commemorare la morte di don Mazzolari. Innanzitutto, il tradizionale Convegno, che sarà in sala civica a Udine venerdì 6 e sabato 7 aprile sul tema: «Dalla trincea alla parrocchia: il ritorno dalla Grande Guerra e la memoria». Seguirà, la settimana successiva, una concelebrazione eucaristica in ricordo del parroco di Bozzolo. È stato rivolto l’invito a presiedere la liturgia al nuovo arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, che dovrebbe essere a Bozzolo domenica 15 aprile.

L’ultimo evento in cantiere è ancora in via di definizione. Nell’autunno 2018 si intende organizzare a Parigi, presso la Sede Principale Unesco, un Colloquio su don Mazzolari, coinvolgendo i delegati dei Paesi che vi aderiscono. Dopo la traduzione in cinese del Tu non uccidere promosso a Hong Kong il maggio scorso, sarebbe un ulteriore passo in avanti per rendere accessibile a tutti il messaggio di dialogo e di pace del prete cremonese. Patrimonio dell’umanità.

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