Venerdì sera in Cattedrale concerto con il Polifonico Cremonese e il coro dell’Istituto Stradivari

Appuntamento alle 21 sotto la direzione del maestro Federico Mantovani

image_pdfimage_print

Venerdì 26 maggio, alle ore 21, nella Cattedrale di Cremona, il Coro Polifonico Cremonese e il Coro dell’Istituto Superiore “Stradivari” – Liceo Musicale di  Cremona, diretti dal maestro Federico Mantovani, terranno un concerto per coro e organo (organista Pietro Triacchini) a coronamento del percorso musicale compiuto insieme nell’anno scolastico 2016/2017, con il sostegno del Centro di Musicologia “Walter Stauffer”, per la realizzazione della seconda fase del programma triennale di alternanza scuola-lavoro, iniziato lo scorso anno (in cui fu inserito nel progetto di “Cultura partecipata per la città 2016”). Il concerto ha il patrocinio e la collaborazione del Comune di Cremona.

Duplice la valenza del progetto elaborato dal Polifonico e dal suo direttore unitamente al Capo Istituto dell’IIS “Stradivari”, Daniele Pitturelli, e al professor Triacchini per la realizzazione della “buona scuola”. Mentre, dal punto di vista didattico-culturale, consente all’Istituto scolastico cittadino di attuare l’alternanza scuola-lavoro prevista dalle disposizioni vigenti, sotto il profilo della musica si riallaccia, nei contenuti, al patrimonio musicale europeo variamente declinato, e nello stesso tempo si pone in sintonia con il patrimonio culturale cremonese.

Questo mediante due significative Istituzioni cittadine: il Polifonico, che da quasi cinquant’anni, nel nome di Cremona, studia e diffonde la grande musica corale proponendo, allo stesso tempo, anche opere di compositori del nostro territorio, e il Liceo Musicale Stradivari che si dedica al saper fare musicale e liutario, una straordinaria ricchezza, cifra della nostra città. Ai cantori, accanto all’opportunità di vivere una felice integrazione tra una realtà corale di lunga esperienza e giovani musicisti in formazione, si offre la possibilità di eseguire insieme musiche di grande raffinatezza, il cui studio li ha impegnati per parecchi mesi.

Il progetto porta il titolo significativo “Musica corale europea, valore fondamentale per l’unità dei popoli”: titolo che vuol sottolineare la vivacità creativa in campo musicale dell’Europa, dove la musica circola , si esegue e si ascolta non come patrimonio esclusivo della Nazione in cui si genera, ma nella sua portata  universale, ed è (o può essere) perciò elemento di unione spirituale tra i vari popoli e le diverse culture. In quest’ottica le due compagini corali dirette dal m° Federico Mantovani eseguiranno musiche di autori europei di grande fama (J. Brahms, J. S.Bach, A. Bruckner, C. Frank) e la Messe solennelle del compositore contemporaneo Jean Langlais, mentre la creatività di cifra italiana sarà  rappresentata da due brani di L. Molfino e dello stesso Mantovani, autore di opere di grande successo (tra le sue Cantate recentissimo è  il Canto di Misericordia scritto per l’anno del Giubileo ed eseguito con grande successo dal Polifonico in Cattedrale).

 

IL PROGRAMMA. In apertura del concerto due mottetti a cappella di autori che furono anche organisti: il graduale Locus iste di Anton Bruckner, del 1869, e il mottetto eucaristico O sacrum convivium di Luigi Molfino, entrambi destinati alla liturgia e caratterizzati da una scrittura corale piana, dall’ andamento lento e meditativo. A seguire il Geistliches Lied op. 30, composto da Brahms nel 1856, a 23 anni: una pagina che, con linee vocali intrecciate in un contrappunto sempre cantabile, musica il  Canto spirituale del poeta barocco Paul Flemming (1609-1640), interpretandone mirabilmente l’invito alla pace interiore. Di César Franck, importante organista e animatore della musica d’oltralpe, viene poi proposto un canto solenne e festoso, Dextera Domini, che mette in musica le parole del Salmo 117 e si conclude in un pianissimo del coro a voci scoperte, mentre ai cosiddetti Preludi corali di Lipsia appartiene il brano per organo di  Johann Sebastian Bach Allein Gott in der Höh sei Ehr  BWV 662  basato sulla versione luterana del Gloria in excelsis Deo.

Le due compagini corali propongono poi la Messe Solennelle per coro e organo, composta nel 1949 da Jean Langlais (1907-1991), compositore e improvvisatore francese, cieco dall’età di due anni, organista dal 1945 al 1987 presso la basilica delle Sante Clotilde e Valeria a Parigi e apprezzato concertista  per il mondo, soprattutto negli Stati Uniti. Compositore molto prolifico, in particolare nell’ambito della musica organistica e della musica corale sacra, nella sua Messa Langlais unisce il modernismo della parte organistica, dissonante e ricca di soluzioni timbriche, sempre concertante con il coro, con una parte corale armonicamente e contrappuntisticamente molto complessa.

A chiusura del concerto il Tota pulchra di Federico Mantovani, che intona l’omonima antifona mariana: inno a Maria tutta bella e senza macchia, caratterizzato da una scrittura molto variegata, in cui si alterna la dissonanza più bruciante al lirismo più tenero.

Facebooktwittermail