Venerdì al Santuario di Castelleone la festa della Madonna della Misericordia

Dopo la processione dalla Parrocchiale, alle 11 la Messa con i vescovi Napolioni e Lafranconi

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Il mese di maggio al Santuario della Misericordia di Castelleone segna come sempre il ricordo delle apparizioni della Madonna a Domenica Zanenga. Intense in particolare le giornate da venerdì 11 a lunedì 14 maggio, che saranno scandite dalle celebrazione dell’Eucaristia e dalla recita comunitaria del Rosario. Ad aprire ufficialmente i festeggiamenti per il 507° anniversario della apparizione sarà venerdì il vescovo Antonio Napolioni affiancato dal vescovo emerito Dante Lafranconi.

Tutto avrà inizio, come sempre, alle 9.30 nella chiesa parrocchiale di Castelleone da dove, dopo un breve momento di preghiera, partirà la processione dei fedeli diretta al Santuario. A scandire il percorso la recita del Rosario, alternata ad alcuni momenti musicali a cura della banda cittadina. La processione, che sarà aperta dai ministranti, e che tra i fedeli vedrà anche la presenza degli ospiti della casa di riposo Brunenghi, vedrà in cammino anche i vescovi cremonesi.

Sarà quindi mons. Napolioni a presiedere alle 11 in Santuario la solenne celebrazione eucaristica. Concelebreranno la Messa il vescovo emerito Lafranconi, il custode del Santuario, don Rinaldo Salerno, e il parroco di Castelleone e rettore del Santuario, mons. Amedeo Ferrari, che in estate lascerà l’incarico per assumere la direzione di un altro importante santuario mariano: quello di Caravaggio. Come sempre non mancherà la presenza di numerosi altri sacerdoti, in particolare quelli originari o che hanno prestato servizio in parrocchia, insieme a quelli del circondario. Durante la celebrazione il sindaco di Castelleone offrirà come consueto il cero che sarà acceso davanti all’effigie della Madonna.

Nel pomeriggio alle 15.30 la recita del Rosario che si concluderà con la benedizione eucaristica. Alle 17 sarà celebrato il Vespro.

Ultimo appuntamento della giornata, che come sempre avrà come contorno le bancarelle presenti attorno al Santuario, sarà la Messa delle 19 presieduta dal parroco. Altre Messe in mattinata alle 6.30, alle 8 alle 9.

Nel programma delle celebrazioni anniversarie anche la tradizionale processione da piazza Fondulo al Santuario la sera di lunedì 14 maggio (ore 21) e, lunedì 15 maggio alle 17, l’Ufficiatura per i benefattori e sacerdoti defunti.

L’intervista a mons. Ferrari su Avvenire

 

Le apparizioni della Vergine

Nei giorni 11, 12, 13 e 14 maggio del 1511, la Madonna, presentatasi come Madre della Misericordia, apparve alla veggente Domenica Zanenga chiedendo che si digiunasse per alcuni giorni, che si facesse penitenza dei peccati, che si pregasse Dio, chiedendo perdono del male compiuto, che si rispettasse il riposo festivo e che si costruisse una chiesa chiamandola S. Maria della Misericordia.

Queste le parole della Vergine: «Alzati, Domenica, non temere! Io sono la Madre di misericordia. Tutti preghino Dio e facciano penitenza dei loro peccati. Troppo è offeso il Signore. Assicura tutti che io non mancherò mai di intercedere per i peccatori pentiti e di ottenere per loro perdono e misericordia. Si facciano pubbliche preghiere e rigorosi digiuni nei giorni di mercoledì, venerdì e sabato. Siano santificati e non profanati i giorni di festa. È mio desiderio che si costruisca in questo luogo una chiesa e sia chiamata Santa Maria della Misericordia».

 

La storia del Santuario

Nel 1513 iniziarono i lavori per la costruzione del santuario, su disegno di Agostino de Fondulis. Il tiburio fu ultimato nel 1525 e il campanile nel 1575. La statua della Madonna fu scolpita dallo scultore Giovanni Paolo Maltempo nel 1560, e solo recentemente è riapparsa nella sua semplice bellezza, complice il restauro del ricco e sontuoso abito ottocentesco. Diverse e importanti le opere d’arte conservate al suo interno, come varie sono state le vicende religiose e architettoniche del santuario, se ne ricordano due: nel 1866 l’incoronazione della statua della Beata Vergine della Misericordia (evento ricordato alla seconda domenica di settembre) e l’allungamento di una campata della chiesa nel 1910.

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